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Cosa ci hanno lasciato i gironi di Euro 2020

E’ stato rimandato, criticato, boicottato ma soprattutto tanto atteso. Finalmente Euro 2020 sta per entrare nella fase più concitata del torneo e noi non vediamo l’ora di goderci tutte le emozioni che queste partite possono farci vivere.

L’esultanza degli Azzurri dopo il gol di Locatelli ad Euro 2020

Il pubblico e le pubblicità di EURO 2020

Facciamo però un passo indietro. Ci siamo appena lasciati alle spalle le prime 36 partite di questo Euro 2020 e la novità più grande ed emozionante, anche se di novità non si tratta, è senza dubbio il ritorno dei tifosi allo stadio. In ogni impianto ospitante almeno il 25% degli spalti è stato riempito. Dopo un anno, tornare a sentire il boato del pubblico per un goal, i fischi e perché no anche gli sfottò, è emozionante. Rivedere sulle tribune dell’Olimpico (e non solo) le creste tricolori, le bandiere, i visi colorati con la bandiera italiana, sentire nuovamente “Po po po po”; cantare ed urlare di nuovo tutti insieme il nostro inno è stato per certi versi liberatorio: significa che non siamo lontani dalla fine di questo maledetto tunnel.

Un altro episodio extracampo che ha tenuto banco per gran parte dei gironi sono di certo le bottiglie di Coca-Cola nei tavoli delle conferenze stampa. A dare il via a questo circo mediatico non poteva che essere lui, Cristiano Ronaldo, 36 anni e 6 gol in questa fase a girone. La palma di capocannoniere dei gironi sarebbe la sua se non fosse stato per gli 8 autogol visti, lo stesso numero di quelli realizzati dal 1980 al 2016. Il portoghese ha scansato le bottiglie davanti a sé perché, pare, non voleva che la sua immagine fosse accostata a quella della Coca-Cola. Come se non bastasse, dopo averle scansate, ha preso una bottiglia d’acqua, l’ha mostrata ai giornalisti, e ha ricordato loro di bere solo acqua. Un gesto così potrebbe passare inosservato, ma non se a compierlo è uno dei migliori di sempre. Per info sulle ripercussioni dopo l’accaduto chiedere a Coca-Cola.

Cristiano Ronaldo intento a spostare le bottiglie di Coca Cola durante Euro 2020

Le favorite dell’europeo

Arriviamo ora a ciò che è accaduto nel rettangolo verde. Nessuna delle big ha steccato il passaggio del turno. C’è chi ha convinto di più e chi di meno ma una volta passati i gironi ogni sensazione precedente viene annullata. Partiamo da noi. Gli Azzurri si presentavano imbattuti da 27 gare e con 3 vittorie alimentano questo record. I ragazzi di Mancini sembrano in trans agonistica. Il difensore olandese De Light, ha dichiarato “questa Italia gioca un calcio non italiano“, e ha perfettamente ragione. 7 gol in 3 partite, Turchia, Svizzera e Galles spazzate via senza troppe difficoltà. Chi gioca lo fa dando tutto, non ci sono gelosie e questa è l’arma in più dei nostri ragazzi. A dimostrazione di ciò arrivano i gol da chi non ti aspetti: la doppietta di Locatelli e il gol di Pessina al suo primo gol ufficiale in Nazionale sono un chiaro segnale.

Altre squadre hanno invece deluso le aspettative. Tutti sanno che la Spagna non è e non può essere quella che ha dominato negli ultimi anni ma era lecito aspettarsi qualcosa in più. I due pareggi con Svezia e Polonia stavano per complicare il cammino degli uomini di Luis Enrique. Il 5-0 inflitto alla Slovacchia centrano almeno il passaggio del turno. Anche dall’Inghilterra ci si aspettava molto di più. La Nazionale dei tre leoni appare macchinosa e poco coesa. Passa da prima del girone con appena due gol fatti, entrambi realizzati da Sterling, complice anche lo 0-0 nel derby britannico con la Scozia. Alla vigilia del torneo, un girone spiccava su tutti gli altri: il girone F. Il classico girone di ferro nel quale l’urna si diverte ad inserire alcune delle squadre migliori: Francia, Portogallo e Germania, con l’Ungheria a fare da outsider. Al termine delle tre partite la spuntano le big, anche se per buoni tratti dell’ultima partita, tutte e tre hanno rischiato di andare fuori.

Gli attimi di terrore dopo lo svenimento di Eriksen ad Euro 2020

Le sorprese belle e brutte di EURO 2020

Come in ogni torneo che si rispetti, anche ad Euro 2020 non sono mancate le sorprese, una su tutte la già citata Ungheria. La squadra del nostro Marco Rossi è stata la squadra in vantaggio per più minuti e in svantaggio per meno nel girone di ferro. E’ arrivata a 7′ dal passaggio del turno ed invece torna a casa con la “sola” soddisfazione di aver fermato Francia e la Germania. Le altre sorprese sono senza dubbio la Svezia che priva di Ibrahimovic passa il girone da prima classificata grazie anche ad un Olsen formato stellare e la Repubblica Ceca che passa il turno seppur da terza grazie ad un’altra conoscenza del nostro calcio, Patrick Schick che al 52’ minuto nel match contro la Scozia si inventa da centrocampo il gol del torneo, per buona pace dei tifosi romanisti.

L’episodio che però più di tutti ha caratterizzato questa prima fase del torneo è senz’altro accaduto nel match tra Danimarca e Finlandia. Un episodio che ha lasciato tutti con il fiato sospeso per ore. Succede tutto in un attimo. Al 43’ del primo tempo Christian Eriksen, 29enne calciatore dell’Inter si accascia al suolo senza apparente motivo. Gli attimi che seguono sono di puro terrore. I compagni sono con le mani nei capelli, i telecronisti non riescono a comprendere cosa stia succedendo, viene chiamata l’ambulanza, si pratica il massaggio cardiaco eppure Christian è ancora lì in terra, privo di conoscenza. I suoi compagni fanno scudo intorno a lui per non permettere alle telecamere di riprendere mentre a stento riescono a trattenere le lacrime. Kjaer, il capitano danese, consola la moglie in preda al panico. Si teme il peggio perché di scene così nel corso degli anni ne abbiamo viste ma mai in un contesto così. Tutti, nessuno escluso, hanno passato le ore successive a controllare il telefono sperando in una notizia positiva che alla fine è arrivata. Christian è sveglio, cosciente e sta bene. In bocca al lupo Chris, il peggio è passato.

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