Home CURIOSITÀ Roma femminile, tra storia e prospettive future

Roma femminile, tra storia e prospettive future

Roma femminile fermata davanti agli occhi dei propri tifosi. Al Tre Fontane la Juventus si conferma bestia nera per le giallorosse che però mantengono la vetta della classifica di Serie A Tim Vision. Oggi alle 18:45 l’occasione di rifarsi in Champions League.

L’esultanza della Roma femminile dopo un gol

Il periodo della Roma femminile: dalle stalle alle stelle e dalle stelle alle stalle

La Roma femminile ha appena attraversato un momento di forma idilliaco. Lo dimostra una striscia di otto vittorie consecutive in Serie A che valgono il primo posto in campionato; ma non solo. Nessuna sconfitta in UEFA women’s Champions League e vittoria della Supercoppa italiana. Tutto questo, però, prima dell’8 dicembre. Il giorno dell’immacolata le ragazze di mister Spugna hanno affrontato le tedesche del Wolsfurbg incappando in una sconfitta, lontane dalle mura amiche. Subito dopo, Bartoli e compagne hanno sfidato la Juventus femminile, da anni la squadra più forte del panorama calcistico italiano. Battuta d’arresto anche in campionato. Le bianconere, al Tre Fontane, superano la Roma per 4 -2. Due sconfitte nell’arco di tre giorni anche se, senza troppe conseguenze. La possibilità di passare la fase a gironi è ancora più che disponibile e il primato in classifica resiste.

Le aspettative per questa stagione sono alte, viste le premesse ma le ragazze giallorosse, in realtà, hanno già scritto la storia. A partire dal 2018, anno in cui l’A.S. Roma calcio ha acquisito il titolo della Res Roma, i risultati della squadra di calcio femminile della Capitale sono stati un crescendo. Dal quarto posto nella prima stagione (2018- 2019), confermato l’anno successivo (2019-2020), al secondo della passata annata. In allegato anche una Coppa Italia, primo trofeo alzato dalle giallorosse, superando proprio la Juventus ai rigori. Manca il campionato 2021-2022 quando la Roma si è classificata quinta (risultato falsato dall’interruzione causa pandemia). Quest’anno la rosa, già ottimo mix di giovani ed esperte, italiane e straniere, tecniche e fisiche, si è rinforzata ancora con l’arrivo di Valentina Giacinti. L’ex Milan è tra le attaccanti attualmente più prolifiche in Serie A e punta della nazionale.

PH Elena Papini

La storia è tutta da scrivere per le giallorosse ma nel cuore dei tifosi hanno già vinto

Tutti gli obiettivi sono ancora a disposizione ma raggiungerli non è certo facile. Il primo posto in classifica quest’anno, visto il nuovo format del campionato, non garantisce la vittoria del campionato. Bisogna poi vincere la seconda fase, fatta di scontri diretti tra le prime cinque. Partire più avanti delle rivali, di certo può aiutare. Potrebbe essere l’anno della consacrazione per le ragazze di mister Spugna che, dopo la vittoria in Supercoppa, mirano anche al massimo trofeo italiano e (perchè no?) a raggiungere i quarti di Champions League alla prima storica partecipazione. Per dimostrare, però, che non si tratta solo di un periodo di forma, la squadra capitolina dovrà saper reagire alle sconfitte. Già stasera alle 18 e 45 sarà messa alla prova a Latina, contro il St Pölten. Con una vittoria o un pareggio le giallorosse sarebbero automaticamente tra le migliori otto d’Europa.

Elisa Bartoli, storica capitana della Lupa, sa bene le potenzialità della propria squadra: “Non dobbiamo dimenticarci che siamo ancora prime, a più tre sulla seconda“, ha dichiarato alla fine del match contro la Juve. Aggiungendo “Il pubblico oggi è stata la cosa più bella. Ringrazio questo tifo stupendo, è una cornice meravigliosa per il calcio femminile”. Anche se al Tre Fontane la Roma non è riuscita a rompere la maledizione Juventus, il tifo risulta spesso “l’uomo” in più delle giallorosse. Lo stadio domenica ha registrato il tutto esaurito e attorno alla squadra si è creato un grande trasporto. Blog, podcast dedicati, striscioni, pullman di tifosi, e attenzione della stampa sono solo alcuni esempi. Raggiungere i livelli dei migliori club stranieri, non sembra più un sogno, grazie anche all’arrivo del professionismo.

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