A un passo dal titolo mondiale in Moto2, in questo 2023 il pilota spagnolo ha la possibilità di prendersi praticamente tutti i record della categoria. E’ Pedro Acosta il nuovo Marc Marquez?
Dalla Moto3 al passaggio immediato in Moto2
26 marzo 2021. Dopo un difficilissimo 2020, condizionato dalla pandemia di COVID-19 e caratterizzato da un calendario completamente rivoluzionato, finalmente inizia la nuova stagione. La griglia della Moto3, come di consueto, propone dei nuovi protagonisti. Tra questi c’è Pedro Acosta, un sedicenne di Mazarrón che nella stagione precedente ha vinto il titolo nella Red Bull MotoGP Rookies Cup. Il team Red Bull KTM Ajo lo affianca al primo pilota, Jaume Masià, con il quale cercherà di conquistare il titolo mondiale. Nel frattempo, Pedro avrà la possibilità di crescere accanto a uno dei migliori della categoria. Le cose, però, non andranno proprio in questo modo.
Al via delle prove libere, in quel 26 marzo che apre la nuova stagione, nessuno riesce a non restare disorientato dallo scenario a cui si assiste sulla pista di Losail. Tutti si attendono che Acosta possa seguire il suo compagno di squadra per studiarne le traiettorie e prendere confidenza con il tracciato. Succede esattamente il contrario. E’ il giovanissimo Pedro a mettersi davanti, con Jaume che si lascia trainare dal nuovo arrivato. Sarà subito grande lotta tra i due anche in gara, con Masià che vince per appena 42 millesimi di secondo su Acosta. Ma già al secondo GP (corso di nuovo in Qatar) i ruoli si ribaltano. A causa di una penalità, il sedicenne spagnolo è costretto a partire dalla pit lane, ma rimonta e vince. E’ il primo a riuscirci nella storia della Moto3. Quando Pedro vincerà anche le due gare successive, diventerà il favorito per il titolo avendo corso appena quattro gare in carriera nel Motomondiale. Alla fine della stagione i successi saranno sei e nessuno potrà impedirgli di diventare campione del mondo all’esordio. E’ il nuovo fuoriclasse delle due ruote, non ci sono dubbi.
I possibili record in Moto2, prima della MotoGP
Dopo il mondiale vinto in Moto3, Red Bull KTM Ajo promuove immediatamente Acosta in Moto2 per la stagione 2022. Nessuno ha dubbi sul suo talento cristallino e secondo molti esperti e diversi piloti, Pedro è già uno dei favoriti per conquistare il campionato. A dire il vero, l’inizio di stagione dell’iberico è abbastanza negativo: 20 punti nei primi sei Gran Premi fanno pensare a qualcuno che forse gli sarebbe servito disputare un’altra stagione in Moto3. Ma a partire da Le Mans Pedro cambia marcia. In Francia mette a segno la pole position e comanda la gara per 10 giri prima di commettere un errore, con una scivolata che vanifica tutto, costringendolo al ritiro. Ma la vittoria del Mugello nella gara successiva toglie ogni dubbio sulle sue qualità anche in questa categoria. Alla fine, con tre successi, due secondi posti e 177 punti, è quinto in campionato e miglior rookie dell’anno.
Il 2023 è l’anno della consacrazione. Acosta vince subito in Portogallo e nonostante in Francia (nel quinto GP dell’anno) si ripeta l’incubo del 2022 – Pedro cade mentre è primo e ha realizzato il giro più veloce della gara – lo spagnolo reagisce e prende sempre più margine in classifica su Tony Arbolino, suo principale avversario per il campionato. Oggi, con 63 punti di vantaggio a tre gare dalla fine, sembra essere in totale controllo della situazione. E le sette vittorie già conquistate, gli permettono di sognare il record della categoria (Marc Marquez, 9 nel 2012). Anche i 14 podi dello stesso Marc sono molto vicini, visto che Pedro è già a quota 13. E, nella stagione dei record, non sembra impossibile nemmeno raggiungere i 352 punti di Johann Zarzo del 2015. Il prossimo anno Acosta correrà in MotoGP nel team GasGas, squadra satellite della KTM. Abbiamo trovato il nuovo Marc Marquez?