Vincitrice del bronzo a Tokyo 2020 insieme alle sue “farfalle azzurre”, Martina Santandrea è una campionessa ormai da anni nella squadra Italiana di ginnastica ritmica. “Insieme abbiamo creato una squadra molto unita! Siamo donne che vivono in simbiosi e per alcuni è difficile da credere; questo legame di sorellanza, vi confido, va ben oltre l’amicizia”.
Una vita in simbiosi: le farfalle azzurre
“Il nostro punto forte? Siamo amiche soprattutto fuori dalla pedana!“ Queste le parole di Martina Santandrea, campionessa Italiana di ginnastica ritmica che pochi mesi fa, assieme alla sua squadra, le “Farfalle Azzurre“, ha portato a casa una medaglia di bronzo simbolo di amicizia, passione e dedizione. Il giorno della vittoria è stato per le ragazze un insieme di emozioni che, partendo dall’ansia, si sono trasformate in senso di responsabilità, successivamente adrenalina e infine gioia. Per Martina a Tokyo è stata la sua prima olimpiade, pertanto le sue compagne hanno svolto un ruolo fondamentale in quanto l’hanno guidata durante questa splendida esperienza.
“Tra di noi c’è stata complicità fin dal primo giorno; il nostro è un allenamento serrato, lo sgarro che facciamo dopo tutti i sacrifici diventa gratificante e ci accomuna la passione per il gelato. E’ diventato il nostro premio dopo le otto ore di allenamento quotidiano dove a prevalere sono unicamente la concentrazione ed il rispetto l’una per l’altra”. Abbiamo quindi chiesto alla nostra campionessa quali fossero i punti di forza e di debolezza nello sport da lei praticato. “Sono una ragazza molto umile e con la testa bassa cerco di migliorare sempre, soprattutto dopo la medaglia olimpica. Abbiamo ripreso gli allenamenti alla grande e sono una a cui piace aiutare. Allo stesso tempo mi reputo molto testarda e autocritica e questa è una debolezza a volte”.
Martina Santandrea: “Il sogno che avevo fin da bambina si è realizzato”
“Provengo da San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, la mia passione per la ginnastica ritmica è nata fin da subito nel mio paese e successivamente a Ferrara; devo ringraziare mio nonno che puntualmente doveva farsi 40 minuti di strada al volante per portarmi agli allenamenti. Senza di lui non sarei qui! Un’adolescenza, quella di Martina, caratterizzata dalla costanza e la passione per lo sport; le chiediamo dunque se è sempre stata determinata con questo suo obiettivo. “Sapevo benissimo che una volta finito il percorso avrei potuto recuperare tutto il tempo sottratto ai miei amici, alle uscite il pomeriggio, etc. però lo sport mi ha saputo dare tantissimo: porto dentro di me delle emozioni e delle esperienze inspiegabili”.
Per questo, considerando che la carriera di ginnasta finisce presto (perché inizia anche presto) Martina ci racconta come si vede nel futuro. “Mi vedo senz’altro nell’ambiente dello sport, proprio per questo ho iniziato Scienze Motorie all’università. Mi piacerebbe allenare o organizzare eventi nell’ambito della ginnastica”. Come definiresti la ginnastica ritmica e che cosa rappresenta per te la musica? le chiediamo. “Il ritmo svolge un ruolo fondamentale in questo sport, non a caso si chiama così; cerchio, palla, clavetta, nastro e fune sono gli attrezzi che utilizziamo. Bisogna essere coordinati attrezzo-corpo ed è fondamentale la sincronia di gruppo”.
Martina e le sue compagne di squadra sono in corsa per le Olimpiadi di Parigi 2024. Noi ci teniamo a fare loro un grande in bocca al lupo soprattutto per quest’anno dove saranno impegnate negli Europei di giugno e ai Mondiali di settembre.
Finger crossed per le nostre Farfalle Azzurre!