Nel primo week-end della nuova stagione, Alvaro Bautista domina, vincendo le tre gare sul circuto australiano. La Ducati fa cinque su cinque, grazie anche ai due successi in Supersport di Nicolò Bulega.

Tripletta di Bautista, niente da fare per Rea e Razgatlioglu
Nel finale del 2022, più che delle prestazioni in pista, in Superbike si era molto parlato di un possibile cambio di regolamento. Il dominio di Alvaro Bautista aveva portato all’ipotesi dell’introduzione di un peso minimo moto-pilota per bilanciare le prestazioni della Ducati e delle altre moto. Apparentemente, la Panigale V4R guidata dallo spagnolo era troppo superiore rispetto alle altre contendenti, favorita anche dalle caratteristiche fisiche di Alvaro, leggerissimo rispetto a molti dei suoi colleghi. Alla fine non se ne è fatto nulla e tutto è rimasto come prima. Forse, dopo il week-end di Phillip Island che ha aperto la nuova stagione, qualcuno si starà mangiando le mani. Il dominio di Bautista è stato impressionante: tre vittorie senza che alcun avversario sia stato in grado di impensierirlo. Ma sono anche i due secondi posti di Michael Ruben Rinaldi a far riflettere sulle diverse prestazioni delle moto in pista.
Rinaldi, che nella scorsa stagione aveva ottenuto come migliori risultati proprio due secondi posti (ma in tutta la stagione), nel 2023 ha già pareggiato quel bottino con un solo round disputato. E’ questo, probabilmente, il dato più sorprendente del week-end. Dopo una prima manche caratterizzata dalla pioggia, in cui l’italiano non è riuscito ad andare oltre il quattordicesimo posto, nelle altre due gare l’azzurro non ha avuto problemi a “salutare” tutti gli avversari (Bautista escluso). Sia in Superpole Race che in gara-2, Rinaldi ha chiuso molto distante da Bautista, ma anche con un bel vantaggio sul terzo classificato, senza dover lottare per ottenere quelli che restano comunque due ottimi piazzamenti. Sembra quindi che questa Ducati sia in grado di dominare ancora di più rispetto allo scorso anno, e non è una bella notizia per gli altri. In particolare per Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, che non hanno potuto fare nulla.

Grandissimo Locatelli. Bulega fa “doppietta” in Supersport
Il round di Phillip Island, oltre alla superiorità della Ducati, ha però fatto anche risorgere un Andrea Locatelli che aveva attraversato un’annata difficile nel 2022. L’italiano della Yamaha è andato via dall’Australia con il secondo posto in classifica, grazie a un quarto, un quinto e un terzo posto nelle tre gare del week-end. I 34 punti totalizzati, gli permettono di precedere in graduatoria la coppia formata Rinaldi e Rea (31). Il nordirlandese, velocissimo in gara-1 sul bagnato (secondo posto e giro più veloce) ha poi sofferto sull’asciutto (settimo e ottavo). Quinto in classifica, e primo dei piloti “Indipendent”, è Axel Bassani (25), seguito da Razgatlioglu (23), steso da Alex Lowes in gara-2 dopo due terzi posti. Abbastanza deludente la prestazione del debuttante Dominique Aegerter. Lo svizzero, dominatore della Superport negli ultimi due anni, ha portato a casa il giro più veloce nella Superpole Race, ma ha totalizzato appena 12 punti.
Se la Superbike è stata caratterizzata dal dominio della Ducati, non è andata diversamente in Supersport. Nicolò Bulega, sulla Panigale V2 del team Aruba Racing, ha infatti vinto entrambe le gare di Phillip Island. Dopo aver dominato nei test invernali, il pilota italiano – che prima dell’Australia aveva vinto una sola gara in un campionato mondiale, nel CEV 2015 – sembra essere il principale canditato per il titolo nel 2023. Grandissima prestazione anche per Nicholas Spinelli, alla sua seconda partecipazione in carriera nella categoria. Secondo nella prima manche, il pilota della Yamaha R6 si è ritirato in gara-2 dopo una caduta. Fantastico anche il week-end dell’altro italiano della Yamaha (team Ten Kate Racing), Stefano Manzi, sesto e secondo nelle due frazioni, che è ora il primo inseguitore di Bulega nella graduatoria. Terzo in classifica è Marcel Schrotter (MV Agusta), settimo e quarto al traguardo.