Dai dilettanti allo stage in Nazionale: la scalata di Matteo Brunori

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La carriera di un calciatore spesso può cambiare in un attimo e aprire nuove e inaspettate occasioni. È quello che è successo a Matteo Luigi Brunori. L’attaccante italo-brasiliano ha fatto la grande scalata nel calcio professionistico, partendo dai dilettanti e arrivando a conquistare la piazza di Palermo. A coronamento di questa sua audace corsa, Brunori ha, di recente, ricevuto la convocazione del c.t. Roberto Mancini per lo stage a Coverciano con la Nazionale.

Gli inizi di Brunori: caduta tra i dilettanti e ritorno tra i pro

Quello di Matteo Brunori non è stato il canonico percorso di un calciatore, ma una strada alternata da picchi e momenti di buio. L’attuale attaccante del Palermo nasce a Macaé, in Brasile, da genitori italiani e all’età di un anno si trasferisce proprio nel Belpaese, precisamente in Umbria. La sua carriera prende forma nel Foligno, squadra con cui Brunori inizia il percorso giovanile, fino a giocare la sua prima gara tra i professionisti nel 2011. La Reggiana lo preleva nel 2013 ma il suo talento fatica ad emergere così come nella successiva esperienza alla Pro Patria. La strada per diventare un calciatore di alto livello comincia a farsi tortuosa per Matteo, tanto che, qualche tempo dopo l’attaccante italo-brasiliano riparte dai dilettanti: “È stato uno dei momenti più difficili della mia carriera”, sottolineerà in seguito.

Brunori ha fatto i conti con la vita reale: “Ho dovuto cercare un lavoro perché solo col calcio dilettantistico era impossibile andare avanti. Mi sono rimboccato le maniche ma in quel momento vedermi di nuovo professionista era difficile. Quando tocchi il fondo capisci veramente cosa vuoi fare nella vita. Io volevo solo diventare calciatore”. Così ha raccontato quel momento a DAZN Talks. L’attaccante classe ’94 riparte dal Petrignano, in Eccellenza dove colleziona 40 gol in 33 presenze. Passa per Messina e Villabiagio dove vince la classifica cannonieri della Serie D con 23 reti. Daniele Faggiano, ai tempi direttore sportivo del Parma, ha l’intuizione di riportarlo tra i professionisti, girandolo in prestito all’Arezzo: è quello il punto di svolta della carriera di Brunori. L’anno successivo veste la maglia del Pescara, in Serie B, dove trova poco spazio. Durante il mercato di gennaio è la Juventus a credere in lui, facendolo giocare in U23. Brunori risponde presente realizzando un gol pesantissimo in finale di Coppa Italia Serie C contro la Ternana. È da qui che ha inizio la sua vera scalata nel calcio che conta.

Brunori conquista Palermo, Mancini lo chiama in nazionale

L’attaccante classe ’94 vive una stagione in prestito alla Virtus Entella che non si rivela entusiasmante, ma ormai è nel calcio che conta e trova il modo di rimanerci. Nell’agosto 2021 sceglie di rispondere alla chiamata del Palermo, ripartendo dalla Serie C con una squadra ambiziosa. La scelta si rivela quella giusta: Brunori vive una stagione strepitosa in cui realizza 29 gol tra stagione regolare e playoff che lo consacrano capocannoniere di tutti i campionati professionistici italiani. Contro ogni pronostico, il bomber venuto dal basso trascina i rosanero alla promozione in Serie B, segnando il rigore decisivo contro il Padova e diventando il nuovo re del Renzo Barbera. A fine stagione torna alla Juventus ma il City Football Group, che nel frattempo ha acquistato il Palermo, decide di riportarlo subito in Sicilia. In molti si domandavano se avesse potuto ripetersi in una lega molto competitiva come la Serie B, abitata da piazze molto prestigiose. Brunori decide subito di sciogliere ogni dubbio, segnando alla prima giornata contro il Perugia.

Ad oggi, dopo la conclusione del girone d’andata e l’inizio del girone di ritorno, è sul podio dei cannonieri del campionato con 10 gol in 20 partite (secondo dopo Cheddira). È lui che quest’anno sta tenendo a galla il Palermo in un mare difficile da attraversare, dando speranza alla piazza rosanero. I suoi sforzi sono stati ripagati e poche settimane fa il c.t. Roberto Mancini lo ha convocato per lo stage con la Nazionale. Un traguardo prestigioso per un ragazzo che fino a qualche anno fa aveva toccato il fondo. Un calciatore che ha pensato concretamente di dover fare altro nella vita per andare avanti e che, invece, è tornato a calcare palcoscenici importanti da protagonista, guadagnandosi la chiamata dell’Italia. La stagione di Brunori è ancora lunga con tanto da dire, ma il suo cammino è un inno a non smettere mai di credere nel proprio sogno.

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