Home STORIE DI SPORT Ora tutta Europa si è accorta del Napoli di Spalletti

Ora tutta Europa si è accorta del Napoli di Spalletti

Il Napoli vola sia in campionato che in Champions League. La banda di Spalletti sembra una macchina perfetta impossibile da fermare.

Il calcio di rigore di Zielinski in Napoli-Liverpool

Le premesse

Se dovessimo individuare la grande sorpresa del calcio europeo fino a questo punto della stagione, non potrebbe che essere il Napoli di Luciano Spalletti. Eppure la stagione napoletana non era iniziata nel migliore dei modi. La rivoluzione estiva aveva creato più di qualche malumore in particolare intorno al tecnico toscano che la BBC ha definito “il genio sottovalutato che ha ideato la rinascita del Napoli”. Il tabloid inglese ha anche ricordato come, in estate, gli era stata rubata la Panda. Un classico furto con richiesta di riscatto perché la condizione per riavere l’auto, era appunto lasciare Napoli. I tifosi, e non solo, non avevano compreso le mosse della società che ha lasciato partire a cuor leggere colonne portanti della squadra come Koulibaly, Insigne, Mertens e Fabian Ruiz

La perplessità su queste scelte era data anche dalla scelta dei sostituti acquistati da Giuntoli (direttore sportivo del Napoli). Come nuovo perno della difesa, è stato acquistato Kim, centrale sud coreano ex Fenerbahce, per sostituire Mertens invece è stato scelto Raspadori (3 gol nelle prime 3 in Champions, solo Del Piero e Ravanelli ci erano riusciti). Ma il vero punto interrogativo, trasformato in pochi mesi nel punto esclamativo più stiloso d’Europa, è Khvicha Kvaratskhelia. A prendere il georgiano all’aeroporto, non c’era nessuno. Nessun tifoso. Eppure adesso, dopo appena 3 mesi di gioco, non c’è amante del calcio che non riconosca il suo impronunciabile nome. 

La grande sorpresa della stagione: Khvicha Kvaratskhelia

Il cammino in campionato

Primo posto con 23 punti e miglior attacco con 22 gol realizzati. Numeri da capogiro. Il cammino in questa nuova stagione di rinascita aveva subito fatto presagire qualcosa di importante. Cinque gol al Verona nella prima giornata di campionato, 4 al Monza la settimana dopo. Poi due stop consecutivi contro Lecce (1-1) e Fiorentina (0–0), in quella che potevano far sembrare questa, un’annata come tutte le altre. Ma da lì in poi, il Napoli non si è più fermato. Sono arrivate le vittorie all’Olimpico contro la Lazio (2-1), a San Siro contro il Milan (2-1), oltre poi a Spezia, Torino, Cremonese e Bologna nell’ultima giornata. 

Un cammino sin qui sontuoso con tante luci e nessuna ombra. Spalletti non ha rivitalizzato solo la squadra, ma anche tutto l’ambiente. Ha blindato la difesa grazie al rendimento da top player del nuovo arrivato Kim e le prestazioni super di Meret, ad un passo dall’addio in estate. Ha trasformato il centrocampo in una macchina perfetta. Un mix di corsa, forza ma soprattutto qualità. Lobotka sembra esser diventato il miglior Pizarro di spallettiana memoria, Anguissa, arrivato dal Fulham per “due fiorini”, è uno dei centrocampisti box to box più forti in circolazione. E poi c’è Zielinski che dopo un’annata non particolarmente fortunata lo scorso anno, è tornato a dettare i tempi nella metà campo azzurra. 

Esultanza dopo un gol in Champions del Napoli di Spalletti

Il cammino in Europa

Primo posto nel girone con 12 punti e miglior attacco di tutta la competizione con 17 gol realizzati. Un copione che si ripete anche in Champions League. Tutta Europa si sta accorgendo della perfezione tattica e tecnica dell’armata Spalletti, anche Schreuder, allenatore dell’Ajax, ultimo avversario in Europa: “Abbiamo giocato una delle partite migliori, ma loro sono davvero forti”. Poi alla domanda sulle possibilità degli azzurri di arrivare in fondo alla competizione, Schreuder ha riposto così: “È la migliore squadra che ho affrontato negli ultimi anni, la finale è lontana ovviamente, ma fisicamente e tecnicamente il Napoli è molto forte ed ha delle possibilità, avendo recuperato anche Osimhen”.

Gli ottavi di finale sono ormai conquistati con due giornate d’anticipo, cosa che gli permetterà di concentrarsi ancora di più sul campionato, almeno fino alla pausa di novembre. Spalletti ha recuperato anche Osimhen che nelle idee societarie di inizio anno, avrebbe dovuto essere la punta di diamante della squadra. Il Napoli sembra una macchina perfetta e Spalletti sembra essere riuscito a limare quegli atteggiamenti che in passato lo hanno penalizzato. Le sue squadre sono sempre partite bene ad inizio campionato, salvo poi sgonfiarsi con il passare delle giornate. Ma questo Napoli, sembra tutt’altro che un fuoco di paglia. 

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