Stefano Saja, neo allenatore della Acqua&Sapone Roma Volley Club, si è trattenuto ai nostri microfoni per un’intervista. Andata in onda sul canale Twitch di Atleta, gli abbiamo fatto qualche domanda sul mondo della pallavolo. Le Olimpiadi di Tokyo portano alto le nostre aspettative, soprattutto dopo gli splendidi risultati ottenuti dalle ragazze dell’Under 20, che hanno portato a casa un mondiale, e quelle dell’Under 16, una medaglia d’argento agli Europei. Stefano Saja, oltre a non vedere l’ora di tifare per loro, ha già la testa al campionato.
Stefano Saja, un allenatore di tutte le categorie
Ha allenato il mini volley, ha allenato dai giovanissimi ai meno giovani, maschili e femminili, fino ad arrivare, adesso, alla A1. Stefano Saja è un coach che ha fatto della gavetta il suo credo, passando da una categoria all’altra, e senza neanche farsi mancare esperienze all’estero. Ad un allenatore così poliedrico, bisognava per forza fare la domanda che nessuno si sogna mai di azzardare. “Femminile e maschile sono due categorie così diverse? E con chi ti trovi meglio ad allenare?“. Chiaramente, Stefano, uomo di sport e abituato ad evitare trabocchetti, ci risponde nel modo più diplomatico possibile. “Sono due mondi molto diversi, e quando qualcuno scherza e dice che sono due sport diversi, non ha tutti i torti. Si ha a che fare con due mondi molto lontani l’uno dall’altro. Cambiano allenamenti e come ci si rapporta alla platea, ma io non credo di avere una preferenza“.
Stefano Saja arriva come allenatore della Roma Volley Club in una squadra appena promossa nella massima serie. “Sono felicissimo di essere a Roma. Vengo da una grande città come Milano e voglio dare tutto me stesso alla Capitale, sperando di far divertire le giocatrici e i tifosi“. Il mercato è già delineato, e purtroppo non ci sarà Gaia Guiducci, appena eletta migliore palleggiatrice del Mondiale, e laureatasi campionessa con le Azzurrine. “Gaia ha scelto di proseguire la sua carriera a Perugia. Ci dispiace, chiaramente, perché un talento simile mi sarebbe piaciuto poterlo allenare, ma ha fatto la sua scelta e non posso che augurarle il meglio per la sua nuova avventura“.
Tokyo 2020, il Volley gioca per vincere
Il colore azzurro nello sport sembra essere tornato a sventolare dove merita. Come se potesse servire da parentesi al periodo, come se il tricolore stesse gridando disperato, in attesa di risorgere, in attesa di essere issato nuovamente e sventolato dai balconi di tutti gli italiani. Non è solo la Nazionale di Mancini ad averci fatto sognare, ad averci fatto riassaporare quella vittoria che in ambito sportivo sembrava essere sempre un traguardo irraggiungibile. Il basket che torna alle Olimpiadi, il softball e la pallavolo Under 20 campione del mondo. Con queste premesse, gli occhi di tutta l’Italia sono puntati avidi verso il Giappone, in attesa di nuove vittorie da celebrare. “La pressione al momento credo sia tutta sulla squadra femminile. Quindi simpatizzo sicuramente per tutto lo staff e le giocatrici, nella speranza che possano portare a casa una medaglia, possibilmente di colore giallo“.
E la Nazionale maschile? “I maschi sono un po’ degli underdog, hanno una squadra ringiovanita, un allenatore che sa di essere a fine mandato, ma possono essere una bella sorpresa“. Nella squadra femminile il ricambio generazionale sembra esserci già stato, e si è creata una squadra che porterà grandi soddisfazioni a tutti i tifosi, quella maschile ha più scommesse che certezze al momento. “Le ragazze arriveranno a Tokyo con la consapevolezza delle difficoltà che bisogna affrontare per vincere, soprattutto quando si hanno delle aspettative così alte da non deludere. Abbiamo una squadra con un’alchimia perfetta, fatta di giocatrici tecniche, che riesce a sviluppare un gioco rapido in grado di mettere in difficoltà le migliori nazionali del mondo. Questo rende la nostra Nazionale una selezione che deve puntare alle posizioni più alte del torneo“.