Non chiamatele più Farfalle, il diktat delle azzurre della ginnastica ritmica è questo. Troppo facile dire che le ali siano state spezzate, c’è altro. Lo scandalo ginnastica ha conseguenze enormi, anche a livello di immagine.
È finita davvero l’epoca delle Farfalle della ritmica?
Nel 2004, ai Giochi Olimpici di Atene la squadra azzurra di ginnastica ritmica vinceva l’argento. Un risultato storico che portò alla creazione del soprannome Farfalle per indicare il gruppo. Leggiadre ed eleganti, senza ali, ma con la capacità di volare con gli attrezzi. Da un paio di mesi quella leggerezza sembra però essere venuta meno. Il motivo è dato dal fatto che si è parlato più delle vicende giudiziarie (con l’indagine per presunti abusi fisici e psicologici) che di sport. Qualche settimana fa la capitana Alessia Maurelli ha così comunicato, con un post, scelta poi condivisa dalle compagne di squadra, la decisione di rinnegare il proprio soprannome.
“L’era delle “Farfalle” NATA giornalisticamente ad Agosto del 2004, MUORE dopo 18 anni sempre giornalisticamente a Novembre 2022.
La rottura è dolorosa ed irreversibile, dato sopratutto il peso insostenibile di un collegamento diretto e ormai mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro stesso ideale di libertà.
L’attuale e futura Squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Ritmica non si riconoscerà MAI PIÙ con il soprannome FARFALLE”.
Una presa di posizione, un segno di protesta per quanto sta accadendo. A oggi l’accademia di Desio è stata commissariata e la D.T Emanuela Maccarani è stata sollevata dall’incarico ma continua ad allenare il gruppo di Farfalle della ritmica, bronzo a Tokyo 2020.
Nessuna delle atlete della Nazionale ha denunciato abusi. Nessuna si è realmente espressa sulla vicenda o ha concesso interviste. Comprensibile visto che in primis le azzurre rimangono atlete che dovrebbero pensare solo ad allenarsi. Dall’altro lato, però, è davvero giusto ripudiare una parte della propria identità? Le Farfalle, che si sono sempre reputate delle guerriere, vogliono smettere di lottare? Non sarebbe meglio rispondere solo sul campo? Del resto a oggi i fatti dicono che l’allenatrice che le ha sempre guidate è indagata e finché la situazione non verrà chiarita sarebbe giusto aspettare i fatti. Le ormai ex Farfalle hanno sempre cercato, giustamente, di tutelare la loro libertà ma a quella delle ex colleghe che hanno denunciato chi ci pensa? Forse come è giusto che sia dato il beneficio del dubbio alla Maccarani bisognerebbe darlo anche a loro.
E ora? Si riparte dalla pedana, i prossimi impegni
La cosa migliore da fare è continuare a lavorare in pedana e ripartire. La squadra Nazionale di Ritmica è composta dalla capitana Alessia Maurelli con Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean e Laura Paris, nel team da un anno.
Ai campionati del Mondo di Sofia 2022 le azzurre, a sorpresa, hanno steccato nell’all around mancando il pass per Parigi 2024 che diventa inevitabilmente l’obiettivo dell’anno. Una nuova occasione, che deve essere sfruttata per non rischiare di arrivare con troppe incertezze a ridosso dell’evento, sarà offerta dai Mondiali di Valencia, dal 23 al 27 agosto. Tra le altre manifestazioni, gli Europei di Baku dal 17 al 21 maggio. Da non dimenticare, a livello societario, le tappe di Serie A con la Final Six che assegnerà gli scudetti il 29-30 aprile e infine i Campionati Italiani Assoluti a Folgaria nel weekend del 9-11 giugno.
Tante, come sempre anche le tappe di Coppa del Mondo di specialità tra cui quella di Milano in programma dal 21 al 23 luglio.