Home CURIOSITÀ Ripartenza Serie A: cosa aspettarci?

Ripartenza Serie A: cosa aspettarci?

Il panorama calciofilo italiano ‘torna a riveder le stelle’. La ripartenza della Serie A è sempre più vicina. Dopo la pausa mondiale, il massimo campionato nostrano, mercoledì 4 gennaio, ricomincerà a viaggiare. Ritmi serrati, match scudetto e scontri salvezza. Tante incognite legate a questa ripresa. Giocatori sfiancati post-Qatar, certezze da mantenere, calendario stracolmo e trend negativi da invertire.

Da sinistra Victor Osimhen (Napoli), Olivier Giroud (Milan). Due degli attaccanti più attesi alla ripartenza della Serie A
Da sinistra Victor Osimhen (Napoli), Olivier Giroud (Milan). Due degli attaccanti più attesi alla ripartenza della Serie A

Come ci eravamo lasciati? Serie A, soprese e delusioni

Il Mondiale in Qatar, tra gol stellari, partite epiche e colpi di scena stile Hollywood, ha canalizzato su di sé le attenzioni. Ora, dopo due mesi di stasi, la Serie A è pronta a riprendersi la scena. L’agognata ripartenza è prevista per mercoledì 4 gennaio. Ma dove eravamo rimasti? A che punto era il campionato nostrano? Quindici le giornate in archivio, per un totale di 150 match giocati e 387 gol segnati. La classifica è guidata dal sorprendente Napoli di Spalletti, grazie a prestazioni altisonanti e gioco tra i migliori in Europa. Le ottime partite mostrate in Champions sono una perfetta cartina tornasole della prima parte di stagione dei partenopei. Schiacciante +8 sul Milan secondo. Il Napoli ha recitato un monologo di grande spessore fino allo scorso novembre, portandosi dietro importanti certezze che alimentano il sogno scudetto.

La squadra di Pioli vuole difendere il titolo e sta mantenendo il trend positivo della passata stagione. Tuttavia, l’avvio folgorante degli Azzurri, ha minato le sicurezze dei rossoneri. Tanti, invece, i passi falsi di Juve e Inter. Tolti gli scossoni giudiziari e societari, la squadra di Allegri aveva iniziato in modo pessimo. Sconfitte con le piccole, pareggi inconcludenti e gioco privo di idee e strategie. La panchina del mister toscano ha traballato più volte. Dopo il periodo difficile, la Juve ha ricominciato a vincere, ma sempre in modo raffazzonato e poco lucido. In Italia è sufficiente, ma in Champions la deludente eliminazione parla da sola. Su binari simili l’Inter, vittoriosa con le piccole, ma troppe batoste dalle grandi. Inzaghi e company sembrano lontani parenti di quelli dell’anno scorso, con lo scudetto sfuggio per un soffio. A novembre c’erano stati segnali positivi, ma serve continuità.

Da sinistra: Spalletti (Napoli), Pioli (Milan), Inzaghi (Inter) e Allegri (Juventus). Gli allenatori più attesi alla ripartenza della Serie A

Spalletti, marcia trionfale? Pogba ai vecchi fasti? La stanchezza post-mondiale si farà sentire?

Napoli in vetta e lanciato verso il traguardo. Dietro inseguono Milan, Juve, Inter, le romane e l’Atalanta. Domanda d’obbligo: Spalletti proseguirà il cammino vittorioso? Riguardando le prime giornate, la risposta sembrerebbe scontata. Il Napoli è stato ‘ingiocabile’. Il gioco azzurro è il migliore del campionato. Nessuna si è avvicinata. Otto punti di vantaggio sono molti, ma è presto per amministrare, anche se un paio di passi falsi sono permessi. Inoltre, sono stati pochi i giocatori impiegati al Mondiale. Solo Lozano, Kim, Anguissa, Zielinski e Olivera. Tutti con minutaggio ridotto. L’unica stonatura potrebbe essere l’aura di ‘eterno incompiuto’ che aleggia attorno a Spalletti, bravo a far giocar bene le sue squadre, ma poco incisivo quando c’è da ‘quagliare’. Per le inseguitrici, diverse le incognite. Innanzitutto, i giocatori sfiancati dall’impegno in Qatar. Tanti juventini impiegati: Danilo, Alex Sandro, Szczęsny, Rabiot, Paredes e Di Maria (tornati da campioni).

Per gli argentini, c’è il rischio di sentirsi appagati. Il fideo, già nella prima parte di stagione, ha mostrato poca dedizione alla causa bianconera. Poi c’è la quesitone-Pogba, che come ha dichiarato Allegri: “Non ha fatto ancora un metro di corsa in campo”. Simili situazioni per le milanesi. Diversi gli interisti utilizzati al mondiale, su tutti Brozovic, Lautaro e Dumfries, fondamentali nel gioco di Inzaghi. Vedremo se accuseranno le fatiche. Fanno eco Theo e Giroud, arrivati spompati alla finale di Doha. Pioli dovrà monitorarli. Attenzione, poi, al calendario stracolmo, con il tour de force di gennaio tra campionato, Coppa Italia oltre ai match europei. Decisivo potrà essere chi è rimasto a casa, come Raspadori. Jack è sembrato in palla nelle amichevoli. Vuole prendersi la scena. Occhio anche al ritorno di Chiesa e ad un Lautaro pronto a sfruttare la scia mondiale. Sulle altre? La Lazio vuole rimanere nel treno delle prime, mentre a Roma e Atalanta servirà un bel filotto per agganciarsi ai vagoni. Gasperini e Mourinho hanno abituato a seconde parti di stagione scoppiettanti. Fari puntati su Dybala. L’argentino, dopo un mondiale da campione di second’ordine, vuole diventare il re del Colosseo.

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