A Indian Wells il re è Alcaraz. Oggi parte il Miami Open

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Alcaraz inarrestabile vince a Indian Wells diventando il numero 1 al mondo. Djoko spodestato dopo 380 settimane da primatista. Intanto il Double Sunshine non sembra così impossibile per l’iberico che in semifinale potrebbe rincontrarsi con Sinner. L’italiano da inizio anno è salito di 4 posizioni.

Indian Wells è di Alcaraz

Il tennis ha un nuovo campione, quei marziani che tanto piacciono agli appassionati. Si chiama Carlos Alcaraz. E’ lui a vincere ad Indian Wells, ma c’è di più. A nemmeno 20 anni si prende il trono del tennis mondiale detenuto da Novak Djokovic, diventando ancora una volta il numero 1 al mondo. Con Indian Wells ha vinto il terzo Masters 1000 e ottavo torneo della sua carriera, in un match contro Daniil Medvedev, battuto dall’iberico in due set 6 – 3 6 – 2, in solo 70” di gioco. Ha arrestato la furia del russo che non perdeva da 19 partite e 3 tornei: Medvedev è reduce dalle vittorie a Dubai, Doha, Rotterdam. Niente poker per lui ma visto il dominio inarrestabile dello spagnolo, può non avere rimpianti.

Ecco alcuni cenni storici: nel 2005 apparì per la prima volta il nome di un certo Rafa Nadal in vetta alla classifica ATP, Alcaraz aveva appena due anni. Ora, dopo ben 912 settimane, Nadal esce dalla top10 mondiale e Djoko interrompe (per ora) a 380 il conto delle settimane da primatista. Un bel colpo che ne porta dietro altri ancora più grossi. Per mantenerlo a lungo, Alcaraz dovrà però vincere a Miami bissando il successo dello scorso anno, tentando il Sunshine Double che solo in dieci nella storia hanno realizzato. L’ultimo fu Roger Federer nel 2017. Comunque, la situazione generale della classifica dopo il master californiano vede Sinner all’11esimo posto nel mondo, a 50 punti dalla top10. In effetti la semifinale lo ha fatto salire oltre che rappresentare un riscatto per la settimana amara degli italiani in California. Infatti, Musetti e Berrettini rimangono stabili nei loro, rispettivamente 21esimo e 23esimo posti.

Miami Open, al via domani

Ma non facciamo in tempo a goderci il grande tennis ad Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida all’Hard Rock Stadium, la casa della squadra di football americano Miami Dolphins. Il master che vedremo a Miami sarà sulla falsa riga di quello visto in California. Saranno due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello. E anche grandi assenti, gli stessi di Indian Wells: Rafa Nadal che, infortunato, tornerà a Montecarlo, e Novak Djokovic, assenza dovuta alla mancata vaccinazione da parte del serbo. Gli altri top ten ci sono tutti. A guidare il tabellone sarà ovviamente Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più un basso c’è l’altro finalista insieme allo spagnolo: Medvedev.

Al via anche cinque italiani: in prima fila tra gli azzurri Jannik Sinner, reduce dalla settimana californiana da cui è uscito in semifinale proprio contro Alcaraz. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini, eliminato ai quarti del challenger di Phoenix, e poi Lorenzo Musetti. Per i due non è un bel momento. Lorenzo Sonego e Fabio Fognini chiudono la pattuglia azzurra degli ammessi. Resi noti i sorteggi del secondo mille di stagione, Musetti e Berrettini sono nella parte bassa del tabellone, mentre Sonego debutterà contro l’ex n. 3 al mondo Dominic Thiem. Mentre, dopo la semifinale di Indian Wells, le strade di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz potrebbero incrociarsi ancora. Sinner incontrerebbe il numero 1 al mondo in una ipotetica semifinale. L’altoatesino debutterà contro il serbo Djere o un qualificato, poi un possibile terzo turno con Dimitrov. Sulla sua strada anche Rublev con cui potrebbe giocarsi un ottavo. Per Fabio Fognini il debutto sarà contro il francese Constant Lestienne, n. 60 ATP. Tra loro non ci sono precedenti. 

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