Roma in Champions: addio impresa ma che emozione

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Finisce l’avventura della Roma in Champions League. Bartoli e compagne non riescono nell’impresa al Camp Nou

Sito A.S. Roma

Roma – Barcellona: le spagnole passano il turno ma è una vittoria per il calcio femminile italiano

La Roma femminile si è svegliata da un sogno bellissimo: quello della Champions League. Al Camp Nou non c’è storia. Il Barcellona mette la parola fine alla sfida. Finisce 5 a 1 con doppietta di Fridolina Rolfö e una rete a testa per María Pilar León, Asisat Oshoala e Patricia Guijarro. A segno per le capitoline Annamaria Serturini. A questo risultato, si aggiunge quello dell’andata, all’Olimpico dove il Barça si era imposto per 1 a 0 a firma Salma Paralluelo. Il totale è un netto 6 a 1. Dunque, Roma fuori ai quarti: passano le catalane. Mister Jonatan Giráldez aspetta in semifinale la vincente tra Chelsea e Lione. La formazione inglese è in momentaneo vantaggio perché ha vinto 1 a 0 in Francia ma il Lione detiene il titolo quindi ci si può aspettare la rimonta.

Rimonta che non è riuscita a Bartoli e compagne. Nonostante le parole di Mister Spugna alla conferenza stampa prima della partita, il binomio intelligenza e follia ha portato alla sconfitta. Tuttavia, qualcosa di buono è rimasto. La parola chiave è “esperienza”. Una società nata da appena 5 anni ha già calcato campi straordinari come lo stadio Olimpico o, appunto, il Camp Nou. La Roma è riuscita a segnare alle blaugrana che in casa non avevano subito gol nella competizione. Inoltre, la squadra ha dovuto dimostrare di avere una rosa lunga e all’altezza di vari impegni nazionali e internazionali. Le calciatrici hanno dovuto fare i conti con le emozioni pre gara e la pressione del pubblico. A questo va aggiunto anche il contributo che la qualificazione ha dato al calcio femminile italiano in termini di visibilità. All’Olimpico c’erano quasi 40.000 spettatori paganti.

Esultanza dopo il gol di Serturini (Sito A.S. Roma)

Il confronto con il Barcellona e il calcio femminile in Spagna. Finisce il cammino della Roma in champions

Se in Italia il numero di spettatori all’Olimpico ha fatto notizia, in Spagna la questione è diversa. Al Camp Nou quasi in 55 mila hanno sostenuto Paños e compagne. Molti di più rispetto all’andata. Per il “Clasico” femminile lo stadio ha superato i 90 mila spettatori. Insomma, in Spagna il calcio femminile è a un altro livello. O forse no? Anche se il Barcellona femminile esiste dal 1988, e ufficiosamente anche qualche anno prima, il professionismo entra in vigore solo dalla stagione 2021- 2022. Un anno prima rispetto alla situazione italiana. Ma il Barça già la stagione precedente (2020-2021) ha vinto la sua prima UEFA Women’s Champions League. Segno che, probabilmente, il fattore che più condiziona è l’investimento da parte del club. A cui va aggiunta la professionalità con cui vengono trattate le calciatrici dai media spagnoli.

Nella Liga Femminile, il Barcellona è prima in classifica senza storie. Il Real Madrid, al secondo posto, dista più di 10 punti e le catalane hanno vinto 23 partite su 23. Per la sua storia, la sua attuale posizione in classifica, gli investimenti nel mercato e l’atmosfera del Camp Nou, il Barcellona è stato considerato un avversario ostico fin da quando il suo nome è uscito fuori dall’urna. Le spagnole sono le favorite per la vittoria finale ma la squadra giallorossa non ha mai smesso di crederci. Alla fine, però, la Roma in Champions ha dovuto cedere. Queste le parole di Andressa, ex della gara e una delle prime a commentare la disfatta: “La sconfitta ti fa crescere molto di più di quanto puoi immaginare. Sono sicura che miglioreremo sotto tanti aspetti. Era necessario giocare contro una grande squadra”.

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