Si è chiuso il torneo Sei Nazioni con la vittoria dell’Irlanda che, non senza difficoltà, porta a casa un titolo che vale doppio: vince, per la sedicesima volta, il torneo con tanto di grande Slam e lo fa in casa. L’ultimo titolo risaliva al 2018. La Francia travolge il Galles ma non basta, arriva seconda. Il terzo e il quarto posto sono della Scozia (15) e dell’Inghilterra (10). 5 punti per il Galles che precede l’ultima in classifica, l’Italia. Per lei l’ennesimo cucchiaio di legno. Eppure ci sono miglioramenti.
Il Sei Nazioni degli Azzurri
Chiusa la 129esima edizione del torneo Sei Nazioni, l’Italia lo saluta con la sconfitta contro la Scozia e portandosi a casa l’ennesimo cucchiaio di legno. La scorsa settimana non è riuscita a vincere l’unica partita in cui aveva buone possibilità di farlo, contro il Galles, che ha ottenuto la prima vittoria del torneo. Nota negativa di questo torneo, un’occasione che non si doveva lasciar andare.
Si è presentata all’ultima partita con un distacco dai gallesi di 4 punti, l’equivalente di una vittoria. Quella che non ha ottenuto contro la Scozia incontrata nell’ultima partita del torneo. Gli scozzesi di vittorie ne contano ben 3 e chiudono il torneo in bellezza, battendo la compagine di Crowley 26 a 14. Per gli azzurri solo una meta fatta e tantissimo amaro in bocca per i tifosi.
L’Italia parte bene e costringe più volte la Scozia al fallo nel punto d’incontro. Allan sbaglia il primo calcio, ma con il secondo porta in vantaggio gli Azzurri. Poi segue l’assalto scozzese prima in rimessa, poi in mischia, la squadra di casa insiste nel tentativo di portare a casa la marcatura pesante. La squadra azzurra soffre. Nel finale la Scozia resiste all’ultimo assalto dell’Italia, contrattacca a sfiora la meta con una grande azione nella quale tutti i trequarti toccano il pallone. Nella ripresa la Scozia parte in quarta. Fino alla fine. E il match termina con una beffa: la Scozia gioca la mischia dai propri 5 metri, attacca con Van der Merwe al largo e serve Kinghorn che vola in mezzo ai pali per il 26-14 finale. L’Italia chiude il 6 Nazioni con un solo punto e l’ennesimo cucchiaio di legno.
La Francia travolge il Galles ma non basta: il torneo è dell’Irlanda
Ritmo indiavolato per Francia – Galles. Ma anche molto equilibrio per due squadre che compiono errori a metà. I Blues sentivano l’obbligo di vincere con bonus per tenere almeno virtualmente accesa la fiammella della speranza del titolo, mentre i britannici puntavano al bis dopo il successo a Roma. Niente da fare, vince la Francia. A Parigi si impongono i padroni di casa. Già all’intervallo il Galles porta nello spogliatoio troppi errori palla in mano e la Francia invece con un 20 – 7 a favore. Dopo il riposo la Francia riparte all’attacco. Vuole il bonus offensivo. Dopo aver subìto la quarta meta, il Galles sembra aver ritrovato lo spirito iniziale. E’ di Williams la meta che riapre i giochi sul 34 -21. Si chiude all 77′ con la quinta meta francese per mano di Penaud. Punteggio finale 41 – 28, la Francia è seconda classificata del torneo.
E’ la volta di Irlanda – Inghilterra. Match troppo importante per gli irlandesi. Sarebbe il primo Grande Slam di sempre ad essere vinto in casa, per lo più contro l’Inghilterra e nel weekend di San Patrizio. E’ anche l’ultima partita di Johnny Sexton nel 6 Nazioni, nella quale diventerà il miglior realizzatore nella storia del torneo, superando anche Ronan O’Gara. E’ una partita di riscatto anche per l’Inghilterra dopo la sconfitta contro la Francia. L’Irlanda soprattutto all’inizio soffre. Il rosso a Steward, che dà una gomitata in testa a Keenan, cambia un po’ gli equilibri del match. Cosa che non fa il ritiro di Sexton, a pochi minuti dalla fine è costretto ad uscire per un problema alla coscia destra. Finisce così la sua ultima partita al Sei Nazioni, come il giocatore più prolifico del torneo (560 punti). Non incide la sua uscita perché i giochi ormai sono fatti. L’Irlanda batte l’Inghilterra 29 – 16, vince il grande Slam e lo fa in casa. Porta a casa anche, per la tredicesima volta la Triple Crown, per la vittoria con le altre britanniche.