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Qatar 2022, Argentina campione: Messi nell’olimpo del calcio

L’incubo si è trasformato in un sogno. Dalla sconfitta con l’Arabia Saudita alla vittoria sulla Francia in finale. Il cammino dell’albiceleste e di Messi nel Mondiale è stato un autentico tumulto di emozioni. A Qatar 2022, l’Argentina è campione del Mondo per la terza volta nella sua storia.

L'esultanza di Messi e Di Maria
L’esultanza di Messi e Di Maria

Argentina campione: il sogno albiceleste

Nel calcio ci sono gerarchie che è quasi impossibile scavalcare. Gerarchie fatte di sogni ed emozioni che i calciatori e le relative squadre, hanno fatto provare alla gente. Era questo il caso di Maradona. Un autentico totem per tutto il mondo che sembrava impossibile da scalzare dalla sua poltronissima fatta di riti religiosi e totale devozione. Messi e questa Argentina ci sono riusciti. E pensare che il cammino in Qatar non era iniziato nel migliore dei modi. La sconfitta all’esordio con l’Arabia Saudita, aveva fatto sorgere immediatamente dei dubbi sulla Scaloneta, alla luce anche del vantaggio iniziale firmato dalla Pulga. L’albiceleste però sapeva quale era l’obiettivo.

La pressione era tanta, ma la voglia di regalare agli argentini la gioia più grande dopo 36 anni era più forte di tutto il resto. Scaloni è stato tanto bravo quanto impalpabile, nel senso buono del termine. Mai sopra le righe, mai una parola fuori posto ma continue iniezioni di fiducia ai propri giocatori che sono sempre entrati in campo con gli “occhi della tigre”. La vittoria con la Francia è il coronamento di un sogno che senza El Diego sembrava impossibile da raggiungere. Messi non era un leader mormorava la gente. Troppo sensibile alle pressioni interne ed esterne. E invece no. È riuscito tramite le tante sconfitte, e quello che era l’unico successo (Copa America del 2021), a scrollarsi di dosso l’etichetta di “catalano” diventando finalmente argentino. Ha segnato nella fase a gironi, agli ottavi, ai quarti, in semifinale e anche in finale, una doppietta. Nessuno ci era mai riuscito prima. Questa finale è tutta tua Leo, te lo deve il calcio. Te lo deve il cielo.

Messi bacia la Coppa del Mondo con in mano il premio di miglior giocatore. A Qatar 2022 l’Argentina è campione per la terza volta nella sua storia

Il più grande del calcio moderno

Difficile comunque dire se questo successo basterà a superare Pele e Maradona. Di sicuro basterà a sedersi allo stesso tavolo di chi del calcio ha fatto la storia. Di sicuro basterà a porre fine all’eterno dualismo con Cristiano Ronaldo. “Messi è più forte, ma con la nazionale non combina mai niente”. Questa era la frase che ha da sempre accompagnato la sua carriera. Tecnicamente è sempre stato superiore al portoghese ma le sue qualità di leader si erano viste solo a Barcellona, la sua culla dorata visto che accanto aveva gente del calibro di Iniesta, Xavi, Eto’o, Henry e tanti altri. “Sì, ma lui è sempre stato il più forte di quella squadra”, ho sempre risposto io senza però mai convincere i suoi detrattori.

Questo successo ne certifica la incontrastata superiorità. Nell’ultimo ballo di entrambi, Cristiano Ronaldo ha visto il terreno sgretolarsi sotto i suoi piedi. Prima la separazione turbolenta con il Manchester United, poi le panchine con il Portogallo, eliminato successivamente dalla cenerentola del Mondiale, il Marocco. Messi se lo è goduto questo Mondiale. Ha chiesto e trasmesso calma quando ce n’era bisogno e ha ruggito quando la situazione lo richiedeva (partita contro l’Olanda esempio lampante). Ha zittito tutti, ma probabilmente ha zittito prima ancora la vocina nella sua testa che nel lontano 2016 lo aveva fatto allontanare dall’Albiceleste parlando di destino avverso: “Questa è la quarta finale che perdo, evidentemente non fa per me”. Il destino ti ha sorriso Leo, perché te lo meriti. Ti meriti tutte le gioie che hai fatto provare alla gente. Hai unito tutti: appassionati, “occasionali”, detrattori e odiatori. Questa coppa è la tua. Te la sei guadagnata.

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