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Ken Block, il re delle acrobazie andato via per un incidente in motoslitta

Co-fondatore dell’azienda DC Shoes, pilota di rally e content creator di successo su YouTube grazie alle sue acrobazie diventate celebri con i video della serie Gymkhana. Le imprese di Ken Block, morto a 55 anni sulle nevi dello Utah

Fatale un incidente in motoslitta. Chi è stato Ken Block

Di rischi se n’era presi tanti nella sua carriera di pilota di rally e soprattutto di stuntman. Nel 2006 aveva messo a segno un record del mondo, facendo volare una Subaru Impreza WRX STI a 52 metri di altezza. Del resto, sono state le sue acrobazie a renderlo famoso su YouTube: dal 2008, i video della serie Gymkhana – in cui eseguiva “trick” di tutti i tipi a bordo di auto diverse – hanno fatto milioni di visualizzazioni. Eppure è stato un incidente in motoslitta, avvenuto sulle nevi dello Utah, negli Stati Uniti, a causare la sua morte. Secondo quanto riferito dal dipartimento dello sceriffo della contea di Wasatch, Ken stava guidando nella zona di Mill Hollow, quando la motoslitta si è ribaltata, andando poi a schiacciare il pilota. A 55 anni, Block lascia la moglie e tre figli.

Co-fondatore, negli anni Novanta, dell’azienda DC Shoes, specializzata in calzature per sport estremi, Block ha praticato diversi sport, tra cui skateboard, snowboard e motocross, prima di iniziare la sua carriera nei rally: “Negli anni Ottanta leggevo riviste di macchine, ero appassionato di design industriale e così da quelle letture scoprii il ralliy”. Inizialmente, Ken considerava quella disciplina come una “roba da europei”, ma nel corso del tempo capì che aveva il talento per poter diventare un vero pilota. Avrebbe iniziato la sua carriera nel Rally America nel 2005, ottenendo immediatamente un quarto posto nella classifica generale. Nell’anno successivo fu addirittura vicecampione, portando a casa i primi due successi in carriera. Con 16 vittorie complessive e 28 podi dal 2005 al 2015, gli rimarrà solo il rimpianto di non aver mai conquistato il titolo di campione nella categoria.

Il mondiale (senza successo) e la notorietà raggiunta grazie alle acrobazie

Ken Block inizierà anche a correre nel World Rally Championship a partire dal 2007. I risultati non saranno esaltanti, visto che il settimo posto ottenuto in Messico nel 2013 rappresenterà il suo acuto più importante. Certamente più redditizia l’esperienza fatta nel Rallycross dal 2011 al 2015: in America, nel Global RallyCross Championship, Ken finirà secondo in classifica (con due vittorie) nel 2014 a soli cinque punti dal finlandese Joni Wiman – campione senza aver mai vinto – e davanti all’ex F1 Scott Speed. Nello stesso anno, vincerà anche l’unica gara del campionato europeo a cui prenderà parte (in Norvegia), finendo terzo nella stessa tappa del campionato mondiale di RallyCross. Nonostante i discreti risultati sportivi, sarà però il suo immenso talento di stuntman a farlo conoscere al mondo.

Dalla prima Gymkhana, girata nel 2008 “con una piccola troupe e al risparmio”, Block ne ha fatta di strada, di fatto inventando un genere. Tra traversi, salti ad altezze incredibili e acrobazie, i suoi video hanno catturato l’attenzione di milioni di persone, rendendolo una vera e propria icona. Nel tempo, la qualità dei video aumenta, così come la pericolosità delle “sfide” in cui Ken è coinvolto. Dalla Gymkhana si passa alla Climbkhana (2017-2019) e alla Electrikhana (2022). Negli ultimi anni gli show e le serie tv hanno iniziato a coinvolgerlo con costanza. Il messaggio pubblicato dalla Hoonigan Industries – altra azienza da lui fondata – dopo la sua morte, riassume tutto quello che è stato il pilota californiano: “Ken era un visionario, un pioniere, un’icona. E, cosa più importante, un padre e un marito. Ci macherà incredibilmente. Per favore, rispettate la privacy della famiglia in questo momento”. Addio Ken, ci mancherai.

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