Atletica: esordio sottotono per Tortu, ma nel mirino c’è la stagione all’aperto

Ultime notizie

Toprak Razgatlioglu campione del mondo per la seconda volta

Dopo aver conquistato il titolo nel 2021 con la...

Nadal si ritira, è la fine di un’era

Vincitore di 14 titoli al Roland Garros e protagonista...

MotoGP 2024: vince chi fa meno errori

Con quattro appuntamenti ancora da disputare, la lotta per...

Superbike, quando un infortunio ribalta la situazione

Dopo oltre metà stagione da dominatore, Toprak Razgatlioglu si...

Jimmy Connors, il tennista dei record

Il recente dominio dei big 3 ha fatto dimenticare...

Share

Filippo Tortu dopo due anni è tornato a gareggiare indoor. Al GP di Stoccolma ha corso i 60 metri, terminando quinto, con il crono di 6.75, al di sotto del suo personale.

Filippo Tortu in allenamento. Ph. Credit: Becky Holbrook

Filippo Tortu torna in pista: “Una delle gare più brutte”

Filippo Tortu l’ha definita una delle sue peggior gare. Si sa, spesso gli stessi atleti sono i primi a essere critici. In questo caso, il velocista della Fiamme Gialle non brilla ma, a onor del vero, non si poteva chiedere molto di più. Nell’ultimo anno il lombardo, allenato dal papà, si è concentrato di più sui 200 metri e non correva indoor dal 2020. Domenica 29 gennaio, anche un po’ a sorpresa, ha invece deciso di rompere gli indugi e fare il debutto stagionale al chiuso, al GP di Stoccolma.

Per lui come tempi, riscontri cronometrici piuttosto bassi: 6.81 in batteria e un 6.75 in finale che gli è valso un quinto posto, al di sotto del personale 6.58 di Ancona nel 2019.

Le due passate stagioni era sempre stato debilitato dal covid e non aveva mai potuto lavorare al meglio. Forse per questo ha così deciso, dopo aver passato un mese a Tenerife, di scendere in pista e fare un tentativo.

È stata sicuramente una delle mie peggiori gare – il commento diffuso dallo staff di Tortu – Ciò nonostante abbiamo saputo leggere tra le righe dell’amarezza quello che dobbiamo fare da domani, in pista, per continuare a costruire in vista della stagione outdoor” .

Tortu, dando l’annuncio del suo debutto aveva anche chiarito di non aver lavorato in maniera specifica sui 60.

Filippo Tortu agli Europei di Monaco di agosto 2022. Ph. Credit: Fidal

Gli obiettivi stagionali dell’azzurro

La stagione all’aperto è il vero e conclamato obiettivo dell’oro, con la staffetta 4×100, di Tokyo. Tortu, come molti suoi colleghi punta tutto sul Mondiale di Budapest di agosto 2023. Nella passata stagione rimase fuori dalla finale della rassegna di Eugene per soli 3 millesimi, riscattandosi poi agli Europei di Monaco con il bronzo sui 200.

Proprio la doppia distanza è ormai al centro della preparazione del lombardo che comunque non disdegna i 100. Distanza su cui, da sempre, si è fatto notare. Nel 2018 a Savona è diventato, infatti, il secondo italiano di ogni sempre con 10.03 ad appena due centesimi dal record nazionale di Pietro Mennea, battuto il 22 giugno a Madrid correndo in 9.99. In casa poi è arrivato un certo Jacobs e forse anche per questo, ma anche per le doti fisiche ha iniziato a focalizzarsi sui 200.

Il primato è di 20.10 e nel mirino potrebbe esserci il record italiano, quello del suo idolo Mennea.

In una recente intervista a Italpress ha detto: “Quel tempo è molto lontano (19″72, ndr), io sono concentrato sul mio, il mio è da battere, sarebbe importante confermarmi quest’anno, diciamo che l’obiettivo è andare sotto i venti secondi.

Oltre gli obiettivi personali c’è anche da lavorare sulla staffetta con Jacobs e compagni che l’anno scorso non riuscirono a centrare la finale: prima di tutto bisognerà centrare la qualificazione.

spot_img