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Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna della Serie A, addio Medioevo

Maria Sole Ferrieri Caputi

Si chiama Maria Sole Ferrieri Caputi, ha 31 anni ed è dottoressa in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Domenica arbitrerà la partita Sassuolo – Salernitana ed entrerà nella storia del calcio

Chi è Maria Sole Ferrieri Caputi?

E’ iniziata l’era del matriarcato. La citazione è presa dalla celeberrima “La casa di carta“. La strada è lunga per alcune questioni annose come la differenza di stipendi e molte altre criticità che non vogliono (e non possono) essere prese in esame in questo articolo. Eppure le donne stanno assumendo quei ruoli che storicamente non gli appartenevano. La notizia che Maria Sole Ferrieri Caputi arbitri in Serie A ha ragion d’esistere perché è la prima volta che avviene, nel 2022. Così, se essere pioniera di qualcosa e fare da apripista ha un valore, è opportuno rendere giustizia a chi assume questo ruolo. E’ Maria Sole Ferrieri Caputi, 31enne toscana, laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Il 2 ottobre entrerà nella storia del calcio.

Infatti, arbitrando nel match Sassuolo – Salernitana, diventerà la prima donna direttrice di gara della Serie A. E non solo. Sarà anche il terzo arbitro donna di sempre nei primi cinque campionati europei. Prima di lei hanno diretto una gara solamente Bibiana Steinhaus (in Bundesliga) e Stéphanie Frappart (in Ligue 1). “Lei è entrata nel gruppo come un arbitro qualsiasi, trattata dai ragazzi come un arbitro qualsiasi, per quanto mi riguarda non ho altro che dirle che farle un in bocca al lupo”. Lo dice Gianluca Rocchi, responsabile della Can, nel corso di un incontro in Figc con i media.

Non chiamatelo matriarcato

Ed è questo che merita menzione. “Un arbitro qualsiasi” che da oggi in poi non dovrà più far notizia. Quando una cosa non fa più notizia, allora è diventata parte della normalità. E questo è ciò a cui si deve auspicare. Perché mentre c’è chi si preoccupa dei morfemi grammaticali di genere e della conseguente trasformazione dei nomi, c’è chi fa. Sono quelle come Maria Sole. Che non si lasciano intimorire da una società che mette i bastoni fra le ruote, soprattutto in un ambito considerato più maschile. Quelle che scalano le gerarchie in fretta e, alla fine, fanno notizia. Perché diventano pioniere. Non è una questione di matriarcato, ma di giustizia.

Nella stagione 2021/2022 il primo grande passo verso la Serie A: il 15 dicembre Ferrieri Caputi ha diretto l’incontro valevole per i sedicesimi di finale di Coppa Italia Cagliari-Cittadella. Una serata tutt’altro che tranquilla per la direttrice di gara che dovette annullare tre gol con il supporto del Var. Una prestazione giudicata ottima dal designatore degli arbitri. Quindi è un salto epocale quello che accadrà domenica, ma la Caputi lo merita fortemente. “Un salto epocale” perché il calcio è rimasto al Medioevo.
Ed è questo a far notizia. Non è il rosa a vincere ma chi col proprio carattere dimostra quanto vale. Meloni, Cristoforetti, Ferrieri Caputi, più che matriarcato si chiama equità.

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