Italia-Macedonia: un playoff da inferno o paradiso

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Dopo la disfatta con la Svezia del 2017, l’Italia si giocherà di nuovo il pass mondiale disputando gli insidiosi playoff. Sulla strada degli azzurri, la sorprendente Macedonia del Nord. Con una vittoria si accede al turno decisivo, ad aspettarci Portogallo o Turchia. In caso di sconfitta, addio anche a Qatar 2022. Una sfida che vale tutto, un playoff da inferno o paradiso.

I giocatori della Nazionale Italiana esultano dopo un gol
I giocatori della Nazionale Italiana esultano dopo un gol

Come sta la Nazionale? E il calcio italiano? Un playoff da inferno o paradiso?

“Non qualificarsi significherebbe fallimento”, dirlo è scontato e tautologico. Lo sappiamo bene, mancare anche questo mondiale porterebbe ad una disfatta del calcio italiano. Eppure, nonostante sia sottinteso, è opportuno ricordarlo: l’Italia non deve saltare il mondiale in Qatar. Sarà un playoff da inferno o paradiso. Dopo la debacle contro la Svezia è stato difficile. La Serie A ne ha risentito parecchio sia per business e finanziamenti degli sponsor, sia per il calciomercato, con molti campioni che sceglievano altri paesi. Il nostro campionato non ha i fuoriclasse che ci sono in Liga, Premier, Bundes e Ligue1. Di conseguenza, il livello della Serie A si è abbassato, con molti calciatori, avanti con l’età, che vegnono in Italia per regalarsi qualche anno di contratto (vedi Ribery, Ibrahimovic, Godin, Bruno Alves, Caceres, Giroud, Perotti). Ovvio, grazie alla loro classe, fanno ancora la differenza, ma le lacune del nostro calcio si vedono poi in Europa, dove facciamo enorme fatica. Esempio perfetto, la recente eliminazione della Juventus per mano del modesto Villareal.

Menzione d’onore la merita, però, l’Italia di Mancini che, a luglio, ha conquistato un sorprendente Europeo, rilanciando il nostro calcio. Ora va data continuità e la qualificazione a Qatar 2022 è di vitale importanza. Tralasciando il percorso preplayoff, disseminato di rigori “jorginheschi” sbagliati e partite non convincenti, l’Italia, ad oggi, non è in piena forma. I giocatori simbolo dell’Europeo, Donnarumma, Chiellini, Bonucci, Verratti e Jorginho, non sono in un momento di grazia, considerando infortuni, poca titolarità e situazioni non felici nei propri club. Dalla lungodegenza, Mancini dovrà fare a meno di Chiesa e Di Lorenzo. In difesa ancora blocco Juve, il centrocampo, invece, è il reparto più pronto, con Pellegrini, Tonali e Barella. In attacco fuori Balotelli e dentro l’offuscato Joao Pedro, a fargli compagnia un Belotti fuori fase. Tre giovani di belle speranze Scamacca, Raspadori e Zaniolo ma le sicurezze restano sempre Insigne, Berardi e Immobile. Insomma, l’Italia non è nel pieno delle sue forze.

Elmas esulta con i compagni della Macedonia dopo un gol
Elmas esulta con i compagni della Macedonia dopo un gol

Cosa aspettarsi dalla Macedonia?

Sulla carta sembrerebbe non esserci partita, ma il calcio è strano. Di sicuro, con la Macedonia non sarà una passeggiata. La Nazionale del ct Milewski è arrivata ai playoff meritatamente, dopo il 2° posto nel girone, dietro la Germania. La giovane squadra macedone si affida alle ripartenze, con ali veloci e terzini rapidi. La difesa è il reparto meno attrezzato, non di prima fascia i vari Ashkovski, Serafimov e Velkovski. Gli unici a spiccare sono Alioski, tuttocampista adatto a ricoprire entrambe le fasce ed il capitano-terizno Stefan Ristovski, ex conoscenza del Parma, che ha fatto il salto di qualità tra Sporting Lisbona e Dinamo Zagabria. Il centrocampo è corposo, pochi piedi raffinati, ma tanta sostanza. Ademi e Bardhi sanno essere incisivi nel pressing.

Tra centrocampo e attacco, c’è il fuoriclasse del calcio macedone, Elmas. Mezzala, trequartista o seconda punta, Elmas è in forza al Napoli, dove si è ritagliato un posto di rilievo. E’ il giocatore che l’Italia dovrà temere maggiormente, perché su di lui il ct Milewski ha costruito il gioco della Macedonia. Il fantasista ha grandi colpi ed è capace di mandare facilmente in porta gli attaccanti, come Churlinov e Trajkovski. Non è al meglio della condizione, complice un infortunio, ma farà di tutto per esserci. Invece, sicuramente, Milewski dovrà fare a meno di Goran Pandev, l’attaccante del Genoa e leggenda del suo Paese, ha dato l’addio alla nazionale dopo gli Europei. In patria, hanno chiesto una sua convocazione eccezionale per i playoff, ma Goran ha voluto lasciare spazio ai giovani. Insomma, una partita complessa ed un avversario da non sottovalutare. Con una vittoria, sfideremo Portogallo o Turchia. Una gara che vale tutto. Un playoff da inferno o paradiso.

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