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Tutte le coincidenze del Napoli Campione d’Italia

Autore: CIRO FUSCO Ringraziamenti: ANSA Copyright: ANSA

Vincere uno Scudetto a Napoli non poteva che essere qualcosa di mistico. Un evento tanto sognato quanto inimmaginabile fino a pochi mesi fa quando la presidenza De Laurentiis era stata aspramente criticata a Dimaro per il mercato svolto in estate. Dopo 33 anni il Napoli è di nuovo Campione d’Italia e le coincidenze con gli Scudetti del passato sono incredibili.

Osimhen esulta dopo il gol che è valso al Napoli il titolo di Campione d’Italia

L’Argentina e la Cremonese

La prima coincidenza che balza immediatamente agli occhi, è quella dell’Argentina Campione del Mondo. L’albiceleste e gli azzurri viaggiano a braccetto visto che l’ultimo successo di Messi e compagni risaliva al 1986, così come il primo del Napoli. In entrambi i casi il minimo comune multiplo aveva un nome ed un cognome: Diego Armando Maradona.

Un’altra incredibile analogia riguarda la Cremonese. L’ultima volta che i grigiorossi si erano infatti qualificati per la semifinale di Coppa Italia (come quest’anno) era la stagione 1986/87 anno del primo scudetto napoletano. Sempre in quell’annata la prima sconfitta del Napoli di Bianchi era arrivata alla prima giornata dopo la sosta natalizia (3-1 contro la Fiorentina). La prima sconfitta di quest’anno? Sempre al ritorno dalle vacanze di Natale ma a San Siro contro l’Inter (1-0).

Messi e Maradona portati in trionfo dopo i successi nel 2022 e 1986. In entrambe le annate, a fine stagione il Napoli sarà Campione d’Italia

Spalletti e De Laurentiis come Bianchi e Ferlaino

Questa sceneggiatura già basterebbe per scrivere un buon film premiato al Festival del cinema di Venezia. Ma a Napoli piace “esagerare” e allora il Leone d’Oro non basta: si punta all’Oscar. Corrado Ferlaino, presidente del Napoli di Maradona, ha vinto il suo primo scudetto alla guida del club 18 anni dopo il suo insediamento (1969-1987). Lo stesso è accaduto quest’anno a De Laurentiis che ha rilevato il club nel 2004 per portarlo al trionfo nella stagione 22/23.

Come lasciare da parte lo “Spallettone”? Le coincidenze ed il fato infatti hanno colpito anche lui e il suo predecessore. Ottavio Bianchi vinse lo Scudetto al suo secondo anno sulla panchina azzurra dopo aver ottenuto nell’anno precedente il terzo posto. Stesso identico percorso fatto da Luciano. L’ultima chiamata arriva dal festival di Sanremo anche se questa tradizione è molto più recente. Nel 2020 Cristiano Ronaldo aveva regalato la sua maglia ad Amadeus. A maggio il portoghese alzava al cielo lo Scudetto. Lo stesso è capitato nella passata stagione con il cantante Sangiovanni che aveva donato al conduttore (di dichiarata fede interista) la sciarpa del Milan. A fine anno i rossoneri erano sul tetto d’Italia. Quest’anno a mantenere la tradizione ci ha pensato il giovane attore Mario Di Leva a donare un gadget azzurro (la maglia) al conduttore del Festival. Il finale lo sapete già.

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