Simone Biles, dove eravamo rimasti? La ginnasta torna in pedana

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La stella della polvere di magnesio, Simone Biles, dovrebbe (certezze assolute non ce ne sono) tornare in gara. Non calca una pedana di ginnastica dai Giochi di Tokyo 2020.

Simone Biles
Simone Biles con la compagna di squadra Sunisa Lee ai Giochi di Tokyo 2020. Ph. Credit: IG Simone Biles

Simone Biles è pronta: torna in gara

L’ultima volta che Simone Biles ha fatto una apparizione cinta dal body, tipico della ginnastica artistica, era Tokyo 2021. Poi, non si è più vista. Una decisione comprensibile dopo aver spiegato di aver sofferto di problemi, sia fisici, ma soprattutto di natura psico – somatica. In Giappone era una delle atlete più attese grazie anche ai 4 ori conquistati ai Giochi di Rio 2016 per un totale di 7 medaglie olimpiche in carriera. Troppe aspettative l’hanno però sopraffatta. A parte la gara a squadre, con un errore da parte sua che ha portato gli USA all’argento, poi ha preso parte solo a una competizione. Alla fine, singolarmente, ha conquistato un bronzo alla trave dopo essersi ritirata da tutte le gare individuali.

Messi alla spalle, si spera, i vari problemi, l’americana (che nel mentre si è pure sposata) dovrebbe essere pronta a tornare a gareggiare, in vista, presumibilmente, dei Giochi di Parigi 2024. Il 5 agosto risulta iscritta dell’Uc Classic, di Chicago: con lei dovrebbe esserci pure la campionessa olimpica del 2020 Sunisa Lee, oro nell’individuale. “La sua partecipazione non è garantita” hanno però puntualizzato dalla Federazione. Per il momento è semplicemente iscritta a uno degli eventi clou dell’anno per gli statunitensi, ma si attendono ulteriori conferme.

Simone Biles
Simone Biles con le compagne di squadra americane dell’All Around a Tokyo 2020. Ph. Credit: IG Simone Biles

La depressione e i Twisties

Durante i giochi di Tokyo, la ginnasta ammise di soffrire di Twisties. Ovvero una improvvisa perdita di senso dello spazio con problemi di equilibrio. Altre ginnaste come la connazionale Aleah Finnegan e la svizzera Giulia Steingruber hanno raccontato di aver avuto gli stessi problemi. La Biles, mesi dopo Tokyo ne parlò a cuore aperto in un’intervista al New York Times. “Probabilmente sarà qualcosa su cui lavorerò per 20 anni, voglio solo che un dottore mi dica quando sarò guarita. Come quando subisci un’operazione e ti rimettono a posto. Perché nessuno può dirmi che tra sei mesi sarà finita?”. Un problema fisico di natura probabilmente mentale, legata a una situazione di forte stress. L’americana ammise, nei giorni dell’olimpiade nipponica, di dover affrontare i propri demoni. A posteriori, dopo essersi presa una pausa per ripartire da zero, ritrovando il proprio equilibrio, tornò a parlarne. È diventata così una delle prime a dar voce alla lotte alla salute mentale.

Ogni volta che sei in una situazione di stress, vai fuori di testa. La terapia mi ha aiutato molto. Ora devo concentrarmi sulla mia salute mentale e non mettere a repentaglio la mia salute e il mio benessere. Dobbiamo proteggere il nostro corpo e la nostra mente. Nella mia testa ci sono solo io”. Tra le situazioni complesse affrontate anche la vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna (a 176 anni di reclusione) dell’ex medico della squadra americana Nasser. L’uomo è stato incriminato per gli abusi sessuali sulle ginnaste (raccontati nella serie Netflix Atleta A).

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