Dopo l’ultima eliminazione dai playoff, le dichiarazioni di LeBron James avevano lasciato più di qualche sospetto sulla possibilità di ritirarsi. Ancora una volta invece, The Chosen One ha stupito tutti, annunciando pubblicamente la volontà di continuare a giocare. Ci apprestiamo a vivere la 21ª stagione in NBA del Re del basket.
LeBron James esclude il ritiro: “Per vostra fortuna quel giorno non è oggi”
Il mondo della NBA ha tremato dopo le recenti dichiarazioni di LeBron James che aveva sottolineato il bisogno di riflettere sul proprio futuro. Una frase poco chiara, frutto della delusione per l’eliminazione dai playoff contro i Denver Nuggets di Nikola Jokic. Smaltita la rabbia per la mancata possibilità di vincere il quinto anello della carriera, LeBron ha riacceso i motori, escludendo ogni possibilità di ritiro. Lo ha fatto nella notte del 13 luglio dove il 6 dei Lakers è stato premiato agli ESPYs (Oscar dello sport americano), prendendo parola per uno dei suoi discorsi: “Quando la stagione è finita ho pensato al ritiro. Ogni anno mi chiedo se posso continuare a giocare senza mancar di rispetto a questo gioco, ma questa volta ne ho parlato apertamente. Non mi interessa quanti punti io segni o quello che faccio o non faccio in campo. La vera domanda per me è sempre: posso giocare senza mancare di rispetto a questo sport?”.
Così King James ha introdotto il suo discorso, arrivando poi alla rivelazione della sua decisione. “Il giorno in cui non potrò più dare al gioco tutto quello che ho sul parquet, sarà il giorno in cui smetterò. Ma fortunatamente per voi, quel giorno non è oggi“. Una rivelazione arrivata nella notte del premio di Best Record Breaking Performance, in riferimento al sorpasso su Kareem Abdul-Jabbar come miglior realizzatore NBA di tutti i tempi. La voglia di continuare ad essere il migliore e di vincere il quinto titolo che lo porterebbe al pari dell’amico Kobe Bryant sono carburante per un atleta del suo calibro che a quasi 39 anni si appresta a disputare la sua 21ª stagione NBA. In campo trasmette ancora l’energia e l’entusiasmo di quando aveva 18 anni e si affacciava alla Lega con tutte le pressioni di essere una prima scelta al Draft.
La spinta dei figli nella voglia di LeBron
Le pressioni LeBron se le è caricate addosso volutamente, sfruttandole come molla per arrivare sempre più in alto e adesso la corona è sua di diritto. La spinta LeBron la prende anche dai suoi figli, come ha sottolineato lo stesso James durante il suo intervento: “I miei figli sono la mia ispirazione, stanno percorrendo la loro strada nel basket e mi ricordano perché faccio questo lavoro. Amo il basket, non smetterò mai di dirlo. Finché avrò da dare tutto questo sarò in campo, per amore di questo sport”. Il nativo di Akron spera di giocare presto nella Lega col figlio Bronny, magari con la stessa canotta. Manca ancora del tempo all’inizio della nuova stagione ma LeBron sembra entrato in modalità missione, già dal momento del suo “That day is not today“. Quest’anno avrà forse l’ultima chiamata per riportare i Los Angeles Lakers sul tetto della NBA e intende rispondere presente.
In quella che sarà certamente una stagione particolare, King James ha deciso di riprendersi il numero 23, quello che lo ha accompagnato per buona parte della carriera e che lo ha reso grande a Cleveland. I Lakers hanno ufficializzato la notizia del cambio numero, con il 6 che torna nel cassetto. D’altronde proprio con quel 23 ha vinto il titolo anche a Los Angeles, riportando i gialloviola in paradiso, in onore di Kobe. Non poteva salutarlo nel modo migliore LeBron ed è proprio da quel numero che vuole ripartire nel suo ennesimo viaggio in NBA, richiamando anche i tempi del college, quando si apprestava ad atterrare come un alieno nella migliore lega del mondo. La NBA sta cambiando di anno in anno ma in ogni cambiamento continua a rimanere LeBron James. Il Prescelto che è diventato una guida per le nuove generazioni di atleti. Lui aveva previsto tutto e il suo disegno sta per essere completato.