Il Pallone d’Oro di Benzema: il dodicesimo nella storia del Real Madrid

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In un anno, la vita di Karim Benzema è cambiata totalmente. L’attaccante francese è passato dall’essere un reietto in patria per il caso Valbuena, ad alzare al Théâtre du Châtelet di Parigi, il suo primo Pallone d’oro.

Benzema e Zidane alla premiazione per il Pallone d'Oro. Con il suo outfit l'attaccante ha voluto omaggiare il rapper Tupac
Benzema e Zidane alla premiazione per il Pallone d’Oro. Con il suo outfit l’attaccante ha voluto omaggiare il rapper Tupac

Il trionfo di Benzema

Per ritrovare un attaccante, una prima punta, trionfare nel prestigioso trofeo, bisogna tornare indietro fino alla vittoria di Andriy Shevchenko nel 2004. Quello di Benzema, è stato un riconoscimento meritato per quello che è senza ombra di dubbio l’attaccante più forte e decisivo del panorama calcistico mondiale. Eppure la sua carriera non è sempre stata rose e fiori. Grazie ad un inizio scintillante al Lione, l’enfant prodige si guadagna la chiamata del Real Madrid. Di fronte però, tanti, tantissimi attaccanti di livello, da Higuain, a Van Nistelrooy, passando per Cristiano Ronaldo e Kakà arrivati insieme a lui nella torrida estate madrilena del 2009. Con le merengues ha vissuto stagioni complicate all’ombra di quel CR7 che lasciava solo le briciole ad avversari e compagni.

Per intenderci, nelle ultime due stagioni del portoghese in Spagna, Benzema aveva realizzato complessivamente 31 gol, solo nella scorsa stagione, il suo bottino ne vanta 44. Ha saputo aspettare Karim, all’ombra di chi si prendeva le luci della ribalta, senza mai storcere il naso. Sapeva il suo valore. Sapeva che prima o poi il suo momento sarebbe arrivato. In un’intervista rilasciata ai canali ufficiali del Madrid, ha spiegato proprio questa sua attesa, che grazie al consiglio di una figura familiare molto importante, è stata meno snervante: “Quando ero piccolo mio nonno mi diceva sempre, “mettiti in un angolo e guarda sempre chi è migliore di te. Prendi spunto in modo che un giorno tu possa diventare come loro o addirittura migliore”, è una frase che con il tempo ho fatto mia”. Detto fatto. Karim, sei il miglior giocatore del mondo

Benzema applaude i premi individuali vinti dai compagni di squadra

Il Real Madrid e il Pallone d’Oro

La storia tra il Real Madrid e il Pallone d’Oro è una di quelle storie d’amore travolgenti, passionali, su cui si potrebbe fare un film. Ma che dico un film, un’intera saga. Tutto è cominciato nei gloriosi anni ‘50 dei Blancos. Nel 1957 Di Stefano, alza al cielo il secondo Pallone d’oro nell’intera storia del calcio. A dir la verità, avrebbe meritato anche quello dell’anno precedente, era lui il miglior giocatore in circolazione, ma il solito imbroglio inglese ha fatto sì che a trionfare fu il 41enne, Sir Matthews. Nell’anno successivo, è invece il turno di Kopa. Un francese sconosciuto ai più ma che per intenderci, ancora oggi dà il nome al premio per il miglior giovane dell’anno. Dopo il “Napoleone del Calcio”, tocca di nuovo a “La Saeta Rubia”, Don Alfredo, nell’anno della quinta Coppa dei Campioni consecutiva vinta dal Real. Poi un periodo travagliato, interrotto dall’epopea dei Galacticos.

In particolare da quel genio scapestrato di Luis Figo nel 2000, e da Ronaldo nel 2002. Dopo di lui è stato il turno di Cannavaro, l’ultimo trionfo italiano al premio di France Football. Un riconoscimento che andrebbe attribuito più che al Madrid, al Mondiale Azzurro del 2006. Il 2013 è stato poi l’anno del primo Pallone d’Oro in maglia madridista di Cristiano Ronaldo, che ne aveva già vinto uno con lo United nel 2008. Quattro trionfi in 5 anni. Dal 2013 al 2017, intervallati dalla vittoria nel 2016 di Messi, il calciatore che ne detiene il record (7 Palloni d’Oro). Il 2018 è stato poi l’anno di Modric, che ha avuto il merito di interrompere il dualismo tra il portoghese e la Pulga di Rosario e adesso lui: Karim “The Dream” Benzema che con 48 gol in 55 partite (15 in 13 match nella scorsa Champions), ha trascinato il Real al 14esimo successo nella storia della massima competizione europea. Lo ha definito, il Pallone d’Oro del popolo perché Benzema è rimasto sempre quel ragazzo della periferia di Lione, che sognava un giorno di diventare il migliore al mondo. Chapeau Karim, te lo meriti.

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