Arnau Brugues-Davi e quel record ormai dimenticato

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Vent’anni fa la prima vittoria ufficiale in un match del circuito ITF di Arnau Brugues-Davi. Qualche anno dopo, il record assoluto di partite consecutive vinte, prima di sparire definitivamente dai radar

Arnau Brugues-Davi

L’esordio nel 2003 e gli anni di attesa

Ci sono imprese che restano nella storia, indipendentemente dal contesto in cui vengono realizzate. A volte, però, ad accorgersi del loro compimento sono davvero in pochi. È probabilmente quello che è accaduto al tennista spagonolo Arnau Brugues-Davi, mai conosciuto dal grande pubblico nonostante una carriera più che diginitosa e un primato incredibile – di cui parleremo più avanti – messo a segno nel 2011. Nato a Vic, nella provincia di Barcellona, il 5 marzo del 1985, il tennista catalano esordì nei tornei professionistici nel 2003, ed esattamente vent’anni fa vinse il suo primo incontro ufficiale in un evento ITF disputato in Spagna, a Gran Canaria.

Da quel successo ottenuto nel novembre del 2003 Arnau ebbe però bisogno di tempo per riuscire realmente a emergere. Fino al 2005, infatti, rimase sempre all’interno dei confini nazionali, giocando 24 tornei in totale e raccogliendo il magro bottino di una semifinale e quattro quarti di finale, prima di partire per gli Stati Uniti. Il mancino iberico optò per una carriera universitaria che lo avrebbe allontanato per circa tre anni dai tornei ufficiali, permettendogli però di imparare a giocare sui campi in cemento. Ed era proprio di questo, a quanto pare, che aveva bisogno. Spagnolo solo di passaporto, Brugues-Davi non digeriva la terra rossa. Nell’estate del 2008 Arnau ripartì proprio dai Futures sul cemento americano, ed ebbe bisogno di appena due tentativi per conquistare il primo titolo in carriera. Fu l’inizio di una nuova vita tennistica.

Arnau Brugues-Davi

Un record nel silenzio, poi il ritiro

Tra il 2009 e il 2010, lo spagnolo conquistò altri cinque titoli sempre sui campi veloci, tra Stati Uniti e Messico. Vinse anche tre tornei in doppio, ovviamente sul cemento. Poi la stagione del grande salto di qualità, un 2011 fenomenale in cui Brugues-Davi conquista otto tornei ITF su nove finali disputate. Nel mese di luglio arriva anche il primo trionfo in un Challenger, sul cemento di Penza, in Russia. Così, all’inizio dell’anno successivo, il giocatore catalano prova a salire di livello con le qualificazioni ATP. Le cose non vanno benissimo, e ad aprile è tempo di tornare indietro.

Brugues-Davi gioca e vince il primo dei due tornei ITF disputati in Turchia, mentre nel secondo viene fermato nella finalissima dal tedesco Robin Kern. Il tennista iberico, che aveva vinto gli ultimi sette eventi Futures giocati l’anno precedente (35 partite), arriva così a quota 44 match consecutivi vinti a livello ITF, superando il precedente primato dell’argentino Eduardo Schwank. Un record storico, seppur dimenticato in fretta dalla maggior parte degli appassionati, che rappresenterà il punto più alto della carriera di Arnau Brugues-Davi. Nel 2013 arriveranno una serie di sconfitte causate anche da alcuni problemi fisici. Nel mese di luglio giocherà il suo ultimo incontro in carriera, nel Challenger di Segovia, prima di fermarsi definitivamente. Un record e il successivo ritiro arrivati nel silenzio, in un arco temporale di poco più di un anno.

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