La ricerca è iniziata al termine dei deludenti mondiali di calcio femminile in cui l’Italia ha lasciato il torneo ai gironi. Qualche giorno fa si è conclusa con la scelta di Andrea Soncin come nuovo ct della nazionale.
La questione spinosa del dopo Milena Bertolini
Andrea Soncin è il nuovo allenatore dell’Italia femminile. Il contratto di Milena Bartolini era già in scadenza prima dell’inizio dei mondiali. Questo, infatti, potrebbe essere stato uno dei fattori che ha influito sulla disfatta in Australia e Nuova Zelanda. Nonostante la notizia fosse già certa all’epoca, nessuno è stato, prima di Soncin, pronto a prendere l’eredità scomoda di Bartolini. Negli ultimi giorni hanno fatto discutere i no di alcuni nomi trapelati: Evani, Nicolato, Stramaccioni e Donadoni. Appare chiaro, dunque, che nella scelta del nuovo commissario tecnico non c’è stata nessuna pianificazione della federazione. Nessuno all’interno di Coverciano vuole questo ruolo e nemmeno allenatori momentaneamente lontani dai radar hanno accettato l’incarico. Solo una cosa è stata decisa: per garantire l’alternanza dei sessi l’allenatore deve essere uomo. Allora come mai non si fa lo stesso discorso anche per la panchina della nazionale maschile?
Andrea Soncin, detto “il cobra” ha lasciato il segno come attaccante dell’Ascoli prima di iniziare ad allenare nel 2017. Da allora si occupa del settore giovanile del Venezia con buoni risultati, arrivando anche in prima squadra. La sua carriera di allenatore, per adesso si ferma qui. Coverciano lo chiama alla guida della nazionale maggiore femminile e lui si mostra entusiasta. Una scommessa, soprattutto se paragonata alla scelta di Luciano Spalletti. Ad affiancarlo, Viviana Schiavi, non ancora in possesso della licenza UEFA Pro ma che probabilmente, di fatto, sarà protagonista di questo corso. Questo perché è lei che conosce bene il settore federale ed è lei che conosce bene il calcio femminile (con le sue 43 presenze in nazionale maggiore).
Credits:FIGC
La presentazione di Andrea Soncin e i prossimi impegni dell’Italia femminile
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, parla così alla presentazione di Soncin davanti ai giornalisti: “Abbiamo investito nel calcio femminile, abbiamo lavorato per il riconoscimento dello status di professioniste e diamo a questa struttura un’importanza culturale prima che sportiva. Ringrazio Andrea Soncin per l’entusiasmo che ha dimostrato e per aver approfondito nel miglior modo possibile tutto il nostro movimento: un aspetto, questo, reso possibile anche con l’inserimento di Viviana Schiavi che porta in dote l’esperienza e una conoscenza totale del movimento femminile“. Anche il tecnico conferma le parole di Gravina parlando del grande lavoro fatto insieme allo staff per immergersi a pieno nel progetto.
Non è un momento facile questo per la nazionale di calcio femminile. C’è bisogno di competenza e conoscenza per ridare alle giocatrici un po’ di fiducia. Dopo le delusioni di europeo e mondiale, ci aspetta un girone arduo di Nations League (nell’ordine Svizzera, Svezia e Spagna). La prima partita sarà già il 22 settembre e c’è curiosità per le giocatrici che Soncin selezionerà. Darà subito avvio ad un nuovo corso rischiando già qualche nuova mossa o si affiderà al vecchio gruppo già rodato per dare la sua impronta solo più tardi? Una certezza, però, sembra esserci. L’infortunio di Francesca Durante permette a Laura Giuliani di tornare tra i pali. Ad allenarla è Giuseppe Mammoliti già suo preparatore qualche anno fa alla Juventus.
