Sul circuito thailandese il pilota della Ducati vince entrambe le gare lunghe. Razgatlioglu, vincitore della Superpole Race e due volte secondo, riesce comunque a non perdere terreno in classifica. Oncu e Caricasulo si spartiscono i successi in Supersport
Due vittorie per Bautista, che conferma la sua leadership
A Phillip Island, nel primo round della stagione, Alvaro Bautista aveva dominato, vincendo tutte e tre le gare e mettendo immediatamente in mostra la sua superiorità. A Mandalika, in quella che è stata le seconda tappa del WSBK 2023, le cose non sono andate molto diversamente. Lo spagnolo della Ducati ha vinto le due gare lunghe del week-end, dimostrando come, soprattutto sul passo gara, al momento nessuno sia in grado di tenere il suo ritmo. Tuttavia, la caduta del World Champion 2022 nella Superpole Race, ha permesso a Toprak Razgatlioglu di limitare i danni. Il turco, secondo sia in Gara-1 che in Gara-2, ha infatti vinto la gara “breve”, riuscendo in questo modo a guadagnarne un paio di punti sul rivale nell’intero round thailandese. Con cinque vittorie nelle prime sei gare dell’anno, Bautista ha comunque un vantaggio in classifica 37 punti sul suo principale avversario.
Come già avvenuto in Australia, è stata molto deludente la prova di Jonathan Rea. Il sei volte campione del mondo continua a soffrire l’inferiorità tecnica della sua Kawasaki che appare sempre più importante rispetto a Ducati e Yamaha. Il sei volte campione del mondo ha messo a segno il giro più veloce nella Superpole Race, ma un nono posto, un quarto (proprio nella gara corta) e una caduta sono troppo poco per un pilota del suo livello. E per il nordirlandese c’è un dato preoccupante: l’anno scorso dodici podi su dodici in Superpole Race (l’unico a riuscirci), in questo avvio di stagione due volte su due fuori dalla top 3. Per un Rea in difficoltà, c’è un Andrea Locatelli in grandissima forma. L’italiano della Yamaha, che era andato via da Phillip Island con il secondo posto in classifica, in Thailandia è stato terzo, secondo e quinto nelle tre frazioni.
Primo podio per Vierge. Oncu e Caricasulo vincitori in Supersport
A Mandalika è arrivato anche il primo podio in carriera in Superbike di Xavi Vierge. Lo spagnolo della Honda, alla sua seconda annata nel campionato delle derivate di serie, ha ottenuto un terzo posto in gara-2 dietro al duo Bautista-Razgatlioglu, ed è ora settimo nella graduatoria generale. Sfortunato invece il week-end di Michael Ruben Rinaldi, che nella seconda manche avrebbe forse potuto giocarsi la vittoria senza la bandiera rossa che ha costretto i piloti ad un nuovo start. L’italiano aveva infatti preso la leadership con un buon vantaggio (oltre i due secondi) sugli inseguitori prima della ripartenza, che ha di fatto annullato tutti i distacchi che si erano creati. Alla fine Rinaldi si è dovuto accontentare del quarto posto – anche a causa di un “lungo” all’ultimo giro, mentre era secondo – dopo una caduta in gara-1 e la settima piazza della Superpole Race.
Passando al capitolo Supersport, il secondo round ha confermato l’equilibrio tra i diversi costruttori che si era visto all’esordio della nuova stagione. Nicolò Bulega, che in Australia aveva vinto entrambe le gare, ha mantenuto la vetta della classifica grazie ai piazzamenti (quinto e terzo) ottenuti a Mandalika. I vincitori sono stati Can Oncu in gara-1 (primo successo in carriera nella categoria) e Federico Caricasulo in gara-2. Per l’azzurro del team Althea Racing è la prima affermazione sulla Ducati Panigale V2 dopo le sei vittorie del triennio 2017-2019 ottenute sempre sulla Yamaha R6. Bravo Stefano Manzi, secondo nella gara di domenica e ora primo inseguitore di Bulega nel mondiale. Buona anche la prestazione di Marcel Schrotter, quarto e quinto sulla sua MV Agusta. Classifica molto corta, con sei piloti racchiusi in 31 punti. Saranno probabilmente i round europei a stabilire le gerarchie in un campionato ancora aperto a tutte le possibilità.