Home CURIOSITÀ La Bundesliga è il campionato più aperto d’Europa

La Bundesliga è il campionato più aperto d’Europa

Meisterschale (fonte Dzn)

Nella massima serie tedesca, dopo 23 giornate, regna il caos. Cinque squadre in pochi punti. Tutte ancora in corsa per il titolo. Bayern, Borussia, Union, Lipsia e Friburgo, questo il carrozzone in cima alla classifica. La Bundesliga è un campionato aperto. Ma qual è il motivo?

Vincenzo Grifo, in maglia Friburgo, esulta dopo aver messo a segno una tripletta (fonte fearthewall.com)

L’equilibrio ritrovato

Magari non sarà ricco come la Premier, non avrà squadre blasonate come la Liga, non sarà esotico come la Ligue1 o romantico come la SerieA, ma di certo la Bundesliga esprime un calcio di assoluto livello e in questa annata è il campionato più aperto in Europa. Dopo 23 giornate la classifica recita: cinque squadre in 7 punti. Bayern, Borussia, Union Berlino, Lipsia e Friburgo, queste le società protagoniste dell’accesa bagarre. Mentre altrove, Barcellona e Napoli fanno il vuoto dietro di loro e il duo Arsenal-PSG cerca di imitarle, la Bundesliga non ha un vero padrone. Insomma, regna l’equilibrio in terra tedesca, un equilibrio che non si vedeva da quasi un decennio. Il Bayern, infatti, negli ultimi anni, ha sempre dominato il campionato, conquistandolo con ampio margine, in media 10 punti di vantaggio sulla 2° classificata. Per intenderci, era come se il Meisterschale avesse inciso sopra lo stemma del Bayern già a priori, visto che dal 2012 vincono sempre loro.

Per gli appassionati, quasi non c’era più gusto nel seguire la ‘Bundes’, visto l’esito scontato, invece, quest’anno, sembra esserci stata la svolta. Sorpassi e controsorpassi già da settembre, con in vetta squadre inedite come Union o Friburgo e scivoloni delle big. Nessuno è riuscito nella fuga, perché chi, casualmente si è ritrovato in cima, non ha avuto mai più di 4 punti di vantaggio, sistematicamente ridotti la domenica dopo. Perché usiamo il termine casualmente? Semplice, perché la squadra che saliva in vetta lo faceva per caso, in parte per meriti propri, ma soprattutto per demeriti delle altre. Non c’è stato qualcuno che ha dato prova di continuità o la parvenza di poter dare la spallata decisiva al campionato. Prendiamo, ad esempio, le ultime giornate. Fino a due settimane fa in vetta c’era l’Union ed appaiate dietro di lui Bayern, Borussia e Lipsia, poi la squadra di Berlino è incappata in 2 pareggi per 0-0 e la pesante sconfitta contro il Bayern e tutto il carrozzone si è ribaltato, riportando in vetta a pari merito Dortmund e Monaco.

I giocatori del Bayern Monaco esultano dopo un gol (fonte sportmediaset)

È finita l’egemonia del Bayern? La Bundesliga si è livellata perché i valori sono calati?

Spettacolo assicurato, quindi, fino all’ultima giornata? È quello che si augurano i tifosi di Friburgo, Union e Lipsia, le uniche squadre del ‘pentagruppo’ a non aver mai vinto il titolo. I prossimi avversari della Juve in Europa League, qualche stagione fa, lottavano in zona retrocessione, invece ora, grazie ad un progetto serio e alle giocate dell’italiano Vincenzo Grifo, possono sognare. L’Union Berlino, fino al 2018, bazzicava nelle categorie minori e dopo l’exploit degli ultimi anni può compiere il miracolo. Organizzazione, programmazione e talento, queste le parole d’ordine del Lipsia, punta di diamante del pianeta Red Bull. La squadra dell’ex Germania Est, da quasi un decennio, è nei posti di vertice, ma gli è sempre mancata la zampata decisiva per trionfare e quest’anno potrebbe essere la volta buona. Bayern e Borussia non hanno bisogno di presentazioni visto il palmares, però una cosa possiamo dirla, non sono allo stesso livello dei loro anni migliori, anzi riformuliamo la frase: la Bundesliga si è livellata.

L’attuale stagione conferma che il colosso Bayern non esercita più la sua proverbiale egemonia, vuoi per questioni anagrafiche dei giocatori cardine, vuoi per un necessario nuovo ciclo che si sta avviando, vuoi perché gli altri club hanno alzato il livello. Infatti, dire “la Bundesliga si è livellata”, non significa che la qualità è calata, perché in Europa le squadre tedesche continuano ad essere tra le più temute, ma significa che i valori sono cambiati, le squadre piccole stanno raggiungendo lo status delle big. Ecco perché, il campionato attuale è così aperto. Questo è sinonimo che i club minori non si accontentano della semplice salvezza, vogliono di più, puntano a piazzamenti migliori. È investendo che si raggiungono risultati, non cercando di sopravvivere, limitando i danni come fanno altri club in giro per l’Europa. Con questo trend la Bundesliga garantisce un campionato aperto dalla zona retrocessione alla Champions ed allo stesso tempo pone le basi per una crescita costante.

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