Jannik Sinner a Miami conquista la finale ma il titolo lo porta a casa Medvedev che batte l’alteatesino per 5-7 -3-6. Il russo si conferma un avversario difficile per Sinner, che però continua la sua ascesa.
Sinner: un lunedì di gioie e riflessioni
Avevamo già visto un grande tennis a Indian Wells, con il nostro Sinner che aveva portato a casa la semifinale sconfitto dallo spagnolo che ha poi vinto il torneo in questione, Alcaraz. Finale diverso a Miami dove l’altoatesino ha incontrato lo spagnolo battendolo e aggiudicandosi un posto in finale, contro Medvedev. Il russo però per Jannik Sinner è una nota dolente, un mal di denti che torna quando pensi di averlo superato, un fastidioso mal di testa di fine giornata. Insomma una cosa scomoda. E infatti chiude la partita battendo l’azzurro in una sola ora e mezza di gioco.
Un lunedì comunque positivo per Sinner visto che viene pubblicata la classifica ATP, con gli aggiornamenti post Miami. La finale del torneo di Miami porta Sinner al 9° posto della classifica ATP: un grande ritorno nella top ten per Jannik, che nella Race, la classifica del 2023, sale al 4° posto, dietro ‘solo’ a Medvedev, Djokovic e Alcaraz. Un lunedì anche di riflessione. Sinner non dovrà lasciarsi distrarre da dati secondari, come il fatto che già nel 2021 aveva perso la finale del torneo di Miami (all’epoca battuto da Hurkacz), perché anzi dagli Stati Uniti torna con una semifinale guadagnata e una finale giocata. Il suo punto di riflessione deve convergere sul motivo per cui uno come Medvedev è così ostico per lui. Dal russo è stato sconfitto 6 volte, su 6 scontri diretti. Due volte in una finale, la prima a Rotterdam nell’anno in corso.
Perché Sinner non riesce a battere Medvedev?
Per Medvedev è bel momento. Grande dominatore, almeno a livello numerico. In un 2023 che è iniziato solo da 4 mesi lui ha già vinto 4 titoli. Ha conquistato Rotterdam, Doha e Dubai.
D’altronde il russo preferisce il cemento, le statistiche in questo proposito parlano chiaro. E a Miami non si è smentito. Imprevedibilità e strategia, velocità sul cemento: fattori difficili da battere per un ragazzo come Sinner. Un ragazzo a livello fisico, s’intende. E soprattutto un ragazzo stanco, dopo aver giocato e battuto il numero 1 (da oggi numero 2), Alcaraz.
Se dovessimo rispondere alla domanda “Perché Sinner non riesce a battere Medvedev?“, la risposta la troveremmo sicuramente nel discorso fisico. E’ vero che il dritto e il rovescio del giovane della Val Pusteria fanno paura all’avversario, ma il suo fisico dovrebbe crescere. Classe 2001, ha grande tecnica ma si è scontrato con un ’96. I fisici e l’esperienza sono diversi. Ma Sinner si distingue per la testa e la tecnica. Con qualche chilo di muscoli in più potrebbe essere in grado di mantenere ritmi elevati a lungo, contro chiunque. Anche Adriano Panatta ai microfoni della Domenica Sportiva profetizza vittorie. “Vincerà sicuramente un 1000, prima o poi“.