Gavi ragazzo d’oro. Premio meritato?

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Parliamoci chiaro, valorizzare i giovani, dargli spazio e responsabilizzarli è l’aspetto più nobile e significativo del calcio moderno. In Italia, si sa, su questo non siamo bravi, vorremmo cambiare la tendenza, ma i risultati non sono incoraggianti. All’estero, invece, i giovani calciatori sono il fulcro, attorno a loro si costruiscono le squadre. Il Barça con Gavi sta facendo proprio questo. Da talento stellare della ‘masia’, il 18enne spagnolo, in un anno, è diventato ‘Gavi ragazzo d’oro’, arrivando a conquistare l’ambito Golden Boy. Ma è stato veramente l’under 21 più forte del 2022? Musiala e Bellingham ce li siamo dimenticati?

Gavi ragazzo d'oro
Gavi esulta con la maglia del Barcellona

Dagli oltre 100 gol nelle giovanili a padrone del centrocampo. Premio meritato?

Partiamo da questo presupposto: parlando in gergo calcistico, Gavi è davvero ‘forte’. Un ragazzo che a 18 anni si prende, senza patemi d’animo, le chiavi del centrocampo di Spagna e Barcellona, come vuoi chiamarlo se non ‘fenomeno’? Pablo Martín Páez Gavira, questo il vero nome all’anagrafe, ha saltato a piè pari tutte le formazioni under, sia dei blaugrana che della nazionale, esordendo, ancora minorenne, in prima squadra. Sicuramente, molti si ricorderanno il suo esordio con la Spagna in Nations League a San Siro contro l’Italia. Partita dominata da ‘Gavi ragazzo d’oro’ di fronte al suo idolo Verratti. E con il Barça? Dopo gli oltre 100 gol nell’under 16, giocando sempre sotto età, arriva a dominare al fianco di Busquets, De Jong e del quasi coetaneo Pedri, con una personalità quasi innaturale. Golden Boy meritato, quindi? Potremmo dire di sì, ma ci sono alcune considerazioni da fare.

Il premio, istituito nel 2003 da Tuttosport ed assegnato al miglior under21 in circolazione, nel 2022 vedeva molti giovani in gara, come Musiala del Bayern o Bellingham del Dortmund. Tra questi Gavi l’ha spuntata, confermando il suo talento. Eppure, guardando statistiche e numeri, lo spagnolo non sembrerebbe il migliore. Sì personalità, intelligenza tattica e qualità di Gavi sono palesi, ma occorre anche dire che il 18enne blaugrana ha trovato poca concorrenza nella rosa del Barça nell’ultima stagione e mezza. Nel centrocampo raffazzonato di Koeman e Xavi, Gavi ci ha sguazzato, spalleggiato da Busquets, Pedri e De Jong, tuttavia le lacune di questo reparto si sono viste tutte. Docet eliminazione dall’Europa-League e Campionato chiuso a -13 dal Real. Insomma, ‘Gavi ragazzo d’oro’ si è preso il Barça, ma lo ha fatto in un momento di forte carestia di talenti, dove era più facile mettersi in mostra, a differenza di gente come Musiala e Bellingham che, invece, hanno dovuto scalare gerarchie a suon di gol e prestazioni altisonanti.

Gavi ragazzo d'oro
A sinistra Musiala con la maglia del Bayern Monaco, a destre Bellingham con quella del Borussia Dortmund

Prima Pedri poi Gavi, la moda Barça offusca gli altri giovani. Non è l’unico ragazzo d’oro. Lo meritavano altri?

Come fu per l’ultimo Pallone d’oro assegnato a Messi, anche il Golden Boy di Gavi ha fatto discutere. Non poche le polemiche, come quella di Nagelsmann: “Sia Musiala che Bellingham hanno disputato una stagione migliore rispetto a Gavi. Entrambi sono superiori”. La storia del ragazzo prodigio emerso dalla ‘cantera’ piace al pubblico, ma guardando statistiche europee e nazionali, emerge come i due giovani della Bundesliga abbiano disputato stagioni migliori. Senza considerare i palmares, decisamente più ricchi rispetto a Gavi, sia Musiala che Bellingham risultano essere più decisivi dello spagnolo. Il calciatore del Dortumnd è un vero totem del centrocampo, capace di giocate alla Pogba, ma anche di contrasti alla Vieira. Si fa sentire in ogni zona del campo, entrando sempre più spesso nel tabellino dei marcatori. Nell’attuale Champions League, per lui già 4 gol in altrettante presenze, per Gavi, invece, solo tante sverniciate da parte di Barella.

Fa da eco il talento del Bayern Musiala, giocatore fantasioso, con le stigmate dell’autentico numero 10. A soli 19 anni, ha già all’attivo molti trofei, tra cui anche una Champions e si è preso la scena nella squadra bavarese. Con costanza e impegno, ha rubato il posto a gente come Muller, Coman, Gnabry e Sanè, facendo vacillare anche il sempre titolare Goretzka. Musiala è il presente e futuro del Bayern e a differenza di Gavi, ha dovuto scansare una concorrenza d’élite prima di prendersi il posto da titolare a suon di gol e giocate da applausi. Capace di mettere a segno ben 9 gol e 8 assist in soli 2 mesi di Campionato, senza contare le 10 reti dello scorso anno, forse, Musiala è il vero ‘Ragazzo d’oro’ di questo 2022, considerando anche che il Golden Boy spagnolo ne ha messi a segno solo 2 in un anno intero.

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