Altro weekend del Motomondiale messo a referto. Dopo la pausa della scorsa settimana, i piloti sono tornati in pista in Francia. Molto bene Bastianini che vince. Sempre peggio, invece, Pecco Bagnaia. Per lui altra caduta, l’ennesima della stagione. A tirare le somme sull’ultima gara ci hanno pensato Feffo e Riccardo dalla live di Motor Hero, sul canale Twitch di Atleta_tv.
Un Mondiale senza leader. Il “Bestia” bene, Espargaro sempre a punti, ma non ci sono più i fenomeni
Dopo il consueto turno di riposo, nel weekend appena trascorso è tornato in scena il Motomondiale. Stavolta si correva in Francia, al Circuito Bugatti. Grazie ad una gara convincente e ben condotta dall’inizio alla fine, vince Enea Bastianini. Il pilota targato Ducati satellite, del tema Gresini, è salito sul gradino più alto del podio, davanti Miller e la rivelazione della stagione Aleix Espargaro. “Tanti applausi per la prestazione del ‘Bestia’ – commenta Feffo – ma complimenti anche a Espargaro, entrato di diritto nella corsa al titolo”. Infatti, Aleix, da buon regolarista, si trova ad ogni gara nel terzetto di testa e se la giocherà fino all’ultimo per la vittoria del mondiale. “Espargaro non sta facendo niente di eclatante, fa solo quello che non riesce a Bagnaia, cioè portare a termine le gare – sottolinea Riccardo – non è un fenomeno, ma si è saputo adattare al cambiamento avuto in MotoGp”.
Negli ultimi anni, infatti, la classe regina è cambiata molto. Già con Stoner si erano viste parecchie novità: “Con Lorenzo, Pedrosa, lo Stoner della Ducati ed anche il primo Marquez, le moto sono cambiate. Dalla maggiore percorrenza, scorrevolezza e accurato lavoro in curva, visti con la Yamaha di Rossi, oggi si è passati alla ricerca spasmodica della velocità e della frenata perfetta – spiega Riccardo – si vuole una moto meno scorrevole in curva, così da favorire la guida più di gas, di spinta e di peso, che di scorrevolezza”. Un cambio nel modo di guidare che ha messo in difficoltà molti piloti: “In questo cambiamento, gente come Aleix Espargaro hanno trovato terreno fertile. Probabilmente, nella sua prima parte di carriera, dove a farla da padrone erano moto agili e scorrevoli, lui faceva fatica, invece adesso riesce ad essere molto competitivo – ribadisce Feffo – certo, il livello attuale della MotoGp lo ha aiutato”.
Focus sui piloti italiani: poche luci tante ombre. “Si salva solo Bastianini, dietro di lui il vuoto totale”
La prossima gara in calendario è quella del Mugello. Si torna in Italia, dunque e questa è l’occasione perfetta per dare un giudizio alla stagione dei piloti italiani fino ad ora. “Salvo solo Bastianini, è quello con più vittorie in stagione ed è in piena corsa per il titolo, ma per il resto totale insufficienza – commenta Feffo – Bagnaia incommentabile. Fa errori a ripetizione e soprattutto la cosa grave è che sono errori da principiante. Un pilota ufficiale con 4 anni di MotoGp alle spalle non può cadere in quel modo”. Un altro zero nella casella dei punti per Pecco ed ora ci si chiede: “Per la Ducati ufficiale, ad oggi, avere un pilota come Bagnaia è controproducente – sottolinea Riccardo – il team Gresini con una Ducati satellite fa risultati migliori e più convincenti. Oltre al problema piloti, dipende anche dalle moto fornite dagli sviluppatori”.
Meglio, quindi, meno aggiornamenti? “Che la Ducati satellite sia più veloce, è chiaro a tutti – ribadisce Riccardo – l’impressione è che la casa madre voglia, ogni anno, creare una moto moderna e piena di novità, però poi i piloti fanno fatica ad adattarsi. Invece, gente come Bastianini, in sella ad una moto di 1 o 2 anni più vecchia, va più veloce. Il problema potrebbe essere l’esagerata innovazione”. Oltre a Pecco male anche gli altri italiani: “Alcuni piloti non meritano nemmeno di stare in MotoGp. Marini più di 9° non arriva, molto male anche per Di Giannantonio. Crescita e miglioramenti zero per loro. L’unico che si salva è Bezzecchi – sentenzia Feffo – ovvio, per i tifosi italiani Bagnaia è un idolo, ha tutta la fanbase di Valentino Rossi al seguito e in quanto a merchandising e sponsor, è molto appetibile rispetto ad altri, ma ad oggi non sta meritando una Ducati ufficiale”.