Junior Messias, il fattorino che ha raggiunto il tetto d’Europa

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Il calcio spesso ci regala, non solo storie di campo, ma percorsi di uomini che sono riusciti a emergere da una vita di sacrifici per realizzare il proprio sogno. Uomini diventati un modello per intere generazioni di ragazzi. Il caso più recente è quello di Junior Messias, il fattorino che è diventato calciatore, riuscendo addirittura a segnare un gol in Champions League.

Ad un passo dalla morte per l’approdo nel grande calcio

La storia di Junior Walter Messias non è un romanzo, né una favola, ma la realtà di un ragazzo che non ha mai smesso di inseguire il proprio sogno, nonostante le innumerevoli difficoltà. Il brasiliano, nativo di Ipatinga, ha toccato il punto più alto della sua carriera all’età di 30 anni, passando dal Crotone al Milan e arrivando a realizzare un gol decisivo in Champions League contro l’Atletico Madrid al Wanda Metropolitano. Una vittoria personale che lo ha ripagato di tutte le complicazioni che hanno scandito la sua vita. Ma facciamo un passo indietro: Junior Messias inizia a mettersi in mostra col pallone in Brasile, nelle giovanili del Cruzeiro. Viene soprannominato ‘Mico’, dal nome di una scimmietta tipica delle sue zone, ma il soprannome rispecchia il suo carattere narcisista e poco altruista verso i compagni.

Junior riversa le sue frustrazioni nell’alcool, diventando dipendente in breve tempo e trascinandosi verso il baratro. Un incidente d’auto a 20 anni quasi mette fine alla sua vita. Junior rimane incastrato all’interno di quel che resta dell’auto. I soccorsi arrivano in tempo e il giovane ragazzo si salva. Da quel momento in poi la sua vita non sarà più la stessa. Quel drammatico episodio ribalta completamente il suo percorso e lo porta a lasciarsi alle spalle la sua vecchia realtà per cercare fortuna in Italia. Inizia a pulire mattoni nei cantieri, a Torino, per poi diventare fattorino per una ditta di elettrodomestici. La passione per il calcio non è mai svanita e nei momenti liberi si diverte a giocare in una squadra di immigrati. Non avrebbe mai immaginato che la sua vita di lì a poco avrebbe preso una svolta netta che avrebbe cambiato il suo destino per sempre.

La chiamata tra i dilettanti e l’approdo in Serie A

Nel 2015, durante una partitella, Junior Messias suscita l’interesse di Ezio Rossi (ex difensore del Torino) che percepisce la scintilla nei suoi piedi e lo convince a lasciare la sua vecchia vita per intraprendere la carriera calcistica. “Invasi il campo e gli dissi che uno come lui non poteva stare lì”, racconterà successivamente a ‘TuttoSport’. Messias inizia in Eccellenza, nel Casale, segnando un gol dopo l’altro, fino a conquistare la promozione in Serie D. Il salto dai dilettanti ai professionisti, però, viene ostacolato dai problemi legati al passaporto. Il brasiliano non è più un giovanissimo e per molti viene considerato bruciato. Per molti ma non per il Crotone che nel 2019 punta su di lui, concedendogli il grande salto in Serie B, un passo straordinario che ribalta completamente la sua carriera. Da quel momento in poi si materializza, come il più romantico dei film, il sogno di Messias che approda in Serie A con il club calabrese dimostrando di meritare il palcoscenico più alto del calcio italiano, tanto da attirare l’attenzione del Milan.

I rossoneri lo acquistano nell’estate del 2021, durate l’ultimo giorno di calciomercato e dopo qualche mese lo buttano nella mischia. Messias risponde con il gol all’esordio in Champions League e con la sua prima rete in Serie A con la maglia del Diavolo. Quel ragazzo che guadagnava 20 centesimi per ogni mattone pulito e che stava per morire accartocciato nella sua auto, ha toccato il tetto d’Europa nello sport che ha sempre amato. Per molti la sua storia è ancora una favola ma lui ha reso realtà qualcosa di apparentemente impensabile. Un uomo salvato da Dio che a 30 anni ha riscritto la sua vita, andando oltre ogni più rosea speranza e che ha ancora tante pagine da scrivere nel calcio.

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