Home NEWS Rugby Sei Nazioni, si inizia. Italia bella, ma vince la Francia

Rugby Sei Nazioni, si inizia. Italia bella, ma vince la Francia

Come ogni anno, è ripartito il torneo con protagonista la palla ovale. Iniziato nello scorso weekend, il Rugby Sei Nazioni si svolgerà fino al prossimo 18 marzo. A darsi battaglia Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. Per gli azzurri bell’esordio contro i ‘galletti’, peccato per la sconfitta.

I capitani delle sei Nazioni partecipanti al torneo

140 anni di storia, le più forti Nazionali d’Europa a confronto. Nel 2023, l’edizione migliore di sempre?

A febbraio, per gli amanti del rugby, l’appuntamento è fisso, va in scena il Sei Nazioni. Il torneo annuale che mette a confronto le migliori compagini nazionali d’Europa, ormai è diventato patrimonio della cultura popolare di ogni sportivo. 140 anni di storia sulle spalle di quella che è la competizione rugbistica più seguita di sempre dopo la Rygby World Cup. L’edizione d’esordio è datata 1883 e fino ad oggi tanti sono stati gli scontri epici sui campi di mezza Europa. La prima storica vittoria andò ai maestri inglesi, che, come la tradizione ricorda, hanno dato i natali a calcio e rugby, due sport che, ai loro albori, erano molto simili. Nel corso degli anni, tante le vittorie dei britannici, tra gallesi, irlandesi, scozzesi, inglesi che si sono alternati nell’albo d’oro. Nel 1954, rompe questo connubio la Francia, che trionfa per la prima volta. Da lì in avanti, i ‘galletti’ vinceranno ben 26 “Sei Nazioni”, l’ultimo lo scorso anno.

Nel corso della sua lunga storia, la Nazionale francese ha fatto grandi passi in avanti, trasformandosi da ‘cenerentola’ del rugby, ad assoluta dominatrice dello sport dalla palla ovale. Non a caso occupa la 2° posizione del ranking mondiale. Percorso simile sta cercando di fare l’Italia e le importanti vittorie ottenute negli ultimi anni sembrano confermare i miglioramenti, anche se il movimento rugbistico nostrano deve crescere ancora. Insieme alla Francia, che deve difendere il titolo, altra favorita è l’Irlanda, ad oggi la migliore Nazionale al mondo. Attenzione poi al Galles, nonostante la sconfitta all’esordio e ai colossi inglesi. In origine erano queste le 5 Nazioni partecipanti, l’Italia, infatti, è entrata nel torneo a partire dal 2000 e da quel momento è cambiato anche il nome. Nei primi anni di partecipazione, gli azzurri vestivano il ruolo di ‘squadra materasso’, ma in questa nuova era del rugby vogliono ritagliarsi un ruolo importante.

Una delle tante mete francesi contro l’Italrugby

Rugby Sei Nazioni a tinte azzurre. Italia bene all’esordio, ma Francia superiore

Lo start del Rubgy Sei Nazioni c’è stato in quest’ultimo weekend e i match si protrarranno fino al prossimo 18 marzo. Gli azzurri hanno fatto il loro esordio nel pomeriggio di domenica, contro la temutissima Francia, allo Stadio Olimpico di Roma. Risultato? Come da pronostico, i ‘galletti’ hanno vinto, ma l’Italia ha messo in vetrina una prestazione di spessore. Il risultato finale, 24-29, la dice lunga sul tipo di partita che è stata. Si è giocato punto a punto, con gli azzurri che hanno dato deli filo da torcere ai campioni in carica. Riavvolgendo la cronaca del match, l’inizio dell’Italia non è stato incoraggiante. Tanti errori di impostazione e francesi pronti a rubare palla e andare dritti in meta, come è successo dopo 4 minuti. Due errori di Capuozzo e Varney spianano la strada a Flament che schiaccia e Ramos trasforma il tiro libero. Partenza in salita per gli uomini di coach Crowley, che non trovano spazi e sono costretti ad affidarsi ai calci piazzati.

Allan tira ed accorcia le distanze. Tuttavia, li davanti, l’Italia perde spesso palla e la Francia ne approfitta. Apertura al bacio di Ntamak per Penaud, poi Ramos realizza la meta, dopo un’altra indecisione di Capuozzo. Parziale pesante 12-3. A questo punto gli azzurri si scuotono, nonostante l’ennesima ‘schiacciata’ francese. Prima Allan, sempre da piazzato va a segno, poi Capuozzo, sulla bandierina va in meta. 14-19, l’impresa è possibile. Nella secondo tempo, gli azzurri entrano in campo decisi e combattivi. Nonostante un piazzato trasformato da Ramos, l’Italia si rifà sotto e ricuce lo svantaggio in men che non si dica. 21-22. È tempo di sorpasso e allora ci pensa Allan con il ‘millesimo’ piazzato di una gara immensa. 24-22, gli azzurri potrebbero vincere. Proprio così, ‘potrebbero’, ma non riescono nell’impresa, perché la Francia è una squadra di fuoriclasse ed è nei momenti critici che questi giocatori fanno la differenza. I galletti buttano dentro dalla panchina Jalibert che, dopo un’azione corale va in meta. Ramos dal piazzato non sbaglia. La Francia vince. Peccato, perché l’Italia avrebbe meritato, dopo il gran secondo tempo messo a referto.

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