Group Stage: disastro Europa

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I Group Stage dei Worlds sono finalmente giunti al termine. Tra previsioni, pick’em completamente sballati e saluti dell’ultimo momento, le sorprese e le delusioni, non sono mancate. Nello speciale di Studio League dedicato al più grande campionato di League of Legends, insieme all’ospite Lorenzo “AceRoxas” Di Berardino, abbiamo parlato dei Group Stage e di risultati inaspettati.

Al termine dei Group Stage, ecco il tabellone dei Quarti di finale
Il tabellone dei Quarti di Finale dopo la fine dei Group Stage.

Group Stage: Fnatic e Rogue non ce la fanno

Il Gruppo A era il cosiddetto “Gruppo della Morte”. Con Damwon Kia, campioni in carica; FunPlus Phoenix, ex campioni del mondo e protagonisti di uno split brillante in Cina; Rogue e Cloud 9 avevano ben poche speranze di superare indenni questa fase dei Worlds. La prima settimana, infatti, è esattamente come ci si aspetta. I Damwon Kia dominano in lungo e in largo, annichilendo ogni avversario. L’incredibile succede nella Week 2. Le splendide prestazioni di Perkz trascinano i C9 al secondo posto, alla pari con Rogue e FunPlus, che si giocano il passaggio in un tiebreaker. I Rogue vincono contro le Fenici, e tengono viva la speranza dell’Europa, che però si infrange subito dopo sulla LeBlanc dei C9. Il midlaner Perkz, in completo stato di grazia, riesce a far qualificare sorprendentemente il suo team ai quarti, da un gruppo dove erano dati per spacciati.

Con tutti gli altri seed fuori dai giochi, i C9, provenienti dai Play In, ribaltano ogni pronostico, vincendo persino nell’ultimo tiebreaker con i Rogue. L’unico gruppo senza sorprese è il B, dal quale si qualificano agilmente T1 e EDG. Cina e Corea, ancora una volta, dominano sull’Europa, ed è quello che si vede anche nel gruppo dei Fnatic. Il team di YamatoCannon, privato del proprio giocatore più in forma proprio ad alcune ore dall’inizio del torneo, si ritrova a giocare con l’ADC dell’Academy: Bean, dei Fnatic Rising, freschi finalisti dell’EU Masters. Un anno passato a prepararsi per un torneo. Un anno passato a costruire una sinergia, un modo di giocare, un affiatamento senza pari, sfumato in un giorno.

Da sx: Bean, Hylissang, Adam, Yamatocannon e Bwipo. Il team dei Fnatic non riesce a superare il Group Stage

Europa: non tutto è da buttare

Se Rogue e Fnatic non sono riusciti a superare indenni i gruppi, i Mad Lions, pur faticando, accedono ai Quarti di finale. Una lieve nota positiva per il team spagnolo, che l’anno scorso si era fermato ai Play-In. Da quel risultato è riuscito a ricostruire, vincendo entrambi gli Split, facendo una figura decente all’MSI, e offrendo prestazioni degne dei campioni d’Europa. Anche Rogue e Fnatic, però, non devono disperarsi del tutto. Per quanto riguarda il terzo seed, arrivare a giocarsi un Tiebreaker in quel gruppo, lottando fino alla fine anche e grazie a giocate che li hanno contraddistinti durante l’anno, è segno di forte personalità. L’aggressività di Hans Sama e il Fiddlestick di Inspired sono solo alcune delle caratteristiche che hanno fatto sognare l’Europa e posto le basi per un nuovo anno all’insegna della consolidazione dei propri mezzi.

I Fnatic, pur avendo avuto nella partenza prematura di Upset l’inizio di tutti i problemi all’interno della competizione, hanno trovato ulteriori conferme e punti su cui lavorare. Bwipo, che probabilmente non farà parte del roster per il prossimo split, ha fatto chiarezza su molte delle dinamiche interne che sembravano aver scosso il team in arancione. Bean, sostituto di Upset per i Mondiali, catapultato per la prima volta su un palcoscenico, non ha minimamente sfigurato di fronte a campioni affermati del calibro di Gala e Deft. Vero è che nelle prime uscite, anche a causa dell’assenza di allenamenti con il team, non si è contato molto sulle sue prestazioni, relegato ad un ruolo più supportivo. Con il passare del (poco) tempo che hanno avuto a disposizione, però, YamatoCannon è riuscito a tirare fuori dal giovane rookie una solidità importante.

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