F1, il “crash gate”: cosa è successo tra Verstappen e Perez?

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Alla fine dello scorso anno i due piloti Red Bull sembravano essere in ottimi rapporti. Poi un episodio avvenuto a Monte-Carlo ha cambiato le dinamiche all’interno del team. Ora tutto sembra essere tornato alla normalità. Ma cosa è realmente accaduto tra Verstappen e Perez?

Verstappen e Perez

Da Abu Dhabi 2021 a Monte-Carlo 2022: in pochi mesi cambiano i rapporti tra Max e Sergio

E’ ancora vivo nella mente degli appassionati quanto successo nel GP di Abu Dhabi dello scorso anno. Max Verstappen è in lotta per il mondiale con Lewis Hamilton. Sergio Perez al ventesimo giro è in testa alla gara, quando viene raggiunto da Hamilton, nettamente più veloce di lui. Sergio lotta come un leone per disturbare Lewis e fargli perdere tempo, cosa che gli riesce benissimo: un giro più avanti, Verstappen è a poco più di un secondo da Hamilton (che all’inizio del giro precedente aveva quasi otto secondi di margine sull’olandese), con Perez che lascia sfilare il suo compagno di squadra. Il team radio di Max è chiarissimo: “Oh… Checo is a legend!”; pronta la risposta dell’ingegnere di gara Red Bull: “Absolute animal”. Alla fine, anche grazie a Perez, Verstappen vincerà gara e mondiale. Sembra esserci grande sintonia tra i piloti Red Bull.

Ma da quel Gran Premio (dicembre 2021) a quello di Monte-Carlo della stagione successiva (maggio 2022) passano poco più di cinque mesi, e un episodio – anche se sul momento nessuno se ne accorge – cambia radicalmente i rapporti tra i due. Siamo nella Q3, la sessione decisiva delle qualifiche del sabato. La Ferrari è più veloce, e ha la prima fila praticamente assicurata con entrambe le monoposto: Perez e Verstappen sono costretti a lottare per il terzo posto in griglia, con il messicano che è stato più veloce del compagno di squadra nel primo tentativo. Ma ce n’è un secondo per entrambi. Sergio arriva all’ingresso della curva 8 (quella che precede il tunnel) e va in testacoda, andando a sbattere contro le barriere esterne e determinando una bandiera rossa: fine della sessione e posizioni confermate. Perez terzo e Verstappen quarto. Nessuno può immaginare quali saranno le conseguenze di quell’incidente.

Incidente volontario? Per Verstappen non ci sono dubbi

In un primo momento, la stagione prosegue senza che nulla (o quasi) sembra essere cambiato in casa Red Bull. In realtà qualche piccola differenza rispetto al 2021 si inizia a notare: Perez è più vicino al suo compagno di squadra, in termini di prestazioni, e capita che quando il team gli ordina di cedere la posizione a Max – nei casi in cui Verstappen si trova dietro ed è più veloce di Sergio – il messicano opponga un po’ più di resistenza rispetto all’anno precedente, prima di eseguire gli ordini degli ingegneri. Ma non avviene niente di così eclatante da destare sospetti, è normale che un pilota non sia contento di cedere una posizione durante una gara. La realtà dei fatti, ossia gli attriti che si sono creati tra i due compagni di squadra, verrà a galla solo sul finire del GP del Brasile, penultima tappa del mondiale 2022.

A Interlagos, Verstappen è già campione del mondo e si trova in settima posizione a pochi giri dalla fine, immediatamente alle spalle di Perez, che sta lottando con Charles Leclerc per il titolo di vicecampione. Il team ordina a Max di non superare Sergio, ma l’olandese fa finta di niente e poco dopo passa davanti al messicano. Viene quindi detto a Verstappen che nel caso in cui non riuscisse a superare Fernando Alonso (in quel momento quinto), dovrà cedere la posizione a Sergio all’ultimo giro. L’olandese non risponde e va avanti per la sua strada, nonostante nel finale di gara arrivino ulteriori richieste del team di far passare Perez. Superato il traguardo, l’ingegnere di pista chiede spiegazioni a Max, il quale risponde di aver già esposto i motivi per cui non devono più essergli fatte richieste di questo tipo. Con ogni probabilità, il motivo è riconducibile all’incidente di Monaco.

EPA/Kamran Jebreili / POOL

La telemetria sembra dare ragione a Max. Ma ad Abu Dhabi tutto torna alla normalità

“Grazie per questo ragazzi. Grazie. [Max] ha mostrato chi è veramente”. Le parole di Perez, subito dopo il suo arrivo in settima posizione nel GP del Brasile, mostrano una realtà che per diversi mesi era rimasta nascosta: tra Max e Sergio, c’è qualcosa di irrisolto. Tutto porta a pensare che sia stato l’incidente di Monte-Carlo a causare la frattura nel rapporto tra i due piloti Red Bull. Max è sicuro che l’incidente di Sergio sia stato volontario, e di conseguenza non ha alcuna intenzione di aiutare un compagno di squadra che avrebbe indotto una bandiera rossa per ottenere un miglior piazzamento in qualifica, penalizzando proprio il pilota olandese. Ma tra i due, chi ha ragione?

Dall’analisi della telemetria, sembra che Perez abbia effettuato una manovra quantomeno sospetta nel giro in cui è andato contro le barriere: c’è un inspiegabile colpo di acceleratore al 93% che avviene a centro curva con lo sterzo completamente girato. E nel momento in cui la monoposto perde aderenza non c’è alcun tentativo di controsterzo da parte del pilota. Ma in questa storia, qual è il vero colpo di scena? Tornati ad Abu Dhabi per l’ultimo GP del 2022, tra i piloti sembrava non fosse successo nulla: in qualifica Max ha offerto la scia – o almeno questo è quello che in Red Bull hanno fatto credere, anche se i due sembravano essere piuttosto lontani – a Sergio, e il team si è congratulato con loro per l’ottimo lavoro di squadra. L’impressione è che sia avvenuto un chiarimento, forse imposto dalla Red Bull, in ottica di un 2023 in cui dovranno nuovamente aiutarsi.

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