Home CURIOSITÀ NBA, conto alla rovescia per il Draft 2023: riflettori su Wembanyama

NBA, conto alla rovescia per il Draft 2023: riflettori su Wembanyama

Victor Wembanyama con la maglia dei Metropolitans 92 (Lucas Peltier-USA TODAY Sports)

Conclusa la stagione NBA, è iniziato il conto alla rovescia per uno degli eventi più attesi dell’anno, il Draft, in programma il 22 giugno al Barclays Center di Brooklyn. Occhi puntati sul fenomeno francese Victor Wembanyama.

Victor Wembanyama, candidato prima scelta Draft NBA (AP Photo/Michel Euler, File)

Draft NBA 2023: l’avvicinamento al 22 giugno

L’anno scorso il protagonista assoluto del Draft è stato l’italo-americano Paolo Banchero, rivelatosi uno dei talenti più straordinari della Lega. Quest’anno i riflettori sono puntati su Victor Wembanyama, francese classe 2004 in arrivo dal Metropolitans 92, squadra della periferia di Parigi che milita nel massimo campionato francese. Ormai da circa un anno è quasi certo che sarà lui la prima scelta. Raramente si è visto un hype del genere nei confronti di un futuro rookie dai tempi di LeBron James, tanto che la NBA ha trasmesso anche le partite della sua attuale squadra sulla propria piattaforma. Di recente anche la stella del calcio, Kylian Mbappe, ha presenziato all’ultima partita di Victor prima della lotteria NBA, legato anche dalla vicinanza in termini di nazionalità. 219 centimetri per 95 kg, a soli 19 anni le doti di Wembanyama sono semplicemente spaventose. Quest’anno saranno i San Antonio Spurs a scegliere per primi e già assaporano la chiamata del prodigio francese di Nanterre.

Per la terza volta nella loro storia gli Spurs potranno scegliere un lungo come prima scelta assoluta. In passato era successo con David Robinson nel 1987 e Tim Duncan nel 1997. Wembanyama potrebbe diventare il nuovo leader della franchigia texana. Al secondo posto chiameranno gli Charlotte Hornets, un’altra squadra che ha estremo bisogno di risollevarsi dopo anni di anonimato. Il candidato alla seconda scelta è il playmaker Scoot Henderson, classe 2004 statunitense, di Marietta. Arriva da Ignite, squadra creata per lo sviluppo dei giovani prospetti liceali affiliata alla NBA G-League. Lo scorso ottobre ha affrontato proprio Wembanyama, realizzando 28 punti e 9 assist. Avendo lo stesso ruolo di LaMelo Ball, potrebbe anche non essere selezionato dalla franchigia di Michael Jordan. Una situazione che potrebbe essere sfruttata dai Portland Trail Blazers che in questo Draft sceglieranno alla numero 3 per cercare di regalare Damian Lillard un partner all’altezza del suo status.

Scoot Henderson, verso il Draft NBA (Photo by Adam Hagy/NBAE via Getty Images)

Da Wembanyama a Henderson: Spurs e Hornets chiamano per primi

Protagonisti del Draft 2023 saranno anche gli Huston Rockets che avranno la quarta scelta. La franchigia del Texas sarà guidata dal nuovo allenatore Ime Udoka, con l’obiettivo di tornare competitiva nella prossima stagione. Tra i nomi caldi per il grande evento del 22 giugno ci sono anche Jalen Warley, Dariq Whitehead, James Nnaji e Brandon Miller. Warley è uno dei più ambiti: proveniente da Florida State, a soli vent’anni è un playmaker di quasi 2 metri. Il suo gioco spicca soprattutto in transizione e nell’aggressività difensiva; pecca ancora nel tiro da 3 punti. Classe 2004, Whitehead arriva dalla Duke University e spicca per la varietà di tiri con cui riesce a trovare il canestro. Unisce atletismo, buon tocco e pericolosità al tiro sia dal palleggio che in catch & shoot. Con i suoi 199 centimetri ha dimostrato di essere straripante anche in difesa. Squadre come Ditroit Pistons e Orlando Magic, rispettivamente 5ª e 6ª chiamata, sembrano essere le principali indiziate a contendersi Nnaju e Miller.

Il centro James Nnaji è reduce dagli anni a Barcellona in Liga ACB. Nigeriano di Makurdi, a soli 18 anni vanta qualità atletiche straordinarie, grazie ai suoi 211 centimetri. Si è distinto soprattutto nella seconda parte di stagione, anche in Eurolega. Vanta una discreta esperienza nel basket europeo che potrebbe agevolarlo notevolmente nell’impatto con quello americano. Ancora acerbo nel crearsi buoni tiri, potrà partire dal suo atletismo per costruirsi negli anni. L’ultimo grande nome che potrebbe incendiare questo Draft è Brandon Miller. Proveniente da Alabama college, Miller è un’ala in grado di segnare punti con grande eleganza. Esplosività notevole per andare sopra il ferro, e grandi doti di shot-maker, specialmente dal mid-range. Anche lui è tra i 25 invitati alla green room, per assistere in diretta alla propria chiamata. Tutto pronto per la grande notte del Draft NBA dove il commissioner Adam Silver chiamerà i tanto attesi nomi dei nuovi protagonisti della Lega.

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