Sara Gama e non solo: tutti i big azzurri non convocati per i Mondiali

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Alcune figure dovrebbero andare al mondiale anche solo per quello che rappresentano. O forse no? Sara Gama non è stata convocata per i Mondiali, ma non è l’unica grande esclusione nella storia della nostra Nazionale.

Credits: Facebook Nazionale femminile di calcio

Sara Gama non convocata ai mondiali: i motivi

Sara Gama non rientra nei piani tecnici di Milena Bertolini. La capitana della Nazionale femminile non parteciperà ai mondiali in Australia e Nuova Zelanda. La ct ha confermato la notizia in conferenza stampa spiegando anche i motivi che l’hanno spinta a prendere questa difficile decisione. La calciatrice juventina dal canto suo, ha commentato la mancata convocazione con un post su Facebook dal quale è facile leggere tra le righe lo stato d’animo della bandiera del calcio femminile italiano (a cui, poco tempo fa, la Rai ha dedicato un documentario). È triste per le modalità in cui le è stata data la notizia ma ha risposto elegantemente con un grande in bocca al lupo alle compagne.

Sara entra nel giro della nazionale da giovanissima ed è protagonista di alcune vittorie simboliche in campo, e non. Dalla vittoria dell’europeo Under19 nel 2008, al famoso Mondiale del 2019. Ma non solo. Il suo volto è associato anche a battaglie contro il razzismo e a favore del professionismo. Possiamo dire che la sua mancata convocazione rappresenta la fine di un’epoca. Tra i tifosi serpeggia il mal contento, la questione del momento è: “Sara Gama doveva essere convocata anche soltanto per quello che rappresenta per il calcio femminile italiano?” Secondo la selezionatrice tecnica, Gama non è più al centro del progetto ed è arrivato il tempo per un rinnovamento. Per questo anche molte altre “bandiere” rischiano di rimetterci il posto. Il fenomeno non riguarda solo l’Italia ma anche altre nazionali, per esempio in Spagna si fa notare la mancata convocazione di Mapi Leon, nota conoscenza delle giallorosse di Spugna.

Credits: sito FIGC

Le grandi esclusioni nella storia della nazionale

Quella di Sara Gama è solo una delle tante grandi esclusioni nella storia della nostra Nazionale. Nel 2002 ha fatto molto scalpore l’assenza di Roberto Baggio tra i convocati per il mondiale in Corea. Nonostante i problemi fisici il Divin Codino aveva giocato delle buone partite a ridosso delle convocazioni ma questo non è bastato per convincere Trapattoni. Il ct azzurro si è trovato a dover scegliere tra lui e giocatori come Vieri, Totti e Del Piero, grandi trascinatori delle rispettive squadre e all’apice della propria carriera. Visto come è finito quel mondiale, forse per Baggio è stato meglio così anche se, in un’intervista, ha dichiarato quanto ci avrebbe tenuto ad indossare ancora la maglia della nazionale al mondiale prima di appendere gli scarpini al chiodo. Questo lavoro però è servito a mettere le fondamenta per la vittoria mondiale del 2006. In questo caso l’esclusione di una bandiera del calcio italiano come Baggio ha dato il via ad un progetto vincente.

Tra le grandi contestazione che hanno contraddistinto la storia della Nazionale italiana, non si può fare a meno di citare il “ballottaggio” Pruzzo-Rossi. L’attaccante della Juventus prima del mondiale in Spagna nel 1982 non era esattamente un simbolo del calcio italiano. A qualche mese dall’apertura dei giochi stava ancora scontando la squalifica legata a un problema con il calcioscommesse, tuttavia l’allora selezionatore della nazionale, Enzo Bearzot, ha deciso comunque di portarlo con sé, escludendo Pruzzo. Il bomber della Roma in quell’anno si era laureato capocannoniere della serie A e il ct era stato ricoperto di critiche anche perché le prime prestazioni di “Pablito” non si rivelarono all’altezza. Da lì la decisione del silenzio stampa ma alla fine, grazie ai gol di Rossi, gli Azzurri sono riusciti a portare a casa la Coppa del Mondo.

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