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Macron fa marcia indietro: “Credo nei videogiochi e negli esports”

Il presidente francese Emmanuel Macron, al suo secondo mandato, ha confermato il proprio interesse, e della nazione intera, per il settore del gaming e dell’esports. Si tratta di una lunga dichiarazione che cerca di ricostruire un rapporto che si era incrinato qualche mese fa in occasione dell’omicidio del 17enne Nahel Merzouk.

Macron esulta alla vittoria della Coppa del Mondo di calcio della nazionale francese

I fatti di giugno

Il 27 giugno 2023 il giovane Nahel Merzouk veniva colpito a sangue freddo da un colpo di pistola sparato da un agente di polizia durante un controllo di routine. Spaventato dalla reazione eccessiva degli agenti, Nahel aveva provato ad accelerare ricevendo in tutta risposta un colpo a distanza ravvicinata dall’ufficiale di polizia Florian Menesplier. In quell’occasione la polizia aveva dato una propria versione, prontamente smentita da alcuni video girati dai passanti che confermavano l’ingiustificata reazione degli agenti.

Era stata in particolare la verità distorta presentata dalla polizia a scatenare nei giorni successivi proteste e disordini per tutta Parigi e dintorni, incluso un duro comunicato del presidente francese Macron. In una conferenza stampa dello scorso 30 giugno, il capo di stato d’oltralpe aveva anche citato i videogiochi come uno dei fattori che avevano scatenato la violenza e il vandalismo dei giovani protestanti. Una dichiarazione apparsa in chiara controtendenza con quanto fatto dallo stesso Macron nei mesi e anni precedenti.

L’arena di Parigi che ha ospitato il Blast Major di CS:GO

L’attenzione di Macron per il gaming e l’esports

Da quando nel 2016 la Francia ha indetto una vera e propria rivoluzione con un percorso normativo che ha portato a leggi ad hoc per l’intero comparto digitale, videogiochi e esports inclusi, Macron ha sempre sostenuto pubblicamente il settore. Nel 2022 ha realizzato un evento di gala all’eliseo con i principali rappresentanti dell’esports francese, ha persino basato parte della sua campagna elettorale sul sostegno al settore videoludico. Auspicando, tra l’altro, la possibilità di ospitare importanti eventi competitivi in concomitanza con le Olimpiadi 2024 di Parigi.

Adesso Macron ha cercato di ricomporre i pezzi, a distanza di qualche mese, tornando a mostrare il suo interesse e attenzione per l’esports. In un lungo post su X, Macron ha chiarito la sua visione. “I videogiochi sono parte integrante della Francia”, ha scritto. “Ho sempre creduto nei videogame come una grande opportunità per il nostro paese, un’occasione per le giovani generazioni e il loro futuro, uno stimolo per il lavoro e l’economia”. Citando, poi, anche il suo discorso di giugno. “A giugno ho espresso la mia preoccupazione a causa di alcuni delinquenti che hanno usato alcuni comportamenti che vedono nei videogame per portare la violenza sui social network e per strada. È questa violenza che io condanno, non i videogiochi”.

La Sud de France Arena di Montpellieri che ha ospitato le LEC Finals

Gli esports sono uno sport

Macron ha poi proseguito passando all’esports, ovvero alla parte più competitiva dei videogiochi. “La pratica competitiva di un videogioco è chiaramente uno sport. Si tratta di un ecosistema con figure professionali a tutto tondo, con tornei internazionali che entrano nella storia e forgiano le generazioni future”. Macron ha citato anche le recenti finali dell’LEC, disputate proprio in Francia, a Montpellier. Così come il più recente Paris Major di Counter-Strike: GO, l’ultimo prima dell’arrivo di Counter-Strike 2.

Rimango totalmente mobilitato per continuare a supportare l’organizzazione degli eventi in Francia e la crescita del settore. Sono qui per aiutare, contate su di me, ha chiuso Macron. Il presidente francese si fa portavoce di un intero settore e di tutti quegli stakeholder che hanno interesse nel realizzare eventi e competizioni in Francia. In generale i nostri cugini d’oltralpe si sono resi conto dell’impatto economico e professionale che il settore videoludico, esports inclusi, ha in questo momento e come potenziale futuro; così come riconoscono l’importanza dei videogiochi come fattore di aggregazione. Per i videogiochi Macron sta costruendo una nuova era: che è già iniziata.

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