Dopo i test di Valencia le aspettative erano altissime. L’esordio di Marc Marquez sulla Ducati è stato positivo, ma è ancora difficile stabilire quale sia il suo valore attuale in questa MotoGP
La nuova occasione di Marc Marquez
Dall’infortunio di Jerez del 2020, la carriera di Marc Marquez ha preso una direzione inaspettata. Da assoluto dominatore fino a tutto il 2019, a pilota in cerca di una ritrovata condizione fisica (prima) e di risultati (poi). Sono stati anni difficili, perché la Honda con il passare del tempo è diventata sempre meno competitiva, mentre la Ducati ha fatto uno step in avanti dopo l’altro fino a diventare pressoché imbattibilie. Nonostante la capacità di essere sempre super competitivo rispetto ai propri compagni di marca, il pilota spagnolo si è gradualmente allontanato dalla lotta per le posizioni di vertice, fino a prendere la decisione di lasciare la casa motociclistica nipponica per approdare a Borgo Panigale.
La notizia, ufficializzata nella parte finale della scorsa stagione, ha ovviamente causato un terremoto all’interno del paddock della MotoGP. Il team Gresini Racing ha deciso di puntare sull’otto volte campione del mondo, affiancato dal fratello Alex. Tra i sostenitori della tesi secondo cui Marc avrebbe dovuto dominare sin dall’inizio e quelli che non lo considerano più un vero fuoriclasse, le discussioni sono state piuttosto accese. I test di Valencia sembravano dare ragione ai primi, con un Marquez immediatamente a suo agio sulla nuova moto. A Lusail però le cose sono cambiate, con il pilota iberico più distante dai primi della classe. Solo l’inizio del campionato avrebbe dato le prime risposte.
Risultato al di sotto delle attese?
Nel primo Gran Premio della nuova stagione, Marc ha concluso la Sprint Race al quinto posto per poi finire quarto nella gara della domenica. Nella classifica mondiale è distante 13 punti dal leader Francesco Bagnaia. Un risultato molto positivo, ma forse al di sotto della aspettative dei più ottimisti. Vanno comunque sottolineati due aspetti. Il primo è che Marquez ha fatto segnare il giro più veloce delle ultime due Sprint Race, su due moto diverse: quella di Valencia, che ha concluso la stagione 2023, sulla Honda; e quella di Lusail, che ha aperto il 2024. Mostrando di saper essere velocissimo indipendentemente dal mezzo tecnico a propria disposizione e di sapersi adattare in pochissimo tempo.
Il secondo aspetto è quello che vede Marquez come miglior debuttante su una Ducati dal 2007, quando Casey Stoner vinse la sua gara d’esordio. Da lì, nessun pilota era riuscito a concludere al quarto posto il suo primo Gran Premio con una Ducati, e di debuttanti in questo lungo periodo ce ne sono stati tantissimi. Il tutto, senza dimenticarci che Marc dispone di una versione 2023 della Desmosedici, certamente molto performante ma forse meno della 2024 di Bagnaia, Jorge Martin ed Enea Bastianini, oltre a Franco Morbidelli. Alla luce di quanto detto, la performance dello spagnolo assume un significato diverso rispetto a quello di un semplice quarto posto. Ci sarà comunque bisogno di almeno altri due o tre round per poter fare una valutazione più precisa. Da un fuoriclasse come Marc, ci sia aspetta almeno di vederlo in lotta per il titolo mondiale.