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Sci di fondo e Biathlon: Norvegia regina di tutto

Thinges Bo e Klaebo vincono qualsiasi cosa tra coppe ghiacciate, titoli di specialità e globo di cristallo. I due cannibali delle nevi guidano la Norvegia in cima a biathlon e sci di fondo. A tenere alti i colori azzurri ci pensano Lisa Vittozzi, vincitrice della ‘categoria individuale’ e l’eterna Dorothea Wierer.

Il campione norvegese Thinges Bo con in mano alcune delle sue tante medaglie (fonte Stuttgarter)

Norvegia domina Sci di fondo e Biathlon. Klaebo vince per dispersione dei rivali. Thingnes Bø fa l’en plain

Negli ultimi anni, Sci di fondo e Biathlon fanno, senza dubbio, rima con Norvegia. La Nazionale del nord Europa in questa stagione si è confermata l’assoluta regina delle nevi. Negli sport invernali in linea, è stata autentica dominatrice, grazie alla sua generazione d’oro. Per comprendere la sua superiorità sulle rivali, basta considerare le vittorie nelle ‘Coppe di squadre’, conquistate tutte dai ragazzi norge. Uno dei dati più impressionanti, oltre ai 4000 punti di vantaggio con cui la squadra di Sci di fondo norvegese ha staccato la Francia classificatasi al 2°, è che a fine gara i primi 6 o 7 posti erano sempre occupati dagli atleti ‘crociati’. Insomma, un’egemonia in piena regola che, di sicuro, non si concluderà con questa stagione d’oro, ma proseguirà anche nei prossimi anni, considerato il livello e la preparazione fisica superiori dei norvegesi rispetto alle altre Nazionali. Tra biathlon e fondo, in alcuni frangenti delle gare, è come se la squadra norge facesse un altro sport.

È questa la sensazione che si ha vedendo sciare e ‘sparare’ i loro atleti di punta, ovvero Klaebo e Thingnes Bø. I due alieni delle nevi, tra Mondiali e Coppa del mondo, sono sembrati assolutamente imbattibili. Prendiamo in analisi il primo, Klaebo. Il biondino, originario di Trondheim, nel nord della Norvegia, in tutte le tappe del ‘trofeo ghiacciato’ è stato sempre il migliore, non ha mai steccato. In stagione può vantare uno score di 21 primi posti. Numeri eccezionali, considerando anche che quando non era in giornata chiudeva comunque in top five. Insomma, stiamo parlando di un fondista che ha rivoluzionato questo sport, vestendo al meglio i panni sia dello ‘sprinter’ che dello sciatore da lunghe distanze. Gli fa da eco un certo Thingnes Bø, biathleta capace di vincere, in questa stagione, 3 ‘globi di cristallo’ su 5 disponibili, senza contare le due coppe conquistate con la squadra. Un vero cannibale, che all’età di 29 anni è già diventato una leggenda del biathlon.

Le biathlete azzurre Lisa Vittozzi (sinistra) e Dorothe Wierer (destre) (fonte sportal.fr)

L’Italia si fa grande con le frecce azzurre Vittozzi e Wierer. Bene anche il duo Pellegrino-De Fabiani

Tra vittorie in scioltezza nel fondo e bersagli colpiti senza mai sbagliare, la Norvegia è la Nazionale migliore di questa stagione, ma c’è anche chi merita una menzione speciale, ovvero la nostra squadra azzurra. Con Pellegrino, De Fabiani e il duo Vittozzi-Wierer, gli sport invernali in linea si tingono anche di tricolore. Partendo dai maschietti, possiamo parlare di una stagione ‘tutto sommato’ positiva. Iniziata con importanti risultati e qualche vittoria importante ‘brandizzata’ dal sempreverde Fede Pellegrino, nella seconda parte della Coppa del mondo, gli azzurri hanno avuto un calo ed in quelle settimane lì, subito dopo i Mondiali, qualche rimpianto c’è. Comunque sia avere atleti tra i primi 10 nelle varie discipline del fondo, è un buon bottino per il movimento del Fondo italiano, che, sottolineiamolo, non è paragonabile allo strapotere norvegese. Soddisfazione più grande dell’intera stagione? Senza dubbio l’argento ai Mondiali in Slovenia grazie alla coppia sprint Pellegrino-De Fabiani.

Dai ‘maschietti’ spostiamoci nello sci a tinte rosa, in particolare nel biathlon dove a tenere alta la bandiera italiana ci hanno pensato Lisa Vittozzi e l’inossidabile Dorothea Wierer. Onori e allori vanno proprio a loro, che hanno mostrato quanto un sport di nicchia come ‘l’accoppiata fucile-sci’ possa attirare e coinvolgere un Paese intero. La classe ’95, tra medaglie mondiali e coppa del mondo, ha portato a termine una stagione di grande livello. Lisa si è confermata una biathleta di assoluto spessore ed è pronta a prendere l’eredità della ‘Dorothea’ nazionale. La Coppa ghiacciata dell’individuale è la ciliegina sulla torta per una stagione ricca di vittorie, dopo il prestigioso oro e argento mondiale. Fa da eco la Wierer che, oltre ai successi nel torneo internazionale di Oberhof, si è presa, a 32 anni, il 2° posto nella classifica generale e nello sprint, insieme ad un sorprendente 3° gradino del podio nella specialità ‘pursuit’. In altre parole tra Goggia, Brignone, Bassino, Vittozzi e Wierer, lo sci italiano è protagonista grazie alle donne.

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