Fahimeh Karimi è una allenatrice di pallavolo iraniana, madre di tre figli condannata a morte dopo essere stata arrestata durante alcune proteste contro il regime.
Fahimeh Karimi, Berruto chiede il patrocinio politico
Una delle tante vittime di un regime che non lascia spazio a nessuna forma di libertà è Fahimeh Karimi. Donna, madre di tre figli e allenatrice di volley rea di aver partecipato in Iran a una delle proteste divampate dopo la morte di Mahsa Amini. La Karimi è stata arrestata a Pakdasht, nella provincia di Teheran e poi trasferita in carcere. A suo carico l’accusa di aver guidato le proteste e picchiato un membro dei paramilitari Bassij.
Mauro Berruto non ha voluto ignorare la cosa. Attuale deputato del PD in passato ha sempre lavorato nel mondo dello sport. È stato CT della Nazionale maschile di pallavolo dal 2010 al 2015, vincendo il bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. Nelle ultime settimane ha richiesto, scrivendo una lettera all’Ambasciatore della Repubblica Islamica, Mohammad Reza Sabouri di avere il patrocinio politico della donna. Un gesto che arriva dopo che il direttore del quotidiano “La Stampa”, Massimo Giannini, ha presentato all’Ambasciata iraniana una petizione per salvarla con oltre 300.000 firme. L’obiettivo è anche quello di porre l’accento sulle violenze e i soprusi e sul trattamento riservato alle donne nel paese arabo. Berruto è così solo uno dei tanti parlamentari che sta cercando di “adottare” gli iraniani come strumento di tutela.
Il sostegno della Lega Volley femminile, Lega Volley maschile e Fipav
L’iniziativa di Mauro Berruto non è passato inosservato e ha trovato il sostegno di Lega Volley femminile e maschile e della Fipav.
Mauro Fabris, numero uno della Lega femminile ha spiegato: “Sosteniamo con forza l’appello dell’Onorevole Mauro Berruto, con la speranza che tutto il mondo dello sport italiano possa seguire l’esempio del mondo del volley per ribadire l’assoluta contrarietà ad ogni tipo violenza”. Il presidente ha garantito supporto alla causa per tutta la stagione, con iniziative a partire dalle Final Four del weekend di Coppa Italia.
A fargli eco il collega e il presidente della Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi. “Fahimeh Karimi rischia di essere condannata a morte senza evidenza di processo per aver preso parte ad una manifestazione: certi episodi appaiono tanto inaccettabili e assurdi da non sembrare nemmeno possibili. È nostro dovere morale manifestare vicinanza alle vittime di questo tipo di repressione e fornire loro qualsiasi tipo di soccorso. Cito anche l’episodio dell’ex libero della nazionale iraniana, Farhad Zarif, per cui è stato recentemente emesso un mandato d’arresto, per aver espresso dissenso nei confronti del regime all’interno di un post sui social network. La nostra speranza è che la pallavolo, come ogni sport, possa essere leva nella lotta quotidiana a favore dei diritti umani”.
Non finisce qui: nell’ultima assemblea straordinaria della Fipav, la Federazione ha garantito l’impegno per sostenere la causa. Lo sport scende in campo e protesta come può, unendosi contro un nemico più grande di quelli che si affrontano di solito.