Scandalo ginnastica ritmica, deferita la Maccarani e protocollo d’intesa tra Procura e Coni

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Dopo lo scandalo delle Farfalle azzurre a inizio novembre, oggi è arrivato il deferimento di Emanuela Maccarani e l’assistente Olga Tishina.
Verrà firmato anche un protocollo d’intesa tra Procura e Coni.

ginnastica ritmica
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Farfalle azzurre: dopo lo scandalo a rischio l’incarico della Maccarani

L’allenatrice delle ”Farfalle” Emanuela Maccarani e l’assistente Olga Tishina sono state deferite dalla giustizia sportiva. È quanto si apprende dall’avviso inviato oggi dalla procura federale alle tecniche. Le audizioni della procura federale, iniziate lo scorso 30 ottobre proprio all’Accademia Internazionale di Desio, si erano concluse il 29 dicembre 2022 con il conseguente deposito dell’esito sulla piattaforma Coni entro i 60 giorni. Il provvedimento è in linea con i tempi previsti ed in anticipo rispetto alla giustizia ordinaria, ancora in fase di indagini preliminari. La decisione è stata comunicata il 4 gennaio mattina: le due imputate hanno 20 giorni per preparare la memoria difensiva ed essere riascoltate. Se la procura dovesse confermare il deferimento le possibili conseguenze sarebbero quattro: ammonizione, ammenda, sospensione da 15 giorni a 2 anni o radiazione.

La decisione della giustizia sportiva non lascia la Federginnastica libera da ripercussioni pesanti, anzi. La Maccarani è una delle figure più importanti della federazione, ricoprendo il ruolo dal 1996. Inoltre, rappresenta in Giunta Coni tutti i tecnici federali. Della sua posizione, fortemente in bilico, se ne discuterà il prossimo 12 gennaio, data in cui è stato convocato un consiglio straordinario. In questa occasione di discuterà anche del centro tecnico di Desio, già commissariato lo scorso 3 novembre. Per queste ragioni la situazione in federazione non è delle migliori. Un imbarazzo che lascia presagire le dimissioni del presidente Tecchi, in carica dal 2016. D’altronde, l’atto di notifica del deferimento parla di: “Metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici“.

ginnastica ritmica
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Procura e Coni: Protocollo d’intesa

Il fascicolo di indagine si era aperto i primi di novembre quando qualcuno ha scelto di mettere fine al velo di omertà in cui si nascondevano gli orrori. Dopo le confessioni di Nina Corradini e Anna Basta sono emersi anni e racconti di vessazioni e umiliazioni pubbliche nelle palestre delle ginnastiche italiane che hanno lasciato amarezza e costretto le istituzioni a fare qualcosa. A cascata quasi 200 ex atlete hanno preso coraggio da Nina e Anna raccontando le proprie esperienze. A 7 giorni dal deferimento di Maccarani e Tishina, l’11 gennaio, verrà firmato un protocollo d’intesa a tutela dei minori tra la procura e il Coni. Un tutela per minori e non solo, che svolgono attività sportiva e che possono ritrovarsi vittime di allenatori o preparatori.

L’idea ha preso piede dopo lo scandalo delle Farfalle e l’11 gennaio si concretizzerà. Il procuratore di Milano Marcello Viola, il presidente del Comitato olimpico Nazionale italiano Giovanni Malagò, il procuratore generale dello Sport Ugo Taucer, sottoscriveranno un protocollo d’intesa “volto a coordinare le attività proprie dei soggetti firmatari, quando si renda necessaria la collaborazione per la trattazione di vicende legate a reati di violenza contro la persona commessi da tesserati nell’ambito sportivo“. La diversa natura dei procedimenti, penale e disciplinare sportivo, pone l’esigenza di definire procedure standardizzate di condivisione delle informazioni nella “cornice normativa, nazionale e internazionale, sulla protezione dei soggetti vulnerabili rimasti vittime di reato“.

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