Un altro scandalo, l’ennesimo, sta infangando il calcio italiano. A pioggia più settori e figure sembrano coinvolti. Dopo Totonero anni ’80, calciopoli, le partite truccate del 2011 ed altri episodi, il pallone ci è cascato di nuovo. Di spicco i nomi indagati per scommesse: Tonali, Zaniolo e Fagioli. A fare da cornice siti illegali di betting, bagarini di dubbia provenienza ed account falsi dal darkweb. Scommessopoli l’ennesimo imbroglio all’italiana.
Giovani viziati e dove trovarli. Scommessopoli ha messo in luce un calcio che non volevamo conoscere?
Avete presente Truman Show, il film con Jim Carrey? Pigiando la tastiera in questo momento, ho in mente quella scena dove il protagonista comprende che la sua vita, tutto ciò che ha incontrato, provato, vissuto e sentito fin dalla nascita, è una menzogna. Una bugia, un tranello, tutto costruito per ingannarlo e raggirarlo. Ecco, provo la stessa identica sensazione. Ma che ‘cappero’ sta succedendo al mio calcio, al nostro calcio? A quello sport che amiamo, bramiamo e mangiamo fin da bambini? Seguendo le notizie che si rincorrono ogni secondo, non riesco a capacitarmi di come ragazzi ventenni siano in una situazione così dannosa e caotica. Avete fatto sacrifici per tutta l’adolescenza, vi siete allenati, avete sudato mille casacche, superando ostacoli, salendo in cima fino al livello massimo e di colpo scegliete di rovinare tutto? Madre natura vi ha donato qualcosa di speciale che milioni di altri ragazzi possono solo sognare.
Era più semplice apprezzare una fortuna così preziosa che provare ad ottenere ciò che non serviva. La mia arringa è rivolta a Tonali, Zaniolo, Fagioli ed anche agli altri calciatori che, secondo le indiscrezioni, sembrerebbero coinvolti. Queste non sono parole da semplice moralista, ma da amante del calcio profondamente indignato e deluso sia da presunti professionisti che da un sistema ormai troppo marcio. Se siano colpevoli, se abbiano scommesso sulle partite, alterato risultati o solo girovagato su siti illegali, saranno i giudici ad appurarlo, sicuro è che giovani viziati come loro, dei quali ammiravamo gesti e giocate, si siano resi protagonisti di un qualcosa che non ci appartiene, di un calcio che non è più genuino, bello e romantico. Scommessopoli e tutto l’uragano che ne è scaturito hanno reso finto questo mondo, sovrapponendo realtà e illegalità, passione calcistica e percezione se un gol o un rigore siano finzione. La linea che separa agonismo e copione da recitare, si è fatta più sottile.
Ludopatia, gioco d’azzardo, betting e finti sponsor, sembra questo il futuro del nostro sport
Oltre 18 miliardi che, ogni anno, vengono dirottati nei siti illegali. L’Italia è uno dei Paesi dove il betting fuorilegge è più diffuso. Per comprendere l’immensità della cifra, basti pensare che i primi fondi Pnrr investiti dal Governo per rilanciare l’economia, ammontavano a 21 miliardi. Il mondo del gioco d’azzardo è radicato, intricato e abbraccia i settori più disparati. Le centinaia di migliaia di euro che Tonali, Zaniolo e Fagioli avrebbero speso sono andate proprio a finire in questo grande oceano, tra criminalità organizzata, riciclaggio ed altre realtà. Senza colpevolizzare nessuno prima dei processi, è giusto guardare la questione con sguardo neutro. Oggi, nel ‘Belpaese’, il gioco d’azzardo è parte integrante della quotidianità. Siti online di storici quotidiani sportivi o portali web di informazione calcistica, ognuno ha un ‘coloratissimo’ e allettante rimando alle scommesse. Tra il marasma delle quote, si può scommettere su tutto, dai grandi ‘classiconi’ agli innovativi ammoniti, espulsi, esoneri o autogol. Noti canali tv, payperview o streaming poggiano proprio su sponsor da siti di betting e scommesse online.
Sky, Sportitalia e Dazn hanno delle apposite ‘rubriche’ dove discutono quote o puntate. Viene da chiedersi come può la FIGC combattere la nuova Scommessopoli se il suo stesso prodotto, il calcio, è mostrato a noi tifosi attraverso canali che si reggono sulla fonte stessa dell’intero scandalo? I tre giocatori, che è giusto paghino con squalifiche qualora risultino colpevoli, sembrano far parte di un sistema piramidale, più strutturato della banale scommessa fuorilegge. Forse si è raschiata solo la superfice di un’organizzazione ben più rodata, costruita su più livelli. Poi che sia anche una questione di ludopatia e dipendenze, come ammesso da Fagioli e Tonali, potrebbe essere vero, ma il legame tra club di Serie A e siti di betting è lampante. Roma e Napoli con Starcasinòsport, Juventus e Lazio con Eurobet e tante altre. Insomma, triste che sia, per un calcio alla canna del gas, alla continua caccia di fondi e sponsor, sembra questa la frontiera della sopravvivenza e chissà se, una volta entrato in quest’ottica, il tifoso medio non si sorprenderà più nemmeno dell’ennesimo giocatore che scommette illegalmente?