Mondiali Sci di fondo: tripletta Norvegia

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Krueger, Klaebo e Roethe, i tre norvegesi fanno incetta di medaglie nella 30km di skiathlon. I Mondiali di Sci di fondo iniziano al meglio per la Norvegia. A Krueger, dopo la medaglia olimpica, va anche l’oro mondiale. Per Klaebo un atro ‘metallo prezioso’, che si aggiunge all’oro della gara d’esordio.

La partenza delle 30km skiathlon (fonte OA Sport)

A Planica al via la 54° edizione dei Mondiali di Sci di fondo. È subito dominio Norvegia

Chi ama gli sport invernali lo sa, febbraio è il mese dei Mondiali. Tra sci alpino, biathlon, salto con gli sci e fondo, i tornei internazionali si alternano a raffica in queste settimane. Adesso è la volta dei Mondiali di Sci di fondo. Dopo la rassegna 2021, tenutasi a Oberstdorf in Germania, l’edizione attuale si sta svolgendo a Planica in Slovenia. Tutto iniziò nel lontano 1924 a Chamonix in Francia, per poi proseguire ininterrottamente fino ad oggi. Agli albori, la competizione si svolgeva di anno in anno, poi, a partire dal 1940, si è scelta la cadenza biennale. Nel corso delle edizioni, si sono aggiunte specialità una dietro l’altra, fino ad arrivare al format attuale. In questo 54esimo Mondiale, 12 saranno i titoli in palio e quindi 36 le medaglie da assegnare. Tra sprint, freestyle, staffette, distanze lunghe e gare a squadra, il programma è molto ricco.

A sfidarsi le migliori Nazionali in circolazioni, ma già una su tutte sembra aver spiccato il volo. Stiamo parlando dell’invincibile Norvegia, che dopo il dominio in Coppa del mondo e nel Tour de Ski, si appresta a stravincere anche questo Mondiale. L’inizio è stato subito incoraggiante con la vittoria del cannibale Kalebo nella Sprint tecnica classica, ma è nello skiathlon che si è vista tutta la potenza norvegese. Una gara perfetta dei ‘ragazzi norge’, che hanno bruciato il tracciato di Planica, comandando la gara per tutti i 30 km. Dominio assoluto della Nazionale norvegese che piazza 4 atleti nei primi 5 posti. Insomma, agli atleti nordici vanno oro, argento, bronzo e medaglia di legno. Si sono presi tutto. L’ordine d’arrivo è più che chiaro: sul gradino più alto del podio si piazza il campione olimpico di skiathlon Simen Krueger, 2° Johannes Klaebo e 3° Sjur Roethe. Subito dopo un altro fenomeno, Paal Globerg.

Klaebo taglia il traguardo per primo nella gara sprint (fonte Eurosport)

Klaebo schiacciasassi, oro e argento in due gare. Italia non ancora pervenuta

Un’accademia perfetta, quella norvegese, da sempre votata allo Sci di fondo, che in questi ultimi anni sta dimostrando una superiorità schiacciante. Una ventina di stagioni fa, la sua superiorità non era ancora sbocciata, infatti in quel periodo si ricordano le vittorie di Nazionali come Svizzera, Austria, Germani e Russia, si, proprio quella Russia che da questi Mondiali è stata esclusa per i noti fatti legati al conflitto in Ucraina. La crescita del movimento sciistico norvegese, quindi, è venuta fuori in modo graduale, con costanza, programmazione e attenzione verso le nuove generazioni. Così facendo, la generazione d’oro ‘norge’ è letteralmente esplosa e ad oggi sembra non avere rivali. Tra ‘fuoriclasse fondisti’ come Krueger e Golberg, chi ruba a mani basse la scena è Johannes Klaebo. Il ‘biondino’ classe ’96 è un autentico schiacciasassi, capace di dominare gare sprint, staffette, tappe ad inseguimento e lunghe distanze. Basti pensare che in questi Mondiali di Sci di fondo, all’esordio ha stravinto lo sprint da 1,5Km, poi ha strappato un meritato argento nella 30km di skiathlon.

Guardando anche alla stagione che sta portando avanti in Coppa del mondo, Klaebo sembra avere le stimmate dell’atleta in grado di entrare nella leggenda. E, invece, come se la passa l’Italia? Dopo le prime due gare, per niente bene. Facciamoci a capire, con i colossi norvegesi è molto difficile competere, però si pensava che gli azzurri potessero almeno piazzarsi tra i primi 10, invece, ad oggi così non è. Nello sprint, i nostri non si sono qualificati per le finali, fermando la loro corsa ai quarti. Il faro della Nazionale, Fede Pellegrino, è sembrato non in piena forma. Aveva l’obbiettivo di migliorare il 12esimo posto di qualche anno fa, ma non ci è riuscito e i compagni di squadra come Mocellini e De Fabiani non hanno fatto meglio. C’è da dire però, che queste, non sono le gare di Pellegrino, infatti, l’altoatesino sta aspettando la staffetta maschile e lo sprint a coppie. Guardando alla 30km di skiathon, il migliore tra gli italiani è stato Giandomenico Salvadori 26esimo. C’è da rimboccarsi le mani Italia per raggiungere il podio.

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