Tennis: è irrispettoso non lasciare alcun game all’avversario?

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La sfida di Monte-Carlo tra Lorenzo Musetti e Luca Nardi, terminata con il punteggio di 6-0 6-0, ha riaperto il tema del rispetto dell’avversario nel tennis. Bisognerebbe lasciar vincere almeno un game al rivale?

Tennis rispetto dell'avversario Musetti

Musetti: un derby dominato, poi le polemiche social

Non è stata una prima parte di stagione positiva quella di Lorenzo Musetti. L’azzurro, che sembrava avviato verso la top 10 dopo un’ottima seconda parte di 2022, era entrato in una spirale negativa che lo ha portato a perdere cinque partite consecutive tra febbraio e marzo. A Marrakech, due settimane fa, si era finalmente visto qualche segnale di ripresa. Poi, a Monte-Carlo, è arrivato il primo vero acuto della stagione. Tre partite vinte consecutivamente contro Miomir Kecmanovic, Luca Nardi e soprattutto il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Un successo, quello ottenuto contro il serbo, che lo ha definitivamente allontanato dalla crisi in cui sembrava essere piombato. Pazienza se poi è arrivata la sconfitta nei quarti contro Jannik Sinner, Lorenzo il suo torneo lo aveva già vinto in precedenza.

E’ stata però la seconda partita, ossia il derby vinto contro Nardi, a creare più di qualche polemica, soprattutto sui social network. Musetti è rimasto concentrato dal primo all’ultimo punto contro un avversario in netta difficoltà che faceva fatica a esprimere un livello di tennis accettabile per poter tenere il ritmo di Lorenzo. E’ finita 6-0 6-0 per il tennista di Carrara, a cui è stato rimproverato di non aver rispettato il suo rivale. In primis, Musetti avrebbe dovuto lasciar vincere un game a Luca; inoltre, Lorenzo ha accompagnato con un urlo liberatorio l’ultimo punto della partita, esultando in maniera convinta. Secondo qualcuno, un atteggiamento scorretto al termine di un incontro dominato in quel modo. Ma sarebbe stato davvero più rispettoso non impegnarsi al massimo, concedendo un game sul finire del match, e non esultare per la vittoria?

Tennis rispetto dell'avversario

Come bisognerebbe comportarsi per mostrare rispetto?

E’ un tema che ha sempre creato opinioni discordanti, quello del rispetto dell’avversario, non solo nel tennis ma anche in altri sport. Qual è il comportamento corretto da avere nei casi in cui ci sia una differenza palese tra un giocatore (o squadra) e un altro? Secondo alcuni, è irrispettoso andare a “infierire” su un rivale nettamente più debole, demoralizzandolo con un risultato troppo severo. Quindi, una volta ottenuto un vantaggio abbastanza consistente, bisognerebbe cercare di fermarsi, cosa che può comunque essere fatta solo negli sport a tempo. Non nel tennis, dove il match termina al raggiugimento di un determinato punteggio. Di conseguenza, l’unica possibilità è quella di perdere un game volontariamente. Una scelta che, oltre (probabilmente) a non dare alcuna soddisfazione all’avversario – un game ottenuto sul 6-0 5-0 o sul 6-0 4-0 potrebbe essere percepito dallo stesso giocatore come un “regalo” – porta con sé dei rischi.

In passato, infatti, non sono mancate vittorie in rimonta da situazioni che sembravano compromesse. L’ultimo caso che ha fatto il giro del mondo è stato quello avvenuto nel 2019 in un torneo ITF giocato a Sunderland. La britannica Tara Moore riuscì a recuperare uno svantaggio di 0-6 0-5 e 30-40 prima di imporsi con lo score di 0-6 7-6 6-3 contro la francese Jessika Ponchet. E’ probabile che in quel caso la tennista d’oltralpe non abbia regalato alcun game alla rivale (anche perché arrivò al match-point per il doppio 6-0) ma ovviamente nessuno può saperlo. In ogni caso, possibili rischi a parte, appare davvero difficile pensare che un tennista battuto per 6-0 6-1 possa essere più felice di uno che ha perso 6-0 6-0. E allora impegnarsi al massimo potrebbe diventare l’unico modo per rispettare l’avversario.

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