Una giovane Italvolley al Mondiale 2022

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Per gli azzurri di Fefè De Giorgi, il cammino mondiale è iniziato al meglio. Vittoria all’esordio contro il Canada e 3-0 secco a Turchia e Cina. Aglio ottavi c’è l’ostica Cuba di Simon. Diverse novità tra i convocati, su tutte l’esclusione di Ivan Zaytsez e spazio alla linea green con in testa il 20enne Michieletto. Dopo il trionfo europeo del 2021, tante le conferme nel roster dell’Italvolley. Tra le favorite, insieme a Francia, Polonia, Stati Uniti, Brasile e Slovenia, l’Italia può dire la sua puntando ad un posto in finale.

Italvolley
L’Italvolley in azione contro l’Olanda

Giovani fuoriclasse pronti a vestire i panni dei senatori. I millennial dell’Italvolley non si tirano indietro

Se da una parte, nel panorama calcistico, la nazionale del Mancio ha mancato, ancora una volta, la qualificazione a Qatar2022, dall’altra l’Italvolley di Fefè De Giorgi l’ha meritato il suo mondiale ed è pronta a giocarselo fino in fondo. In scena tra Polonia e Slovenia, la competizione mondiale per i pallavolisti azzurri è già iniziata lo scorso 27 agosto. Tre vittorie messe in archivio, tutte schiaccianti, contro Canada, Turchia e Cina. Dopo il trionfo europeo della scorsa estate, gli uomini del Ct De Giorgi vogliono fare bella figura anche stavolta. I presupposti per ripetere il cammino vincente di 12 mesi fa ci sono tutti, basti guardare l’incoraggiante Volley Nations League disputata qualche settimana fa. 14 gli azzurri convocati. Confermato in blocco l’organico vincitore dell’Europeo. Solo 2 le modifiche. Tanti i fuoriclasse presenti nella rosa azzurra, che ne fanno una delle più complete del Mondiale, ma soprattutto molti sono giovani.

24 anni l’età media, una delle più basse dell’intera competizione. A tenere alta la bandiera dei millennial, di sicuro, è Alessandro Michieletto, uno dei migliori prospetti del volley mondiale. Lo schiacciatore di Trento, titolarissimo in Nazionale, si appresta a vivere un Mondiale da protagonista e i primi due match ne sono la conferma. Compagno di reparto sarà l’altro giovanissimo, Daniele Lavia. L’illustre escluso è Zaytsev, a sostituirlo sarà Yuri Romanò, sempre più convincente. Tra i senatori, non per età, ma solo per esperienza, senza dubbio mettiamo capitan Giannelli. L’alzatore di Perugia è il fulcro dell’Italvolley e come ha ribadito De Giorgi, la squadra è costruita intorno al suo talento. Senatori sono anche Simone Anzani, unico 30enne della “combriccola di ragazzini”, affidabile come pochi e Fabio Balaso, tra i più forti liberi a livello mondiale e forse uno dei migliori che la Nazionale abbia mai avuto.

Il Ct dell’Italvolley Fefè De Giorgi

Occhio alle seconde linee. In panchina solo onesti gregari o giocatori “spacca match”?

Dai giovani fuoriclasse con il posto fisso assicurato, passiamo ai sostituti, che dovranno farsi trovare pronti ogni qualvolta saranno chiamati in causa. Come anticipato, tra i 14 convocati, 2 sono le new entry rispetto al Campionato europeo dello scorso settembre. Uno è Leandro Mosca, giovane “centrale” di belle speranze, classe 2000 del Verona, che, insieme a Roberto Russo, faranno rifiatare Anzani e Galassi. Altro nuovo arrivato è Leonardo Scalfera. Dopo una buona Volley Nations League, il Ct ha deciso di portarlo al mondiale come sostituto del libero titolare Balaso. Nel ruolo di opposto, Romanò prende l’eredità di Zaytsev, ma ad insidiarlo dalla panchina c’è Giulio Pinali ed in quella posizione la titolarità non è assicurata. Compito delicato quello del panchinaro, soprattutto nel volley, dove, durante il match, le opportunità di farsi vedere sono poche rispetto ad altri sport. La chiave è trovare il “flow” giusto, siglando punti decisivi appena entrati.

A ricoprire il ruolo di gregari saranno anche Mattia Bottolo e Francesco Recine, che faranno rifiatare Michieletto e Lavia. Le due seconde linee azzurre hanno dato prova di saper reggere la pressione dei grandi match, tuttavia, al momento, i titolari inamovibili sono gli schiacciatori di Trento, che se in giornata fanno davvero paura. Dalle schiacciate ci spostiamo alle alzate, dove il posto assicurato ce l’ha capitan Simone Giannelli. A dare qualche istante di riposo all’alzatore di Perugia, ci penserà Riccardo Sbertoli, che, però, non va considerato un semplice gregario. Infatti, il giovane classe ’98 di Trento è molto duttile in campo, dotato di una battuta velenosa e garantisce al Ct De Giorgi varie soluzioni tattiche. Insomma, il roster azzurro è chiaro: giovani senatori e precoci millennial pronti a farsi valere in campo internazionale. Ovvio, dalla panchina non entreranno fuoriclasse, ma spesso equilibrio e motivazione valgono più di mille campioni.

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