Alvaro Bautista, l’allievo supera il maestro?

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Con il secondo titolo consecutivo in Superbike, lo spagnolo fa ormai parte della lista dei migliori di sempre. Alvaro Bautista può superare Jonathan Rea?

Alvaro Bautista Ducati

A un passo dal secondo titolo consecutivo

Manca ormai solo l’ufficialità. Ad Alvaro Bautista basterà conquistare due punti nell’ultimo round del mondiale Superbike 2023, sulla pista di Jerez, per laurearsi nuovamente campione. Sarebbe il secondo trionfo consecutivo per lo spagnolo e per la Ducati. Due punti, tra l’altro, che potrebbero anche non essere necessari: se Toprak Razgatlioglu non otterrà una tripletta (vincendo le due gare lunghe più la Superpole Race) Alvaro sarà comunque campione. E considerando anche che quest’anno non c’è stato un singolo appuntamento in cui il pilota iberico non abbia vinto almeno una delle tre gare, l’esito del campionato appare ormai davvero scontato. E’ chiaro che in questo momento i paragoni con i più grandi della storia di questa categoria siano più interessanti del finale della stagione stessa.

Con 24 successi su 33 gare stagionali, Alvaro ha già superato il primato di vittorie nello stesso anno messo a segno da Jonathan Rea (17 su 25) nel 2018. Il pilota nordirlandese, però, ebbe a disposizione un numero nettamente inferiore di gare, visto che ancora non esisteva la Superpole Race, poi introdotta nel 2019. Dando un’occhiata alla percentuale di successi sul totale delle gare disputate, Bautista in questo momento sarebbe comunque in vantaggio con il suo 72.7% del 2023 contro il 68% di Rea del 2018. Per mantenere il primato, l’attuale pilota Ducati dovrà però vincere almeno una gara a Jerez. Infatti, concludendo il campionato con 24 affermazioni su 36, la sua percentuale scenderebbe al 66,7%. Ma è corretto, in questo momento, fare già dei confronti tra Bautista e Rea?

Alvaro Bautista Ducati

E’ già il miglior pilota Ducati della storia?

Rea è il pilota più vincente della storia della Superbike con i suoi sei titoli consecutivi dal 2015 al 2020 e le 119 vittorie complessive. Numeri ovviamente inavvicinabili per chiunque, compreso lo stesso Bautista, se non tra qualche anno. Lo spagnolo, però, compirà 39 anni a novembre ed è improbabile che possa essere ancora vincente per quattro o cinque stagioni. Ma può almeno essere considerato il miglior pilota Ducati di sempre? Per quanto riguarda i singoli successi con il costruttore di Borgo Panigale, Alvaro ha già scavalcato Troy Bayliss (52) e Carl Fogarty (55) grazie alla tripletta di Portimao che lo ha portato a quota 56. Ma l’australiano (tre) e il britannico (quattro) restano in vantaggio per quanto riguarda il numero di titoli mondiali. Resta di Bayliss anche l’incredibile primato – non solo relativo alla Ducati – di aver vinto nello stesso mese (ottobre 2006) almeno una gara della Superbike e della MotoGP.

Difficile, quindi, mettere Bautista al di sopra di Bayliss e Fogarty nella storia della Ducati. Ma vincendo un eventuale terzo titolo nel 2024 le cose potrebbero cambiare. Anche perché gli appartiene una doppia serie di 11 vittorie consecutive (la prima nel 2019, l’altra quest’anno) che rappresenta l’ennesimo primato, al pari di Rea, che però quella serie l’ha realizzata solo una volta (nel 2018). C’è però un dato da considerare e che va a sfavore dello spagnolo. Anche in questo 2023 di apparente dominio, Bautista non è stato il pilota più costante della categoria. Messo sotto pressione, ha dimostrato di essere più incline all’errore rispetto a Toprak Razgatlioglu. I 31 podi del turco contro i 28 dello spagnolo, ne sono la dimostrazione. E allora, forse, qualche dato ci dice che potremmo non essere di fronte al più grande dominatore di sempre. Intanto deve diventarlo per la Ducati, poi potrà pensare a raggiungere Jonathan Rea.

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