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Musetti: quanto è vicina la Top 10?

Lorenzo Musetti Autore: Bradley Kanaris  Copyright: 2022 Getty Images

Nonostante l’inaspettata sconfitta nel primo turno dell’Australian Open 2023, Lorenzo Musetti è in un periodo complessivamente positivo. E i pochi punti da difendere nella prima metà della stagione, gli permettono di sognare un posto nei primi dieci

Lorenzo Musetti

Delusione Australian Open, ma l’obiettivo Top 10 sembra possibile

Non ci sono dubbi. La sconfitta arrivata nel primo turno dell’Australian Open 2023 ha rappresentato una grande delusione, la prima del nuovo anno, per Lorenzo Musetti. Il tabellone aveva infatti offerto una buona occasione al tennista di Carrara, mettendolo di fronte al numero 186 del mondo Lloyd Harris nel match d’esordio. In caso di vittoria, l’azzurro avrebbe poi incontrato l’ungherese Marton Fucsovics, avversario non impossibile, per conquistare un posto nei sedicesimi di finale. Purtroppo Lorenzo ha avuto bisogno di due set e mezzo per entrare in partita, e ha sfiorato una clamorosa rimonta – era indietro 4-6 1-6 1-4 – prima di uscire sconfitto al tie-break decisivo. Lo Slam australiano era il primo evento che poteva permettergli di guadagnare tanti punti in classifica, visto che anche nel 2022 era stato eliminato al primo turno. Invece a Musetti non resta che guardare avanti verso i prossimi obiettivi.

Nonostante la prematura sconfitta di Melbourne, resta comunque importante concentrarsi su quanto di buono fatto vedere negli ultimi mesi da Lorenzo. Il giocatore azzurro ha infatti cambiato marcia dalla seconda metà di luglio dello scorso anno, quando la vittoria nell’ATP 500 di Amburgo gli aveva permesso di compiere l’ultimo step verso il definitivo salto di qualità. Ora Musetti è numero 19 della classifica ATP, e potrebbe essere proprio il Ranking a dargli grandi soddisfazioni in questo periodo. Infatti, i pochi punti da difendere nei primi mesi del 2023, rendono possibile sognare addirittura l’ingresso in Top 10 entro giugno. Proprio così, perchè nell’attuale classifica alcuni giocatori compresi nei primi dieci – per esempio Andrey Rublev e Taylor Fritz – devono fare i conti con una prima parte di 2022 in cui avevano ottenuto piazzamenti importanti, quindi avranno molti punti in scadenza.

Nessuna semifinale da difendere fino al mese di luglio per Musetti

Come anticipato, la prima parte del 2022 non era stata esaltante per Lorenzo, che all’inizio di giugno era scivolato fuori dai primi 70 giocatori della classifica mondiale. Questo potrebbe ora essere un vantaggio per il nostro giocatore, che non dovrebbe avere grosse pressioni per tutta la prima metà della nuova stagione. Del resto, il punteggio più alto che dovrà difendere in questo periodo, saranno i 125 punti ottenuti a Forlì – ma parliamo comunque di giugno – vincendo quello che è al momento l’ultimo Challenger giocato in carriera. A livello di circuito maggiore, Lorenzo non aveva mai raggiunto le semifinali nei primi sei mesi del 2022. Considerando che ad aprile e maggio si disputeranno i più importanti tornei su terra battuta, superficie preferita di Musetti, quello sarà il periodo in cui avrà la possibilità di guadagnare più punti e magari superare chi lo precede in classifica.

Ovviamente, quello della Top 10 è al momento solo un sogno per l’allievo di coach Simone Tartarini. E anche dovesse riuscire a raggiungere l’obiettivo, sarebbe poi difficilissimo manterere una posizione nei primi dieci fino alla fine dell’anno, visto che da luglio dovrà difendere i tanti punti ottenuti nel 2022. Ma entrare nell’élite del tennis mondiale a 21 anni, anche se solo per un breve periodo, sarebbe comunque un grandissimo traguardo. E già il fatto di poter ragionare in questi termini, cosa che dodici mesi fa appariva impossibile, deve rendere orgoglioso Lorenzo. I progressi fatti nell’ultimo periodo sono stati notevoli, e la crescita sembra non essersi ancora arrestata. Speriamo che la sconfitta australiana sia stata solo un incidente di percorso, e che Musetti possa riprendere velocemente il ritmo degli ultimi tempi. La possibilità di raggiungere la Top 10 deve essere uno stimolo, non un’ossessione.

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