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Jacobs non sa più vincere? Il momento delicato del campione

Marcell Jacobs in pista agli Assoluti di Ancona. Ph. Credit: Grana /Fidal

Il rumore della sconfitta è assordante se ti chiami Marcell Jacobs. L’azzurro è stato battuto agli Assoluti Indoor di Atletica che si sono svolti il weekend ad Ancona. A strappargli il possibile terzo titolo italiano consecutivo Samuele Ceccarelli.

Marcell Jacobs all’arrivo al PalaIndoor di Ancona con il vincitore Samuele Ceccarelli. Ph. Credit: Grana / Fidal

Cosa sucede a Jacobs?

A fine gara Samuele Ceccarelli, neo campione dei 60 metri indoor, ha ringraziato Marcell Jacobs per avergli permesso di gareggiare con lui. Reverenza e rispetto per chi incredulo ha fatto fatica a rendersi conto di aver battuto il campione olimpico. Ad Ancona Jacobs, così come successo a Liévin (dietro a Ferdinand Omanyala) mercoledì scorso, è stato di nuovo secondo.

In terra francese non c’erano titoli in palio, qui sì. La sconfitta brucia e aziona il campanello d’allarme. Non tanto per il risultato, non si può sempre vincere ed è un fattore fisiologico, quanto per la condizione. Jacobs non riesce a togliersi quella “ruggine” che vorrebbe scrollarsi di dosso. La corsa non è fluida e la condizione fisica ne sta risentendo. All’arrivo ad Ancona si è toccato subito la gamba, con lo spettro degli infortuni dietro l’angolo.

Devo rivedere la finale – ha detto a caldo – ma se ci fosse stato un 100 metri mi sarei fermato. Ero in una condizione di corsa che ha evidenziato un problema da qualche parte, vorrei capire dove: non mi ha permesso di continuare a correre. Dobbiamo lavorare. Dobbiamo rivedere le varie parti e capire dove si trova il problema”. Lo sprinter non perdeva con un atleta italiano dal 17 settembre 2020, dal Golden Gala di Roma, un dato non da poco. Oggi, intanto, Jacobs dovrebbe volare a Francoforte per mettere a punto anche la sua “attrezzatura”. Meno di due settimane, a sorpresa, ha annunciato il cambio dello sponsor tecnico da Nike a Puma. Il nativo di El Paso farà visita all’azienda per limare i dettagli. Aspetto tecnico a parte manca quella brillantezza dei tempi migliori e nemmeno lo stesso Jacobs sa darsi una spiegazione. “L’anno scorso mi alzavo dal letto e uscivano (i risultati, ndr) da soli. Ora ci devo pensare”.

Marcell Jacobs che abbozza un sorriso agli Assoluti di Ancona. Ph. Credit: Grana / Fidal

Obiettivo Europei: il titolo ora è in dubbio

Se fino a qualche settimana fa sembrava che Jacobs, almeno in Europa, non avesse rivali sui 60 indoor, ora le cose sono diverse. Dopo Liévin lo stesso atleta di Desenzano aveva spiegato come non ci fosse nulla di cui preoccuparsi. Le sensazioni e le dichiarazioni post Assoluti hanno però un altro sapore. A seguito di queste tre uscite (Lodz, Lievin e Ancora) con coach Camossi dovrà lavorare sodo in vista di Istanbul dove sono in programma gli Europei (2 – 5 marzo).

C’è un titolo da difendere: quello vinto nel 2021 a Torun che aprì quasi un ciclo, a pochi mesi dai Giochi di Tokyo. L’unico aspetto positivo è che dopo oltre 5 mesi di inattività è almeno tornato a prendere confidenza con le gare e con la tensione. Partenza, arrivo e intensità vanno però rivisti in una gara così rapida in cui in generale non c’è troppo margine d’errore e non c’è proprio se sei Jacobs.

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