La favola di Andy Diaz Hernandez: da Cuba, passando per le notti per strada fino alla cittadinanza italiana

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Andy Diaz Hernandez nato a Cuba, a L’Avana nel 1995, è diventato cittadino italiano in virtù dei meriti sportivi. Dal 2021, il triplista è tesserato per la Libertas Unicusano Livorno e si allena a Castelporziano (Roma) sotto la guida tecnica del bronzo olimpico di Londra Fabrizio Donato e di Andrea Matarazzo.

Andy Diaz Hernandez
Andy Diaz Hernandez durante una gara. Ph. Credit: IG Andy Diaz Hernandez

Chi è Andy Diaz Hernandez, il triplista cubano diventa italiano

Cuba patria di sport e di sportivi non sempre è un paese semplice dove vivere. Proprio perché c’erano troppi talenti, dopo Tokyo 2020 (a cui non ha partecipato per infortunio) il triplista Andy Diaz Hernandez (che fa sport da quando aveva 12 anni) ha scelto di andare via da quello stato che oggi lo considera disertore. Troppi i talenti e troppo difficile emergere per chi vuole essere protagonista.

Dopo la preparazione per Tokyo, Andy Diaz Hernandez si allontana dal suo paese. Per lui inizia un periodo non semplice. A Roma vive da senza tetto, dormendo davanti all’ufficio immigrazione, ma, fortunatamente, sulla sua strada arriva il bronzo olimpico, suo attuale allenatore Fabrizio Donato. Per anni vive da rifugiato politico e riesce a gareggiare in Italia solo nel 2022 con la maglia della Libertas Unicusano Livorno.

A Repubblica qualche tempo fa Hernandez spiegava: “Diciamo che ho chiesto aiuto a Fabrizio, che mi ha ospitato a casa sua, e ho avuto degli angeli custodi. Silvia Saliti, manager dell’agenzia Jump, mi ha aiutato nelle complicate pratiche burocratiche: lo status di rifugiato politico, il permesso di soggiorno, la richiesta della cittadinanza per meriti sportivi che aprirebbe la strada al transfer con cui potrei gareggiare per l’Italia. Ho trovato due sponsor, Puma e GalileoLife. Ormai siamo una famiglia e mi sento fortunato“. Oggi è tesserato per le Fiamme Gialle, si allena a Casteporziano e ha conquistato l’ultima Diamond League (misura 17.70).

Oggi le sue peripezie sono state premiate. Ha ottenuto la cittadinanza, deliberata dal consiglio dei Ministri con la procedura avviata da tempo su segnalazione del Presidente del CONI Malagò, FIDAL e del Presidente Stefano Mei.

Andy Diaz Hernandez
Andy Diaz Hernandez con la maglia azzurra. Ph. Credit: IG Andy Diaz Hernandez

Quando lo vedremo in maglia azzurra?

Quando il triplista che vanta all’aperto la misura 17.70 ed è uno degli assi di questo sport potrà gareggiare sotto i colori azzurri? La questione non è semplice. Stando alle regole di World Athletic (ex IAAF) se il cambio di cittadinanza avviene attraverso il matrimonio allora si può competere da subito.

Diverso invece il caso di meriti sportivi. Devono passare tre anni da quando si ha gareggiato l’ultima volta con l’ex nazione. Ma in quali competizione? In tutte? Non c’è una specifica e anche la Fidal a tal proposito non si è espressa. Diaz ha partecipato l’ultima volta con i colori cubani ai giochi Panamericani del 2019 e alla Diamond League del 2021.

Poi però, pur non prendendovi parte era tra i convocati i Tokyo. L’unica cosa certa, facendo anche due calcoli, sembra la presenza del triplista in vista di Parigi.

Una ottima notizia per una disciplina che dai tempi di Donato non ha un leader con Emmanuel Ihemeje, l’altro azzurro ai box per un problema fisico, a cui la concorrenza interna può solo che far bene.

nio.

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