Tamberi- Ciotti, insieme per bissare l’oro olimpico

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Gianmarco Tamberi, alla vigilia degli Europei di Istanbul ai quali non ha partecipato, ha diffuso la notizia del cambio di allenatore. Dopo la rottura del rapporto con suo padre è arrivato Giulio Ciotti, classe ’76, 6 volte campione italiano assoluto. E pensando al futuro ha detto: “Vorrei vincere un’altra Olimpiade”.

epa10167562 Gianmarco Tamberi of Italy reacts during the High Jump Men at the IAAF Diamond League international athletics meeting city event in Zurich, Switzerland, 07 September 2022. EPA/MICHAEL BUHOLZER

Anno di cambiamenti

Si vola senza pesi. E così Gianmarco Tamberi si è dovuto liberare di alcune matasse che non lo facevano più saltare in alto leggero. Ecco perché Gimbo ha dovuto cambiare allenatore: sarà Giulio Ciotti, classe ’76 e attuale referente tecnico della Nazionale per il salto in alto. Ciotti arriva in sostituzione di una figura forte nella vita di Tamberi, suo padre. D’altronde i rapporti tra i due si erano incrinati in modo quasi irreversibile stando a quanto sostenuto dall’atleta. “Ci sono sempre state difficoltà nel rapporto e negli ultimi anni si sono amplificate”. La sostituzione sembra essere un naturale corso delle cose, una fine che arriva tra due persone che non si sopportano più vicendevolmente. “Fino alle Olimpiadi di Tokyo abbiamo cercato entrambi di abbassare la testa in alcune situazioni, poi avevamo pensato di metterci un punto. Ero stato io a voler andare avanti un altro anno, ma anche con l’oro olimpico al collo ci siamo resi conto che il nostro rapporto non riusciva a essere normale. La figura di mio padre come allenatore doveva essere sostituita da qualcuno“.

Così agli inizi di luglio, poco prima dei Mondiali ad Eugene, Tamberi si è trovato senza allenatore comunicando della fine del rapporto allenatore-tecnico dei due. Infatti, durante il finale di stagione al Meeting di Zurigo, dove aveva conquistato la Diamond League con una prestazione da 2,34 m, si era presentato in pedana da solo. In quell’occasione scivolò in gara. Venne fuori un problema al ginocchio che sembrava avesse bisogno di un’operazione per essere risolto. Già ai Mondiali di Eugene era con gli antinfiammatori e con dolori ovunque. “Dal 2016 al 2021 non mi sono mai dato una tregua, ora dovevo fermarmi”. ha spiegato l’atleta.

Tamberi- Ciotti, due cuori e uno stesso modo di saltare

E infatti l’annuncio di Giulio Ciotti arriva alla vigilia degli Europei di Istanbul ai quali non ha partecipato. La testa è già ai Mondiali di Budapest, ad agosto. Insieme al nuovo allenatore: Giulio Ciotti. Ciotti è referente tecnico della Nazionale per il salto in alto, è stato atleta di salto in alto delle FIamme Azzurre, nella sua carriera è stato 6 volte campione italiano assoluto (3 outdoor 2001/2002/2006 e 3 indoor 1999/2001/2010), medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo nel 2001. Con il suo primato di 2,31 m (raggiunti nel 2006 a Viersen e nel 2009 a Formia) è il sesto miglior saltatore italiano di sempre, classifica guidata, ovviamente, da Tamberi. “Ci siamo trovati subito in sintonia. Ha molte affinità con il mio modo di saltare” ha detto il 30enne.

In questo contesto l’atleta olimpico si è poi esposto sui suoi obiettivi. “Ora voglio provare a conquistare il titolo mondiale a Budapest che mi manca, vincere un’altra Olimpiade e anche l’europeo in casa a Roma, che ha il suo perché”. Parla ancora di Olimpiadi l’oro olimpico di Tokyo. “Ogni volta che si avvicina l’Olimpiade, che è una vera ossessione per me, scalpita sempre qualcosa dentro.” E sognando il bis a Parigi 2024 Tamberi si è lasciato andare a un pensiero sulla nazionale azzurra che in quel momento era a Istanbul: “La maglia azzurra mi accende sempre e sono contento che l’Italia a Istanbul sia numerosa”.

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