Da Ten Hag all’addio di Ronaldo: la rinascita del Manchester United

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La storia, da sempre, la scrive chi vince. Ci sono club nati per alzare trofei e il Manchester United fa parte di questa ristretta cerchia. L’incantesimo si era spezzato negli ultimi anni, ma l’arrivo di Ten Hag ha dato una svolta. I Red Devils tornano ad aprire la bacheca dopo 6 anni. Un’infinità per una società abituata a dominare il calcio inglese ed europeo. L’ultimo allenatore vincente era stato Mourinho. A Wembley, Harry Maguire e Bruno Fernandes hanno alzato al cielo la EFL Cup (Coppa di Lega). Il Manchester ha trionfato 2.0 contro il Newcastle grazie alle reti di Casemiro e l’autogol di Botman propiziato dal solito Rashford. Tutto questo dopo aver eliminato dall’Europa League il Barcellona nei play off qualche giorno fa.

L'ingresso allo stadio di Erik Ten Hag durante una partita del Manchester United
L’ingresso allo stadio di Erik Ten Hag durante una partita del Manchester United

Gli anni bui del Manchester United e la svolta con Ten Hag

Non è tutto oro quello che luccica. Infatti prima di tornare a vincere il Manchester United ha dovuto attraversare degli anni bui. Ten Hag ha raccolto un’eredità pesante dopo il fallimentare esperimento di Ragnick. L’ex allenatore dell’Ajax dopo un inizio di stagione terrificante è riuscito a trovare la quadra e ora la sua squadra viaggia sia in Premier League (terzo posto) e in Europa League. Erik ha portato avanti le sue idee e la sua filosofia di gioco mettendosi contro tutti, anche Cristiano Ronaldo. Il rapporto tra i due non è mai sbocciato e dopo numerose panchine, il fuoriclasse portoghese ha deciso di lasciare il club per godersi la sua pensione d’oro all’Al Nassr.

Senza CR7 lo United si è trasformato ed ha iniziato a mettere in fila risultati positivi. Il suo addio ha poi portato alla metamorfosi di Rashford. L’inglese l’anno scorso aveva messo a referto 4 gol. Ad oggi, quindi ad almeno 3 mesi dalla fine della stagione, ha già superato il suo record personale. Dopo il ritorno dal Mondiale non si è più fermato, realizzando 16 dei suoi 24 gol nel 2022/23, ed è il vero protagonista della rinascita del Manchester. Adesso, dopo la vittoria della Coppa di Lega, l’obiettivo è la qualificazione in Champions League e tornare a conquistare anche l’Europa.

L'esultanza di Casemiro dopo un gol con la maglia del Manchester United
L’esultanza di Casemiro dopo un gol con la maglia del Manchester United (C) Immagini Getty

Da Casemiro a Lisandro Martinez e Antony: il mercato intelligente del Manchester

Oltre all’ottima scelta dell’allenatore, per la prima volta dopo tempo, in casa United è stato fatto un mercato intelligente. Dopo tanti anni di soldi spesi male in estate sono stati aggiunti dei tasselli fondamentali. Due li ha portati direttamente Ten Hag dal suo Ajax: Lisandro Martinez e Antony. Il tecnico olandese ha creduto in loro e lo hanno ripagato. Il primo ha dato stabilità alla difesa oltre ad essersi preso la Coppa del Mondo in Qatar con la sua Argentina. L’altro invece non sentendo la pressione dei 100 milioni spesi per lui in estate, ha portato fantasia e brillantezza ad una squadra che è stata spenta per troppe stagioni.

I due sud americani sono stati acquisti azzeccati, ma l’arrivo di Casemiro ha notevolmente alzato la qualità e il carattere della squadra. Il brasiliano non ha bisogno di presentazioni. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere col Real e ha deciso di calarsi in un’altra realtà. È l’uomo delle finali (5 Champions League vinte in carriera) e lo ha fatto vedere anche questo pomeriggio a Wembley, dove con la sua zuccata sul filo del fuorigioco, ha sbloccato il match. Si è preso in mano il centrocampo e ha dimostrato, ammesso che ce ne fosse bisogno, di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

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